Migranti

in #ita6 years ago (edited)

Partono 'e bastimente
pe terre assaje luntane...
Cántano a buordo:
só Napulitane!

Santa Lucia luntana – wikipedia




Era l’inizio del 1900, il secolo scorso. E dalla mia terra partivano bastimenti carichi di vite e di speranze. Persone che inseguivano sogni di una vita migliore.
Esempi come questo se ne possono trovare tanti.
A questo punto qualcuno di voi sta già classificando il mio post come uno di quelli appartenenti alla categoria del politicamente corretto! SBAGLIATO!
Lo dichiaro subito. Io ho una mia idea precisa, fuori dagli schemi, che mi porta a battezzare, quello che sta avvenendo nel “mare nostrum”, è una tratta degli schiavi 2.0.
Facciamo un passo indietro. I miei compaesani partivano su navi regolari, provvisti di biglietto e documenti di identità. Arrivavano a New York, a Boston. Venivano accolti in centri di smistamento per la verifica dei documenti e la quarantena necessaria per evitare epidemie di malattie non indigene.
Di fondo erano migranti economici. Di fondo gli Stati Uniti avevano bisogno anche di loro.
In un paese in crescita con evidente bisogno di forza lavoro, l'immigrazione controllata non solo è un utile risorsa economica, ma diventa anche un momento di crescita culturale. Ma non per le diverse culture che si ritrovano sotto lo stesso cielo, piuttosto per le interazioni necessarie per eseguire le attività lavorative che gli immigrati sono chiamati ad effettuare. Ma anche in quel caso, le integrazioni non furono affatto scontate, per la ghettizzazione e l’auto ghettizzazione.

16991818_123754984815401_3000046275343115894_o.jpgImmagine scattata da me a New York

Io sono abituato a pensare con la mia testa. Titoli e titoloni non mi fanno né caldo né freddo. Schieramenti a prescindere sono quanto di più sterile si possa apportare ad una libera discussione. Una emorragia di sciocchezze infettate da ideologie deboli.
E si legge di tutto ormai.
Schieramenti convulsi di parole al vento e che il vento dovrebbe disperdere e invece diffonde.
La cultura dell’accoglienza e l’ignoranza della chiusura.
Banale. Banalissimo. Deprimente direi. E ne ho letto di post e commenti così. Di una banalità sconcertante. Accoglienza e cultura. Riderei se non ci fosse da piangere. Respingimenti e ignoranza. Riderei se non ci fosse da piangere.

Sono un ingegnere. Mi sento prestato all’ingegneria perché in me scorre la passione per la scrittura. Ma i miei studi mi hanno dato anche la sensibilità matematica e fisica per affrontare i problemi cercandone una chiave di lettura scevra da condizionamenti altri. E dico altri non a caso, perché ogni avvenimento è inserito in condizioni che in fisica si chiamano al contorno.
Ovvero tutte quelle considerazioni che bisogna avere a mente per la risoluzione del problema. Ed è per questo che ho introdotto questo post con la storia dei miei compaesani.
Li c’erano condizioni che favorivano un determinato e regolato flusso migratorio. Come dire opportunità per tutti di crescere, per chi accoglieva e per chi veniva accolto.
Veniamo all’oggi e definiamo le situazioni al contorno del fenomeno migratorio. Viviamo in un paese in cui la forza lavorativa è sovrabbondante, con il 40% di giovani senza occupazione con la disoccupazione totale ben al di sopra della doppia cifra percentuale. Una condizione di fatica e malcontento diffuso. Una condizione che ha portato al cambiamento della classe politica accusata, non di sbagliare, quanto piuttosto di non fare. Che forse è anche peggio.
In questo contesto bisogna affrontare la tematica dell’immigrazione. In questo contesto bisogna trovare le risposte alle domande che si pongono.
Alle domande che mi sono posto, da uomo libero e di cultura nonché privo di ideologie patetiche, ho provato a rispondere con la miglior lucidità di cui c’era bisogno.
Nel mondo ci sono guerre che portano popoli a fuggire. Poi ci sono i sogni. E anche quelli portano popoli a muoversi. Le persone che intraprendono questi viaggi odisseici lo fanno entrambe con la speranza nel cuore. Umanamente non si può biasimare. E come si potrebbe biasimare la speranza!
Possiamo accogliere chi è fuggito da guerre ed è perseguitato in patria? La risposta non può che essere che si. Non solo possiamo ma dobbiamo. Ed infatti anche la politica europea corrobora questo diritto con trattati e accordi. E invece chi insegue un sogno economico? Qua c’è da riflettere. Da liberarsi dal carico emotivo e riflettere. Nel contesto attuale queste persone non solo non rappresentano una risorsa economica, rendono anche difficile l’accoglienza soprattutto per chi ne ha indubbiamente necessità.
Le soluzioni attuate fino a ieri hanno portato ad una situazione terribile che si traduce nell'impossibilità di qualsiasi forma di integrazione. I migranti ammassati in strutture di accoglienza ingestibili e mal gestite. Un peso sociale che diventa ogni giorno sempre più insostenibile. E su chi lucra su queste vite non voglio nemmeno spendere una parola.

