Gosamu

voiceoff (57)in #ita • 6 years ago (edited)

Appunti di una giornata particolare

Foto dell'autore

Gosamu aveva le spalle larghe, non che fosse un omaccione alto e robusto, tutt’altro, semplicemente ne aveva passate tante. A dire la verità tutti potrebbero dire le stesse cose; davvero difficile trovare un uomo che dica di averne passate poche. Ma ciò che più mi incuriosì fu la maniera in cui Gosamu si fidò di me, o meglio la velocità con cui fu capace di lasciarsi alle spalle timori vari; tuttavia già il fatto che si fosse fermato per caricarmi e darmi un passaggio la raccontava senza possibilità di fraintendimenti.

Gosamu aveva un agriturismo sul promontorio là vicino. Gosamu non era sposato. Gosamu era fiero di sé stesso ed era anche un po’ vanitoso. Gosamu aveva paura di tante cose (si capiva dagli occhi) e Gosamu era anche smemorato, abitava a Sassari ma era originario delle mie partì (forse per questo si fidava) e si pavoneggiava soprattutto del suo intelletto. Non a torto credo ma Gosamu malauguratamente si era dimenticato le chiavi di casa all’agriturismo e aveva una voglia matta di non parlare in sardo. Fummo costretti a tornare indietro.

Foto dell'autore - Capo Caccia sullo sfondo

La brezza di mare durante le ultime ore del giorno è ambigua e interlocutoria. Attendo Gosamu che esca dall’agriturismo per rimetterci in cammino, si sta facendo tardi; è molto difficile stabilire se sono felice per la frescura provvidenziale oppure scontento… scontento per niente, così e basta. Dubbioso su questo punto e nell’attesa mi volto verso il mare sottostante.

Più in fondo il faro; da quante ore avrà smesso di lampeggiare? Fino a dove può essere percepito là, verso il mare aperto? Stringe tutte le direzioni di notte, quando non ci sono impedimenti che è possibile scavalcare solo con un balzo di cavallo; come potrebbero essere onde di mareggiata ad esempio, o bastimenti che eclissano. Morto in questo caso, non avrà più la possibilità di difendere, mangiato e scaraventato al di fuori della scacchiera: che ne sarà delle pietre che tengono per aria la corona?

Gli occhi di Gosamu, garantiscono in questo momento tutta la sicurezza che è necessaria per il solito cenno di assenso, eppure il luogo, tenace nella sua fermezza, inquieta non poco l’aria che si respira tra la strada, i due parcheggi e l’ultima linea visibile del burrone davanti, e ne risentono oltremodo le varie considerazioni.

Ma la luna, sorgente; qualche tempo fa si stava facendo tardi, ora non si sta facendo più, è già. Come anche Gosamu che è lui, senza ombra di dubbio. Gosamu che era un esperto di scacchi. Gosamu che se la tira ma non dà fastidio. Gosamu che mi mollò ieri sera allo svincolo giusto della superstrada, prima di proseguire per Sassari, telefonarla, e subito andarla a trovare a Predda Niedda, senza neppure aver cenato. Gosamu era una specie di santone, ma non se ne accorgeva.

Foto dell'autore

Ginocchio e paraurti si baciano proprio ora nello stesso momento in cui realizzo che mi toccherà passare la notte all’ombra dell’autogrill. Non mi disturba il fatto, è soltanto un leggero fastidio, veloce e preannunciate cose ancora più tristi, ma meglio dormire, domani sarà lunga e sono stanco, forse.