L'ipocrisia di Ikeda

in #italy5 years ago

Una persona qualsiasi che vive immersa nelle sue comodità nell'occidente che spreca più di quanto consuma, fosse anche una persona povera o anche soltanto non ricca secondo gli standard di quell'occidente, come dovrebbe comportarsi trovandosi faccia a faccia con qualcuno che non ha nulla da mangiare e non mangia da qualche giorno e che non ha neppure i mezzi per procurarselo?
Qual'è l'azione giusta che dovrebbe compiere?
Giusta, lo ribadisco, e non meritevole, perché un azione meritevole non è sempre giusta, perché un'azione è giusta soltanto se è fine a sé stessa mentre se la si compie per essere ritenuti, o ritenute, meritevoli (indipendentemente dal cosa si pensa di essere meritevoli!) non è più giusta ma diviene soltanto uno scambio, un commercio... diventa pura e semplice ipocrisia.
La persona qualsiasi potrebbe dare da mangiare a chi a fame, magari un pesce.
Ma qualcuno potrebbe farle notare che il giorno dopo chi ha fame e non ha i mezzi per procurarselo si ritroverebbe nella situazione di partenza, quindi dare da mangiare a chi ha fame è un'agire ipocrita e ancora più ipocrita sarebbe dopo il sentirsi migliore e il vantarsene.
La persona qualsiasi potrebbe allora insegnare a chi ha fame a procurarsi da mangiare, potrebbe ad esempio dargli una canna da pesca. Sembra un'azione davvero giusta, ma non lo è. Se si regala una canna da pesca a chi non ha mai pescato in vita sua lo si condanna a morire di fame prima d'aver imparato da solo. Se si regala una canna da pesca a qualcuno che vive lontano da fiumi, laghi o mari, o comunque da specchi d'acqua pescosi, lo si condanna a morire di fame prima di trovare un luogo adatto alla pesca e se non sa pescare avrebbe ancora meno tempo per imparare.
E se la canna da pesca si rompesse?
La persona qualsiasi potrebbe allora regalare una canna da pesca a chi ha fame, portarlo in un luogo adatto alla pesca e insegnargli a pescare e a pescare più pesce di quanto necessiti per nutrirsi per poterlo scambiare con altro di cui potrebbe avere bisogno, una canna da pesca nuova per esempio. Oppure la persona qualsiasi invece di dare una canna da pesca potrebbe insegnare come costruirne una a chi a fame, indicargli i luoghi dove pescare e insegnargli a usarla.
Ma quante persone qualsiasi sanno pescare? quante sanno dove è meglio pescare? e quante sanno costruire una canna da pesca?
Sono soltanto domande retoriche perché le persone qualsiasi che possono aiutare chi ha fame in realtà non sanno fare quasi nulla, la sola cosa che sanno fare, con qualunque mezzo e quasi sempre in un qualche modo vendendosi, è il procurarsi denaro, senza denaro non avrebbero nulla e non sarebbero nulla, sarebbero meno di quel qualcuno che ha fame. Le persone qualsiasi portate lontano dall'occidente che spreca più di quanto consuma morirebbero o sfrutterebbero chi ha fame per ottenere denaro.
Lo so, tutto questo discorso è una stronzata perché è una stronzata anche la storia che è meglio dare una canna da pesca piuttosto che un pesce, è soltanto uno slogan, una frase fatta partorita da ipocriti colossali, stupidi e avidi dell'ammirazione altrui, avidi del tempo delle vite di altri, idioti che in realtà non hanno quasi mai un pesce o una canna da pesca da dare e men che meno sanno insegnare a pescare e dove o come costruire una canna da pesca. Sono soltanto fanfaroni che sanno soltanto compiacere con belle parole rubate qua e la, bugiardi che regalano cose non loro dopo aver provato ad usarle per sé senza riuscire a trarne alcun vantaggio.
L'ipocrisia è il pensare che ciò che è materiale abbia scarso valore quando si deve dare e che sia invece l'unica cosa che ha valore quando lo si vuole avere.
Siete tutti ipocriti.
Siete tutti Ikeda.

