Cosa vuol dire essere uomini?

in #ita7 years ago (edited)

Buongiorno a tutti amici :)

Ieri mi stavo interrogando su alcune questioni che riguardano il sesso maschile e il sesso femminile. Più precisamente, mi chiedevo come mai noi ragazze ci trucchiamo, indossiamo i tacchi (la cosa più scomoda del mondo) e cerchiamo sempre di vestirci in modo attraente e sexy rispetto agli uomini.

Non ho proprio trovato una risposta a queste mie domande ma ieri ho visto un documentario che parla del sesso maschile (negli USA) e di come questo venga associato, fin dalla nascita del bambino, a determinati comportamenti.

SESSO MASCHILE =

  • Forza, muscoli;
  • Successo nello sport come football americano, rugby, arti marziali, ecc.;
  • Business man (successo economico);
  • Predominanza dal punto di vista sessuale (mi riferisco all'atto sessuale).


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Fin da piccoli, i genitori iniziano a dare una direzione ai bambini maschi (come alle femmine).
Quindi: la cameretta di colore blu, le macchinine telecomandate, le spade, le pistole, i draghi, i mostri.
Mentre alle ragazze: la stanza di colore rosa, i fiorellini, la cucina finta, il passeggino, i bambolotti, le barbie, le gonne da fatina, i vestitini, i trucchi e chi più ne ha più ne metta.


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I protagonisti di questo documentario (maestri, psicologi, ecc), ci pongono una domanda, la pongono specialmente al genere maschile (di cui appunto si parla per quasi due ore): 

"Quando avete sentito nella vostra vita, per la prima volta, questa affermazione: -devi iniziare a fare l'uomo?"

La maggior parte del genere maschile, si sente fare questa domanda troppo presto, davvero troppo presto.
Tanto che, se un bambino piange spesso gli si dice quest'altra cosa molto grave:

"I bambini non piangono, sono forti, non sei mica una femminuccia!"


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Questa è un'altra delle affermazioni più gravi che si possano dire e che ricopre un'arma a doppio taglio:

  • I maschi non possono esprimere le loro emozioni altrimenti vengono paragonati alle femmine;
  • Le femmine, dunque, sono il sesso debole.

Spesso dunque, i bambini, non esprimono le loro emozioni e le trattengono per paura di essere presi in giro da altri bambini ed essere paragonati a delle femmine (che automaticamente vengono considerate deboli).

Questo loro trattenere le emozioni li porta a non parlare dei propri problemi con i propri amici, a trattenere le lacrime e a farsi vedere per quello che non si è.


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E così i bambini crescono e diventano grandi sapendo di non dover piangere davanti agli altri, perché loro sono maschi, sono forti, solo le femmine piangono, solo le femmine parlano dei loro problemi.

Questo è un problema molto grave: trattenersi il dolore porta tantissimi bambini e ragazzi a prendere molte strade negative:

  • depressione, solitudine, suicidio;
  • rifugio nei videogiochi;
  • uso e abuso di alcol e droghe.

In questo documentario si dice che i bambini/ragazzi iniziano a far uso di droghe e alcol a 13 anni, che fin da piccoli tentano il suicidio e che moltissimi si rifugiano nei videogiochi perché non riescono ad avere una vita sociale.

Il primo e secondo punto si capisce molto bene a cosa ci si riferisce, bisogna un attimo soffermarsi al secondo punto invece.

RIFUGIO NEI VIDEOGIOCHI


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I videogiochi ricoprono un ruolo pericoloso per i ragazzi. Questi sono spesso molto violenti e, tantissimi ragazzi minorenni giocano a videogiochi che si potrebbero giocare solo dopo la maggiore età.
Questo giochi, oltre ad essere violenti, portano i bambini e i ragazzi a far vedere che loro sono forti, che possono sparare e prendere a pugni qualsiasi altro personaggio del gioco.
Tutta questa violenza influenza negativamente il carattere dei ragazzi che tenderanno dunque ad essere violenti nella vita reale.

IL RUOLO E LA RESPONSABILITA' RICOPERTI DALLA TV, DAL CINEMA ECC.


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La televisione, il cinema e tutto quello che riguarda la pubblicità ricoprono un ruolo fondamentale nella vita del sesso maschile.

I ragazzi e gli uomini nei film vengono sempre rappresentati come persone muscolose, di successo nel campo lavorativo, di successo per quanto riguarda gli sport, sono dei supereroi e dei gangsters.
Uccidono, spacciano e fanno soldi. Si comprano le belle case, le macchine e hanno le donne più belle del mondo.
Vengono rappresentati come persone dure, non emotive. Più stronzo sei più donne puoi avere.
E, a proposito di donne, spesso si vede una vera e propria predominanza quando si parla di atti sessuali. L'uomo è quello che abusa, che violenta e che picchia la donna. É il serial killer, è il capo della gang, fa parte della gang, fa esplodere teste e sgozza persone.

