robo cani alla riscossa
Sony ci riprova e ritorna con una nuova versione di Aibo, il cagnolino robot. L'aveva "soppresso" qualche anno fa, non senza le proteste dei proprietari.
Ora ritorna ovviamente con parecchie migliorie tecnologiche e motorie. Resta il fatto che è un robot e si muove ancora in modo goffo. In Giappone sarà venduto a 1700 dollari americani, non proprio due spicci.
Ovviamente non si può non arrivare ad una veloce elucubrazione mentale che ti pone la domanda "ma non è meglio un cane vero?". La risposta nella buona parte dei casi è si, però potrebbero esserci delle esigenze, o delle casistiche in cui il meccano-cane faccia meno danni di una adozione.
Ad esempio sotto Natale, dove vengono regalati cuccioli che solo uno o due mesi dopo vengono abbandonati per svariati motivi, molti dei quali futili. Abbandono devastante per l'animale che vive un rapporto molto stretto con l'uomo. Nel caso del robottino, non gli carichi le pile e finita li.
In Giappone poi non è sempre possibile tenere un animale domestico, hanno appartamenti che sono stretti già per l'uomo, figurarsi per un quattro zampe. Spesso i regolamenti lo vietano, spesso la giornata lavorativa molto lunga e dove lo lasci? Ecco che un aggeggio del genere nasce per coprire questa esigenza.
Vista dall'europa, e ancora più nello specifico dall'Italia, la cosa suona davvero stramba. Abbiamo un considerevole numero di pet che vivono con noi, tanto che da parecchi anni il cane è considerato come membro famigliare anche a livello legale.
Sicuramente Aibo non fa la cacca e non sporca, ma chi ha avuto un cane nelle propria vita ed è disposto a modificare il proprio stile di vita e le proprie abitudini un robo-coso non lo prenderà mai.