Un'azione giusta è il chiedersi perché chi ha fame ha fame e poi valutare il da farsi e il come farlo se si può farlo.
Un'azione giusta per la persona qualsiasi che vive immersa nelle sue comodità nell'occidente che spreca più di quanto consuma è l'iniziare a sprecare meno, a vantarsi meno e a dedicare più tempo a quel che è e a dedicarne meno a quel che vuole apparire.
I profeti, i saggi e i santoni, so ostinano sempre tutti nel voler salvare il mondo o nel tentare di far credere agli altri di volerlo fare, ma il mondo si potrebbe salvare da solo facilmente se ogni individuo si prendesse davvero più cura di sé, anche poco. Chi non ha vera cura di sé non è capace di aver cura d'altri e d'altro. Chi non ha cura d'altri e d'altro non è capace di aver cura di sé. Avere cura significa dedicare tempo perciò chi non ha tempo non ha cura, chi non ha tempo è uno degli innumerevoli colossali ipocriti, stupidi, bugiardi e avidi, che sanno sempre dire agli altri cosa dovrebbero fare ma che non lo fanno mai per primi... perché non ne hanno il tempo, perché dedicano tutto il loro tempo nel cercare di apparire come quelli che sanno cosa devono fare gli altri.

Un mondo triste.
Io non lo so cosa dovete fare per avere più cura di voi stessi, ma so che voi lo sapete certamente, so che soltanto ognuno di voi può prendersi più cura di sé e che soltanto da sé può trovare il modo migliore per farlo. Perciò l'azione più giusta che posso compiere io è il conservare la mia consapevolezza di non aver nulla da insegnare e il mio non smettere di imparare. Le sole cose che posso dire sono le cose che ho imparato e visto che non ho mai smesso d'imparare non posso insegnare a nessuno soluzioni definitive perché la realtà cambia e ciò che ho imparato è poca cosa rispetto a quello che non so.
La cosa più bella che ho imparato è il non smettere mai di stupirmi nel trovarmi davanti a qualcosa che non so.

Non siate ipocriti con voi stessi, non cercate soluzioni già pronte per i vostri problemi. Cercate sempre di essere voi la migliore soluzione a tutti i vostri problemi. Oppure continuate ad accontentarvi di comandamenti, azioni malvagie, karma, guerrieri della luce, la mente mente, condizionamenti psicologici prenatali, farfalle che sbattono le ali nel buco del culo del mondo, il paradiso a numero chiuso o quello concesso per grazia e quello da meritarsi. Io continuerò a stupirmi comunque e in qualunque modo vada il mondo del futuro e il futuro del mondo sono già salvi.

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Ciao @shegud , mi dispiace scrivere a questa pubblicazione, ma volevo chiedere il tuo aiuto per promuovere un concerto che si svolgerà in Venezuela con il tema dei paesi di tutto il mondo e volevamo sapere se puoi rappresentare l'Italia, dovrei solo inviare un video di 20 secondi dicendo che partecipare al concerto We are the World of the Band First Row. Attendo una tua risposta

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Non posso rappresentare l'Italia. Mi dispiace. Vivo soltanto dell'indispensabile risparmiando ogni centesimo per potermene andare il più lontano e al più presto possibile dall'Italia, dagli italiani e dalle italiane. Ho scelto di abbandonare la specie umana alla sua avidità, alla sua vanità, alla sua pigrizia e alla sua codardia, per non essere costretto a considerare me stesso e, di conseguenza, gli altri soltanto alla stregua di cose da esibire. Ho scelto di abbandonare tutti i social (tranne Steemit perché qui nessuno bada a me, qui nessuno legge se scrivo e basta e non posto immagini e non metto upvote) per non perdere più tempo con persone che nella realtà non sono neppure lontanamente come si mostrano.
Mi dispiace.

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