Che succede in Facebook?

in #ita6 years ago

Se in questi giorni di transizione ad HF20 non siamo proprio messi bene, altrove stanno un po' meglio dal punto di vista tecnico, ma non quello delle alte sfere. Forse lo saprete, qualche giorno fa i due fondatori di Instagram, acquistata qualche anno fa da Facebook, hanno rassegnato assieme le dimissioni.

Può sembrare una news banale, gente che va, gente che viene, sebbene questi siano coloro che Instagram l'hanno fondata. Però fatta l'idea iniziale, poi la nave può comandarla qualcun altro, se non altro per una "spinta cinetica" che le permetterà di andare avanti per almeno un lustro.

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immagine cc0 creative commons

Ma se guardiamo da una visione più ampia e globale si nota come Facebook abbia perso i dirigenti come in un rubinetto rotto. Si parte con l'uscita, qualche anno fa del creatore di Oculus. A settembre di un anno fa se ne andava il co fondatore di Whatsapp, seguito dall'altro co fondatore ad aprile. A giugno il vicepresidente delle comunicazioni e relazioni pubbliche, ad agosto il direttore della sicurezza, fino ad arrivare al duo di Instagram.

Ed è proprio l'ultima exit che è interessante, nel loro discorso di commiato, chiaramente affidato ai social, Zuckerberg non viene mai nominato. Si parla del team Instagram e del team Facebook, come una sorta di comunità, neanche azienda. Poi c'è il fatto che il duo se ne sia andato assieme, non in separata sede come era accaduto in precedenza con la divisione dei messaggini. Ed entrambi si sa per certo che avessero impegni, perché erano attesi a parlare in alcuni speech in giro per il mondo.

Quindi se ne deduce che l'uscita non fosse programmata ma probabilmente è frutto di qualche battibecco con il CEO di Facebook, che si sa non essere proprio un simpaticone. Il motivo dell'uscita non è noto, almeno per il momento. Sappiamo invece le motivazioni di uno dei due co fondatori di Whatsapp, Jan Koum, la privacy degli utenti. A quanto pare Marchetto avrebbe idee un po' troppo libertine in merito, Koum non era contento di questo ed è arrivato allo scontro verbale con il capo. Ne è seguita, come sappiamo, l'uscita del manager.

A questo si aggiunge il fatto che il social e le sue aziende satellite sono sotto attacco su vari fronti, il presunto o vero discorso delle ingerenze elettorali, le fake news, l'odio razziale ove non peggio e la difficoltà della moderazione dei contenuti, la probabile link tax europea che si abbatterà da qui a breve. Poi ci sono appunto le aziende satellite, Instagram TV è stata accusata di sfruttamento minorile, mentre Whatsapp è stata accusata di aver veicolato bufale in India. Sono chiaramente accuse come al solito un po' ridicole, è come dire che è colpa della marca automobilistica se ho fatto un incidente nonostante fossi distratto alla guida. Ma tant'è, il ribollire mediatico si è attivato, e comunque spetta a loro disinnescarlo.

Solo che senza manager, per altro di valore visto che buona parte di questi erano founder a loro volta, sarà davvero dura.

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Per me potrebbero saltare anche tutti, per l'opinione che ho soprattutto di Facebook, vera discarica di schifezze in assoluto, mi dispiace che qui siamo finiti in una sorta di sabbie mobili, perché ora è veramente grigio scuro scuro tendente al nero

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