I locatori sono tutti razzisti?

in #ita6 years ago

Prendo spunto da questo vecchio articolo dello scorso luglio. Siamo in pieno mood razzista/xenofobista da parte Repubblica. Motivo per quale ho aspettato a scrivere, e mi sono solo appuntato il link, cioè aspettare che il polverone passi.

Per chi non vuole spararsi il pippone dell'articolo, "bignamizzo". Una signora affitta le stanze di un appartamento a studenti ma nell'annuncio cita in modo esplicito che vuole solo italiani.

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immagine cc0 creative commons

Il giornale non cita la parola razzista, se non per interposta persona, ma conclude il pezzo con il vero scopo dell'articolo, cercare un nesso per dare contro all'attuale esecutivo. Riferendosi al vicepremier "sono stati sdoganati anche l'odio e la paura nei confronti del diverso". A parte che dal punto di vista sintattico la frase è veramente ignobile per l'uso sconclusionato dei termini, il solo fatto di provare odio e paura è un mezzo ossimoro, se odi qualcuno non hai paura di lui, altrimenti saresti un sottomesso che di certo non va a cercare stranieri da aggredire. Per non parlare della parola diverso, se proprio voleva essere coerente la signorina dove dire straniero. Diverso può anche essere un italiano.

Ad ogni modo sorvoliamo, e partiamo proprio da quest'ultima parte, è interessante notare come in Italia le parti politiche non prendano mai veramente le distanze dagli estremismi o dagli idioti affini. Ci si gira intorno, ma nessuno va giù a muso duro contro quello che viene ritenuto l'estremismo della tua parte politica. Ad esempio il Ministro dell'interno farebbe bene a costituirsi parte civile in favore degli stranieri che sono stati aggrediti a scopi razzisti, sarebbe un segnale forte di discontinuità. Ma questo silenzio assenso succedeva anche con la sinistra, quando quelli dei centri sociali spaccavano vetrine o incendiavano cassonetti, vi ricordate er pelliccia? La ruota che gira, niente di nuovo sotto il sole italiano...

Entrando nel contesto dell'annuncio, la signora è razzista? Non conosco la signora e non sarei così propenso a giudicare, anzi ci starei pure attento per non essere a mia volta querelato. L'annuncio cita che si affitta solo a studenti italiani. Quindi uno studente tedesco o inglese rientrano nella categoria estera al pari di un marocchino o libico. Si tratta di una distinzione giuridica ovviamente, ma tant'è, in Italia ha valore il contesto giuridico non quello etico.

Spostandosi ad una visione più ampia e globale sappiamo che siamo in un sistema capitalistico, di cui la proprietà privata è un valore fondante. Ma nel caso di affitti la legge è piuttosto lacunosa, ed ecco che "affittare solo ad italiani" con il consapevole rischio di passare per razzisti, in realtà diventa un esigenza di business, che nella quasi totalità dei casi non ha correlazioni con i temi etici. Non ho mai visto nessuno affittare perché lo scopo è favorire l'integrazione e la multiculturalità con gli altri inquilini, per altro attori passivi della vicenda. Se fosse così non affitti proprio, dai in concessione gratuita e ti accolli tutti i costi di legge.

In questo senso è troppo facile parlare come fa la ex studentessa che ha denunciato la cosa a Repubblica, cioè come dice il detto "sono tutti bulicci con il sedere degli altri". Bisogna ribaltare il punto di vista, avete un appartamento, decidete di farlo fruttare affittandolo. E sappiamo che in caso di locazione a stranieri di certe zone dell'est europeo o nord africano, il rischio statistico di andare incontro a situazione spiacevoli è molto più elevato rispetto ad un connazionale. Si tratta meramente di business, cioè di valutazioni sul ritorno economico, che nel caso delle locazioni prevedono anche il rischio di morosità, di danni al locale e pure le tasse da pagarci sopra, perché se poi non hai incassato oppure hai l'appartamento danneggiato, allo stato non interessa, per lui tu hai affittato, il rischio d'impresa giustamente è il tuo.

Invece di limitarsi a fare pezzi politici il giornale farebbe meglio ad essere propositivo. Nel caso specifico una legge che preveda tutele per il locatario. Ad esempio la sottoscrizione (a carico dell'affittuario in favore del locatore) di una assicurazione totale per danni e mancate mensilità. In questo modo se il locatario è nella black list assicurativa perché in passato ha fatto il furbo, non troverà quello che cerca, se non con un premio assicurativo adeguato alla sua inciviltà. Un po' come il Bonus Malus, sei bravo e civile, pagherai un premio piccolo, viceversa il sistema ti bastona economicamente. Dall'altro lato il locatore potrebbe stare più tranquillo ed effettuare un business concettualmente più lineare e forse anche più veloce.

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