Non ho soluzioni e in fondo non sono nella posizione da doverne trovare personalmente io, ma è chiaro che la situazione è OGGETTIVAMENTE INSOSTENIBILE.

Una situazione che mi ferisce l’anima.
E in mezzo al mare barche disperate alla deriva in cerca dell’eldorado che non c’è.

Tempo fa scrissi questi versi.

Migrante

Sono vivo e sporco di morte,
con un figlio che non è con me,
sentivo limpida la voce
il suo ed il mio tormento,
dissolversi come nubi
in un cielo sorpreso dal vento.

Sono vivo e sporco di morte,
sulla scialuppa che avvista la riva,
in una notte di stelle lucenti
e fuochi morenti sotto la scia
delle corvette e delle lance,
lamenti e grida, ma non la mia.

Sono vivo e sporco di morte,
su questa terra che non è mia.
Sono partito le con speranze
in un sorriso di denti bianchi,
tasti d’avorio di un pianoforte,
ma adesso tremo e stono un requiem.

Ero vivo in cerca di sorte,
adesso sono acqua nell’acqua,
adesso sono mare e sporco di morte.

Migrante di Tommaso Busiello




Steemit.jpg



Sort:  

Ottima analisi, molto lucida. Sono d'accordo con te Tommaso. La questione è complicata e non puo' essere affrontata emozionalmente.

Si le emozioni non sono buone consigliere.
Così come la speculazione non porta a buoni consigli.
Il grande problema sono le speculazioni che vengono fatte a danno dei poveri immigrati che sono le prime vittime di questa drammatica situazione

Ciao Tommaso!
io penso così:

  • "Le soluzioni attuate fino a ieri hanno portato ad una situazione terribile": giusto. Ma mi chiedo: possibile che non ci sia nessuno in grado di elaborare dei programmi di accoglienza adatti? Che quei cervelloni che non sono in fuga non possono ideare dei progetti di aiuto efficaci? Lo dico per gli immigrati ma lo dico anche, per esempio, per i terremotati: non è forse la stessa incapacità di fare bene le cose? Non vi sembra che chi ha il potere di intervenire non lo fa e se lo fa lo fa con il culo?
  • "che si traduce nell'impossibilità di qualsiasi forma di integrazione": sbagliato. Questo dipende da noi, dal nostro lato umano. Deve partire dalle famiglie e dalle scuole: se non è un sentimento innato va insegnato, affinchè le future generazioni siano migliori di noi.
    Perchè dobbiamo spendere milioni e milioni e milioni di soldi per andare sulla luna invece di dare una coperta al barbone, costruire un rifugio per animali o fare in modo che non ci sia più schiavitu?
    Sarò banale anch'io ma non penso che non sia possibile ma che non si voglia farlo.
    ...e comunque bellissima poesia! ciaooo

Wow!!!!
Wow!!!
Wow!!!

Occhio che potrebbero accusarti di avere un doppio account con me.
Ingegnere che ama la scrittura...campano...e che pensa con la sua testa...
Un clone!
Concordo in pieno.
Post eccellente davvero @tommasobusiello.

😂 😂 Classe 73, emigrato. Attinenza anche su questo? 😂 😂

Too much information :) :)

Una situazione drammatica per le nostre coscienze e sopratutto per chi muore ogni giorno in mare.
Il mediterraneo da sempre culla di grandi civiltà, sinonimo di vita, trasformato in un anonimo cimitero di poveri innocenti.
Triste metafora di una società che non può andare avanti così.

Fantastico Tommaso... senza virgola, due significati, vedi te quello che ti piace di più... 😂😂😂😂😂😂

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