Il prete nero

in #ita6 years ago (edited)

Girava da qualche settimana una notizia in paese, per cui l'attuale prete era stato comandato ad un'altra curia. Tutti si domandavano chi sarà il successore, per altro un po' inusuale questo cambio visto che prima dell'attuale inquilino il Don e suo fratello (pace all'anima loro) erano li da prima che nascessi io.

Oggi arriva la notizia, un prete della Namibia o del Gambia non si è capito bene, insomma un prete "nero". Sarà interessante vedere che succede, intendo dire un prete di colore, che forse non parlerà nemmeno in maniera "sciolta" la nostra lingua (e l'attuale prete essendo autoctono parlava pure in friulano); una curia con tre chiese e un bel numero di abitanti, non importantissima ma nemmeno di secondo piano; un paese del nord-est in piena era salviniana; persone di colore in paese ce ne sono poche rispetto al resto del territorio, quindi gli anziani non sono abituati.

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immagine cc0 creative commons

I Don storici erano due persone intransigenti, spesso dure, molto ligie al sistema liturgico, ad esempio si rifiutavano di benedire una casa se gli occupanti erano divorziati o conviventi. Se poi i conviventi avevano figli e successivamente decidevano di sposarsi, gli chiedeva una settimana ritiro spirituale non so dove in qualche abbazia in montagna. L'attuale inquilino, anagraficamente più giovane, si è dimostrato invece più moderno ed è riuscito a ripopolare la chiesa che negli ultimi anni del vecchio corso mi dicevano fosse quasi deserta nella partecipazione.

Con il nuovo arrivo è facile profetizzare che le cose andranno decisamente male. Una parte del paese è la zona ricca di Udine, ovvero è una sorta Beverly Hills con villone, zone calme, controllate dalla polizia, e appunto una delle tre chiese. Questi non so quanto gradiranno. Nella chiesa principale del paese invece la cosa dovrà essere "digerita" dagli anziani, il vero "core business" se vogliamo chiamarlo così, della diocesi. Come detto questi parlano quasi esclusivamente friulano e gli ultimi due "mandati" erano di fatto della zona, non sono abituati a vedere persone di colore, figurarsi a vedere metodi o culture di un altro continente.

Presumo che il vescovo dovrà vedersi recapitare reclami e incazzature di vario tipo, specie all'inizio. Io che sono cattolico non praticante la cosa non mi provoca nessuna reazione, se non quella relativa alla curiosità di vedere come reagirà la comunità locale.

L'unico prete africano che ho conosciuto fu al ristorante che frequentavo nei giorni lavorativi. Ogni lunedì c'era sempre una tavolata di preti che era in zona per qualche motivo. Tra di loro uno di colore appunto, ma non parlava nemmeno italiano. Un giorno in cortile il gatto della signora ingaggia una singolar tenzone con un serpentello, con un po' di parapiglia e agitazione dei titolari. Lui vede la signora agitata e il parapiglia ma non capisce cosa stia succedendo, i suoi colleghi gli spiegano per altro in modo grottesco a gesti il motivo, ma sembrano allo stesso tempo anche un po' seccati di doverlo fare. Per altro dai gesti avrei capito che un'anatra starnazzava miagolando o qualcosa di simile. Siccome si guardava tutto spaesato mi ha fatto un po' pena e in inglese gli ho spiegato cosa stava succedendo. Era come avessi acceso qualcosa, il viso si è illuminato e mi ha parlato del suo paese, di come li i serpenti, altro che quelli che aveva visto qua (e ci credo) e di altre cose. A momenti il prete ero io...

Spero che quello che arrivi qui non sia a quei livelli, altrimenti ciaone curia.

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Ed è qui che si vedranno davvero i fedeli. Non importa il colore della pelle è comunque un ministro di Dio, noi abbiamo da tempo 3 don polacchi nella nostra parrocchia e sono anche molto simpatici e vicini alla gente. Un prete nero c'è a Loano in Liguria nella chiesa principale dove ho assistito alla messa di Pasqua e lui mi è piaciuto tantissimo, non parlava perfettamente l'italiano, diceva parte delle messa in latino come una volta e cantava, carinissimo davvero. Vedrai che sarà facile apprezzarlo.

Può essere, ma i Liguri sono mentalmente più aperti dei Friulani. Qui ci sono state parecchie invasioni fino al secolo scorso, questo si traduce in diffidenza. Vedremo che succede, a spanne se conosco i miei concittadini sarà un disastro, specie all'inizio, poi magari il nuovo tonacato riesce a fare quello che non hanno fatto gli altri.

Interessante la deduzione della diffidenza dovuta alle numerose invasioni... l'altro giorno siamo stati a Ferrara ed ho notato la maggiore apertura degli emiliani, rispetto ai diffidenti veneti verso i foresti!

Non sono religioso, e la mia presenza in chiesa è più unica che rara. Però credo nelle persone. Al di là del colore della pelle, e dall'abito indossato, una persona intelligente ed umana è destinata a far breccia nei cuori di tutte le persone prive di pregiudizio. Credenti praticati, poco praticanti e anche non credenti. Vi auguro che il vostro nuovo parroco abbia questa capacità

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Hai specificato una cosa importante "di tutte le persone prive di pregiudizio". E' per questo che se dovessi scommettere sulla vicenda, non lo farei.

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