Perché i macachi contano

in #ita7 years ago

Perché i macachi contano..

Per chi ha un macbook ci si sarà trovato. Qualcuno che ti guarda o appella con aria di pseudo-disprezzo, come una sorta di ritardato tecnologico. “ah usi prodotti Apple” dove il plurale esce da deduzioni inventate, come a dire “ti hanno fatto il lavaggio del cervello, qualsiasi cosa producano a Cupertino te la bevi senza fiatare, insomma sei un macaco”. Per dire al polso non ho un apple watch e per telefono ho un comune android.

Va detto che la colpa è proprio dei fan della Mela, quelli che purtroppo per davvero si bevono l’impossibile e giustificano l’operato della loro azienda-culto anche dinnanzi ad scemenze conclamate.

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Immagine CC0 Creative Commons

In talune situazioni invece aiuta, vedi un altro con un “mac”, e spesso si instaura un collegamento naturale nel fare conoscenza.

Prima del macOS arrivo da quasi 10 anni di Ubuntu Desktop, intervallate da qualche “sprazzo” di Windows. A casa però ho una macchina per gaming, con Windows 10, che ormai più che gaming è una collezione di ragnatele visto che è per lo più spenta.

Quindi non sono un apple addicted, ma più che altro un poliglotta, che passa da una cosa all’altra in modo abbastanza naturale.

E’ vero un Macbook costa, non lo si può negare, però tuttavia nella valutazione delle cose e dei valori che ognuno di noi da, o almeno dovrebbe dare, la situazione è meno netta di quello che può sembrare a prima vista. Quindi se la mia attività è leggere la posta e scrivere scemenze su facebook, chiaramente comprare un macbook a livello economico potevo risparmiare e nemmeno poco. Viceversa ci sono moltissimi lavori in cui la situazione si ribalta in modo deciso.

A me fanno ridere quelli che in Disqus sotto articoli che trattano portatili se ne escono con: Cosa mi consigliate il macbook o il Dell XPS 15?. E qualcuno perfino risponde! E’ una domanda idiota, sappiatelo! A meno che non ci vuoi installare Windows, allora non è la domanda ma sei per davvero un idiota.

stock-market-2616931_1280.jpgImmagine CC0 Creative Commons

La correlazione tra un notebook di Apple e uno di altra marca può arrivare solo alla parte delle componenti hardware, ma nella valutazione complessiva entra in gioco il sistema operativo e come esso lavora con “il ferro” sottostante. Apple gioca, anzi ha sempre giocato una partita particolare che negli anni 80 e 90 era uno svantaggio. Sistema operativo e applicazioni che sapendo di avere sotto il sedere un hardware certo e certificato, possono girare in modo più veloce e ottimizzato di quanto non possano fare le controparti. A dire il vero Linux potrebbe, ma vista la rotazione di aggiornamenti a dir poco isterica, mettersi a compilare il Kernel ogni 2 giorni non è il massimo, specie per chi lavora e vuole avere uno strumento stabile e non doversi preoccupare di esso. E poi i programmi, in Linux non riescono mai ad uscire da quella dimensione “universitaria - amatoriale” per cui la qualità è quella che è. Il supporto pure, per non dire che spesso “muoiono” all’improvviso poiché l’autore si è dedicato ad altro.

Sono passato da Linux a macOS perché era più naturale vista la condivisione di comandi dato che sostanzialmente condividono lo stesso DNA. Windows no… il 10 è stato un bel miglioramento ma dal mio punto di vista e le mie esperienze non lo posso considerare come uno strumento di lavoro (per lo meno il mio lavoro). Il registro di sistema che si gonfia come una zampogna per ogni cretinata che passa per il sistema, la permeabilità naturale ai virus, le prestazioni stesse a livello di kernel e.. potrei continuare per svariati paragrafi.

Per un ufficio, dove Office e il programmino di contabilità sicuramente andrà bene. Uguale per la gestione a livello di “flotta” con Active Directory, anche se oramai la questione è sostanzialmente in via di superamento grazie a tecnologie di virtualizzazione. Diciamo che per la maggioranza degli uffici va bene. Ma già nelle compagnie dove invece si fa lavoro più serio a livello di software, audio e montaggio video, la situazione cambia in modo drastico. E non è che i secondi sono più fessi dei primi che vanno a spendere anche 10 volte tanto.

Uno dei dogmi di casa Apple è che sicuramente non devi preoccuparti del software sottostante, ovvero non devi preoccuparti del tuo strumento di lavoro, ma concentrarti sul tuo lavoro. Sono già sicuro che sarete in disaccordo.. d’altronde sono un macaco.

Sort:  

Io ho fatto Ubuntu -> Macbook Air/MacOs -> Ubuntu, onestamente non vedo tutta questa differenza, i programmi che uso ci sono da entrambe le parti, ma in effetti le gesture multitouch del Mac un po' mi mancano.

Tuttavia gli ultimi Mac non li sopporto, la tastiera suona vuota e mi innervosisce.. quindi di accontento dello Xiaomi mibook http://www.mi.com/en/mibookair/

Se i programmi che utilizzi sono uguali da entrambe le parti chiaro che a quel punto non conviene spendere. Io mi sono trovato con molte cose che poi non funzionavano a dovere da Ubuntu 16.04 e con problemini seccanti. Inoltre mancavano del tutto alcuni programmi che mi toccava fare giri con wine, che poi spesso saltavano al cambio di LTS.

Si può fare audio e video tranquillamente anche con un PC, e molti lo fanno anche a livello professionale.
Personalmente starò più tempo possibile con Windows 7, mi trovo benissimo. I Mac si impallano esattamente come i PC, ho un Alienware con Win8 che una volta a settimana si impalla, un PC assemblato da me con Win7 che non crasha mai (sta acceso anche 3 mesi di seguito).
La predisposizione ai virus non esiste, a patto di sapere come navigare "sicuri" - a me basta adblock e un po' di buonsenso, gli antivirus non mi servono da anni.
La questione che più programmi si installano più l'OS rallenta è un luogo comune falso, non importa quanti programmi ma quali.
Sono passato per tutti i Windoze dal 3.1 in poi, anche Linux (Gentoo, Debian, l'orrendo Ubuntu, e altre distro minori) ma non ho mai posseduto un Mac. Il costo lo ritengo ingiustificato, e odio le cose bianche con gli angoli arrotondati : )

scusa ma sei rimasto un filino indietro. L'antivirus lo stai usando eccome, da windows 8 in qua è integrato nel sistema operativo (su win7 dipende, può essere che sia installato con le patch) a riprova che il sistema necessita in modo vitale. I virus esistono anche su mac e linux, ma la questione è ben differente. Su pc si fanno le stesse cose che si farebbero con Linux e Mac, concordo, il problema è come. Se quelli che fanno audio/video pro sono letteralmente quattro gatti e il resto del pianeta è su mac (con quello che costa), un qualcosa vorrà dire.

Se ritieni che il costo è ingiustificato, ottimo, hai fatto le tue valutazioni e personalmente le rispetto. Il succo del mio post però è il contrario di questo aspetto, sono quelli che non rispettano le valutazioni altrui.

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