Io e le criptovalute Parte 1: del mangiarsi le mani

Oggi mi è venuta voglia di mettere nero su bianco la mia esperienza con le criptovalute. Qualche buon risultato è stato raggiunto e potrebbe essere utile ripercorrere tutto il tragitto alle spalle per fare il punto della situazione. Che non guasta.

Questo percorso inizia molto lontano, per l'esattezza 4 anni e mezzo fa, esattamente il giorno del matrimonio di mio fratello. Quel giorno fu la prima volta che sentii la parola "bitcoin"(in quel periodo valevano sui 100$)... Ma lasciate che racconti meglio.

A quei tempi fra un esame universitario e l'altro impiegavo il mio tempo ai tavoli da gioco online di poker; il mio maingame era il cash 6max e ogni tanto mi dilettavo con gli mtt (multi tournament table). Studiai molto la disciplina e riuscii a diventare abbastanza bravo, tanto che senza neanche accorgermene mi ritrovai a svolgere l'attività quasi a livello professionale (non chiedetemi room e nickname che usavo, non ve lo rivelerò mai!).

Sta di fatto che a un certo punto mi sono ritrovato ad aver accumulato un buon capitale praticamente dal nulla (ora non fatevi chissà quali idee, sto parlando di qualcosa tipo 15000 euro o giù di lì, che comunque non sono certo pochi se immaginate uno studente qualunque e se pensate al fatto che sono partito da zero).

Fatta questa necessaria premessa arriviamo al dunque, al giorno del matrimonio di mio fratello. Quindi io avevo questi soldi e contemporaneamente iniziavo un po' a seccarmi del poker (lasciatevelo dire; arrivati a un certo punto diventa veramente faticoso); avevo anche una terza cosa (ce l'ho ancora), un cugino esperto di economia che appunto in quell'occasione incontrai dopo tanto tempo.

Ricordo che iniziammo a parlare del più e del meno, anche del poker, e ricordo quei momenti con un sorriso sulle labbra (eravamo un pò sbronzi non lo nascondo). Fino al momento in cui non mi venne in mente di rivolgergli una brillante domanda:
"Ma secondo te come si potrebbero investire piccole somme di denaro?" In realtà non sapevo neppure quanto volessi investire, se tutto il capitale accumulato col poker o soltanto una parte, ma tant'è, che poi tanto non se ne fece niente...
In ogni caso la sua risposta, a posteriori, risultò essere ancora più brillante della mia domanda, così an passant, sembrava quasi crederci poco pure lui:
"Bitcoin..."

Chiesi cosa fosse a che servisse ecc ecc... Ma alla fine l'idea non mi colpì troppo, non riuscii a cogliere la potenza di quella cosa sconosciuta e così non se ne fece niente. Che tanto poi avevo il poker, che inoltre non avevo mica così tanto bisogno di soldi, per farne ché poi?

Ora proviamo a fare un piccolo calcolo che, ci scommetterei, avrete fatto anche voi relativamente alle vostre tasche: se avessi investito solo 5 dei 15mila euro che avevo a disposizione allora (e potevo permettermelo benissimo, senza nessuna paura o problema) ora ne avrei... 625000!...

Ecco, quel giorno stabilii il mio primo contatto con le criptovalute, fu breve ma intenso, e sicuramente molto triste. Anche perchè poi non mi sovvenne neppure di andare a informarmi e indagare (che in realtà è una cosa abbastanza strana per come sono fatto io) e la prima esperienza criptovalutistica finì con un nulla di fatto quindi. Pazienza.

Per arrivare poi al primo passo che mi conduce anche a scrivere questa storia in questo luogo sono dovuti passare quasi 4 anni (marzo 2017, coinbase segna la prima transazione il 22 per l'esattezza, un acquisto di 0,1 BTC)...

ma a domani, forse, che il post si sta allungando troppo.