Le due leggende

in #ita6 years ago

Ho finito di leggere "io sono leggenda" il romanzo di Richard Matheson, ma chiaramente dieci anni fa avevo visto (e poi di recente ri-visto) "io sono leggenda" il film con Will Smith del 2007.

Senza aver appreso nulla di più su Richard Matheson o sui suoi scritti, ho letto il suo libro sulla falsariga di come era accaduto altre volte, non sempre in questo ordine. Mi viene in mente "the road" di Cormac McCarthy del 2006, prima passando per lo scritto e poi qualche tempo dopo ho visto il film con Viggo Mortensen tra gli attori protagonisti.

Come uno ci si aspetta il film prende quanto più possibile dal romanzo e talvolta ne adatta alcune parti. In "the road" il film è parecchio fedele al libro, certo rispetto allo scritto ci sono i tempi televisivi, per cui molte parti vanno compresse.

Con "i am legend" sono rimasto basito perché il libro e la pellicola hanno in comune praticamene solo due cose, il titolo e il nome del protagonista, Robert Neville. Fine. Infatti nel libro Neville è descritto come un uomo corpulento, con una stazza quasi da taglialegna, di razza bianca, capelli biondi e occhi azzurri. Decisamente non combacia con Will Smith.

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immagine cc0 creative commons

Ma non combacia nemmeno il periodo storico, nel libro si va dal 1975 al gennaio del 1979, il film è più in chiave moderna, e ci poteva stare. Ho scoperto solo dopo che Matheson scrisse "i am legend" nel 1954, questo mi spiega gli anni 70, per lui erano il futuro distopico di allora.

Anche il cane nella cui pellicola è preminente, come nel libro è un passaggio emotivo, ma il cane in se nell'intera storia è un passaggio fugace, e poi l'epidemia, i vampiri. Matheson scompone in chiave scentifica e critica i vampiri, una commistione di scienza e di situazioni paradossali, come ad esempio l'effetto dell'aglio e delle croci, il primo riesce a stabilire dei principi chimici, ma il secondo? Neville riuscirà a comprendere anche quel motivo, ed è di tipo razionale, spiegabile.

Anche il Neville cinematografico è una sorta di chimico, solo che quello letterario non lo era in partenza, si farà da se la cultura scientifica, spesso sbattendo la testa con problemi reali. Anche i vampiri letterali rispetto a quelli hollywoodiani sono parecchio differenti, nella pellicola sono quasi secondari. Nel libro sono descritti nei loro comportamenti, in alcune differenze che Neville coglie ma non comprende nel contesto generale.

Devo dire che questa scelta dicotomica tra libro e pellicola non me l'aspettavo ma che alla fine non è poi così male. Nel 2007 hanno potuto prendere spunti dal libro e mantenere una piena licenza artistica cinematografica per cui reinterpretare il Neville moderno, lasciando intatto il Neville del 1976.

Sort:  

Su questo film mi viene da dire che non capisco per quale motivo abbia ricevuto così tante critiche, a suo tempo... a me non era dispiaciuto del tutto, si vede molto di peggio in giro.
Il libro però non lo conosco.

Sicuramente e senza dubbio si è visto ben di peggio, anche robe pluripremiate. Forse proprio il fatto che film e libro sono diametralmente differenti hanno mostrato il lato alle critiche, anche se devo dire che al tempo non mi pare di aver colto questa cosa, se non ricordo male il focus era sul finale, che poi tempo dopo venne mostrato il secondo finale girato (secondo me di proposito) ma poi scartato.

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