Vi siete mai chiesti perché, il numero di uomini violenti in generale è superiore a quello delle donne?

La risposta sta proprio nel principio: i bambini vengono cresciuti con uno stereotipo di quello che deve essere una persona di genere maschile e questo viene fatto dai genitori, dagli insegnanti, dai videogiochi, dalla televisione e dal cinema.

É per questo motivo che poi i bambini diventano dei bulli, è per questo motivo che usano la violenza e prendono in giro i ragazzi che non vogliono essere forti e violenti come lo stereotipo del maschio. É per questo che iniziano le prese per il culo verso i ragazzi omosessuali.
Crescono dovendo opprimere le loro emozioni e i loro problemi per non farsi vedere deboli agli occhi degli altri maschi, agli occhi dei loro padri.

I PROBLEMI IN FAMIGLIA

I problemi in famiglia giocano un ruolo fondamentale nella vita dei bambini. Più questi sono gravi e più il ragazzo si tiene dentro la rabbia e non la esterna, perché i maschi non devono piangere, più questa situazione sfocia in moltissime altre negative per la vita del futuro ragazzo/uomo.

Se volete approfondire questo argomento, guardate il documentario: "The mask you live in"

This film is dedicated to all of the boys and men we know and love who inspire us daily with their courage and conviction to stay true to themselves.

Fate piangere i vostri ragazzi, non ditegli mai che sono delle femminucce, che sono senza palle. Fategli inseguire i propri sogni che siano questi la danza ed il teatro al posto della box o del calcio, fateli essere loro stessi. 

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Bel post, mi hai fatto riflettere su questo tema.
Penso semplicemente che il mito "non piangere che altrimenti passi da femminuccia debole e inferiore" sia appartenente al passato, roba obsoleta di decenni quando il sesso forte era quello maschile. Oggi, che le cose sono cambiate, alle bambine dovrebbero insegnare di non piangere per non passare da pappemolli come i maschietti :D

Bel post, troppo spesso si parla di donne e pochie volte di uomini, ma stereotipi e pregiudizi colpiscono pure loro, talvolta oso dire più di noi, che piano piano ce ne stiamo liberando..

Si e' vero infatti e' il primo documentario che riguarda il genere maschile!

Grazie comunque :)

Dipende molto dal carattere di ognuno. Del fatto che non bisogna piangere perchè ti prendono per femminuccia sin da piccino è vero, ma si puo' interpretrare in modo soggettivo. Il carattere si tempra nelle difficoltà e l'insegnamento che ci passa e che, non è piangendo che si risolvono, ma nell'affrontare i problemi che si cresce e per un uomo questo è molto importante, anzi condizione necessaria. Per giochi violenti, beh siamo tarati cosi, ci piace sfogarci facendo guerre e picchiandoci a vicenda e anche questo fa parte della formazione del nostro carattere. Ricordo con nostalgia quando in quelle caldi estati sicule, io e i miei amici costruivamo case sugli alberi, fortini che l'esercito degli stati uniti potevano "accompagnare solo". Guerre che facevamo dalla mattina alla sera, e non con calci e pugni, ma con spade di legno, canne appuntite, mentre mia madre urlava a squarcia gola il mio nome dicendo: ‹‹Se ti fai male...Te ne do il doppio!!!›› Urlando in quella vasta campagna di casa mia. In conclusione, non credo sia qui il problema, ma di come le nuove generazioni stanno cambiando (Non so se in meglio o peggio ma, punterei piu' sull'ultima) ma sinceramente...non credo che ad una donna gli piaccia stare con un Malgioglio. Dunque forza alla mascolinità!!!

Non esistono "uomini" violenti, o "donne" violente. Esistono solo criminali

"L'altra metà del cielo"
Mao Tze-tung

Photo from Wikimedia source

Quello che intendevo dire con quello che ho scritto, è non è che noi vogliamo stare con un Malgioglio come hai detto tu, intendevo dire che a volte far sfogare un bambino e lasciarlo piangere senza metterlo in condizione di vergognarsi per esternare il suo sentimento, è una cosa giusta da fare perché poi si tengono tutto dentro e non parlano più con nessuno.
Per quanto riguarda i giochi di guerra, ognuno può giocare a quello che vuole, ma non vuol dire perché se sei maschio ti devo imporre di giocare con le pistole, capisci cosa voglio dire?
Non bisogna imporre, bisogna lasciare libera scelta, tutto qua.

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