Perchè soffriamo? Il Buddha e la seconda nobile verità [Parte 1]

in #ita7 years ago

Ciao a tutti amici Steemiani!!!! Oggi voglio cominciare a parlare della seconda nobile verità, e per farlo vorrei cominciare da queste parole del Dalai Lama:

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Ora vi chiedo per un istante di mettere da parte credo e religioni varie e di provare a pensare a come sarebbe il mondo senza l'Uomo. Per chi avesse poca fantasia, ecco un video realizzato da NAT GEO facilmente reperibile su youtube:

Sarebbe meraviglioso non è vero? Con animali felici e pieni di vita, che anche drammaticamente muoiono, ma penso che drammaticamente non sia il termine adatto, direi più realmente. Perchè al mondo ci sono sempre stati e ci saranno sempre cataclismi: ci saranno sempre tempeste, terremoti, alluvioni, uragani... ma cosa non ci sarebbe se non ci fosse l'uomo? Il problema.

Mi spiego meglio, c'è un cataclisma? Non è un problema, un animale ne mangia un altro? è un fatto, accade, ma non è un problema. Ci sono nascite e morti continuamente in natura, ma la sofferenza, la sofferenza psicologica che sta dietro queste cose ( Oddio morirò, cosa succederà? soffrirò?) non esiste, tutto è ciò che deve essere, tutto fluisce armoniosamente, con il sorriso di Eraclito, Panta rei, tutto fluisce, una stagione dietro all'altra, la neve, il sole, le maree, tutto.

Noi abbiamo rovinato tutto, siamo arrivati qui dicendo "questo è nostro, siamo i figli di Dio, gli animali sono per noi, la terra è per noi, facciamo quello che vogliamo". Infatti abbiamo rovinato il mondo.

Guardate cosa siamo arrivati a fare


E ancora

Se i grandi maestri avevano ragione, qual'è la vera maledizione di questo mondo? L'inconsapevolezza, la nostra immaturità, la nostra assurda convinzione di essere qui per divertirci, di poter usare il pianeta come ci pare e piace, consumare, inuqinare, vivere un pugno di emozini, lavorare, fare figli e vivere la vit del consumatore con i seguenti risultati:

Qual'è il significato profondo della spiritualità?

Che siamo qui per qualcos'altro, siamo qui per cambiare dall'attaccamento, all'Amore, per passare dal capire una cosa al realizzare il vero significato della nostra incarnazione, chi ce lo dirà? nessuno può, dobbiamo arrivarci da soli.

Pensate ai due ladri in croce con Gesù, quello dei due che non poteva accettare la sofferenza non è stato salvato nemmeno da Gesù. Io non voglio offendere coloro che credono che Gesù possa fare tutto, ma se anche Egli fosse in grado di fare tutto, non penso che andrebbe contro la Legge cosmica, altrimenti perchè non ha slavato tutti e basta? Sarebbe stato facile per lui, invece no, Egli ha salvato solo uno dei due ladri, quello che ha ammesso le sue colpe e accettato la sofferenza.

Ma cosa significa tutto questo?

Che il secondo ladro si è fondamentalmente salvato da solo, accenttando la sofferenza per le sue cattive azioni, infatti Gesù NON gli disse: "Ecco ora ti libero" ma "Oggi tu sarai con me in paradiso"

Cosa sarebbe questo pianeta con un essere umano più consapevole? Sarebbe un paradiso, ma noi siamo abituati sin da piccoli a pensare: "Mi comporto bene così andrò in paradiso". Ma per andare in paradiso distruggiamo il paradiso che è già qui, come può funzionare tale illusione?

Perchè gesù disse "Venga il tuo regno" e non "Portaci nel tuo regno"? Per questo motivo i maestri sanno che l'opportunità è qui, pensate a come sarebbe meraviglioso il mondo non sminuito dall'Uomo, ma arricchito da un essere umano più consapevole, un essere umano in grado di dare qualcosa al pianeta anzichè prendere solamente. Non sarebbe bellissimo? Noi semplicemente prendiamo e distruggiamo tutto per nostro piacere personale, con la giustificazione "è la vita, fanno tutti così".

E' possibile che stiamo proprio sbagliando il significato di questa incarnazione? In un pianeta senza l'Uomo che significato avrebbe "domani"? Che significato avrebbe "!agosto"? Oppure "cosa succederà domani"?

Gli animali vivono costantemente nel presente, in un estasi che era stata disegnata anche per noi, e che forse è proprio quell'eden che abbiamo perduto quando abbiamo deciso di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa deve o non deve essere fatto, invece che vivere in uno stato di grazie in cui tutto è giusto.

L'Uomo ha mangiato dall'albero della conoscenza del bene e del male, e ha cominciato a distinguere cosa deve essere fatto da quello che non deve, quale degli animali che avete visto nel video precedente lo fa? Esatto, Nessuno !!! nessuno cari amici, e neanche il Buddha lo fece, e come lui, nessuno dei grandi illuminati.

Potrebbe essere che non siamo stati mandati via dall'eden da un Dio geloso e vendicativo che ci giudica, ma che abbiamo deciso autonomamente di uscire da quel giardino? Che ne siamo usciti quando abbiamo provato a decidere cosa è giusto e cosa no e abbiamo smesso di fluire con la vita?

Con questa domanda concludo la prima parte dei pensieri sulla seconda nobile verità, ci vediamo presto con la seconda parte :) Happy Steeming amici miei !!!!!!!

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