Migrazioni e linguaggio. È importante che sia adeguato.

in #ita6 years ago

Migrazioni e linguaggi è stato il tema di una interessantissima conferenza a cui ho partecipato. I relatori si sono divisi gli spazi e pertanto gli argomenti.

È stato molto interessante conoscere gli scenari che possono prospettarsi in merito alle tematiche del convegno.
Temi che provenivano da studi di settore e da ricerche condotte a vari livelli da enti credibili e seri, posti in essere con metodi scientifici e secondo i parametri della statistica.

Quando si parla di flussi migratori e in particolare di richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti, la Carta di Roma rappresenta un protocollo deontologico da rispettare nel campo dell’informazione.

Redatta da Ordine dei giornalisti e dal sindacato dei giornalisti prende le mosse dal rispetto della legge 69/1963 che istituisce proprio l’Ordine e che prevede il rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati.

Al fine di promuovere la conoscenza del protocollo in questione l’Ordine, il Sindacato e venti organizzazioni della società civile che si occupano professionalmente delle problematiche connesse al tema hanno creato l’ ”Associazione Carta di Roma”.

Evidentemente anche l’informazione più qualificata ha avuto a che fare con l’uso di una terminologia inappropriata in tema di migranti e migrazioni.

Lo scopo allora di tale convegno e dell’associazione testé detta è quello di far sì che l’utilizzo dei termini usati nella redazione di articoli sia quanto più appropriato possibile, al fine di dare al lettore la maggior aderenza possibile alla realtà dei fatti, evitando di utilizzare termini impropri o passibili di differenti significati o strumentalizzazioni.

Ciò permette di evitare la diffusione di informazioni che siano scorrette e imprecise, sommarie, distorte, se non assolutamente false.

L’attenzione ad una corretta terminologia si rivela fondamentale al fine di evitare un danno ai soggetti di cui si scrive. Comportamenti superficiali, scorretti, quindi possono suscitare allarmi il più delle volte ingiustificati, anche attraverso l’associazione di termini impropri o di più notizie non correlate.

Una notizia non supportata da elementi veritieri, da uno studio parziale di un fenomeno, non solo possono danneggiare le persone oggetto della notizia stessa ma di riflesso minano la credibilità della categoria dei giornalisti stessi;

È fondamentale tutelare i richiedenti asilo, i rifugiati, le vittime della tratta di esseri umani, i migranti che scelgono di farsi intervistare dai giornalisti. Adottare accortezze in merito a preservarne l’identità e l’immagine così da evitare l’identificazione diretta della persona, onde evitare di esporre la stessa o i suoi familiari (magari rimasti in patria) a pesanti ritorsioni.

Va tenuto presente che, chi proviene da contesti diversi da quelli occidentali, da contesti differenti da un punto di vista socioculturale, e nei quali il ruolo dei mezzi di informazione è limitato, circoscritto a contesti ristretti, può non conoscere le dinamiche dei new media e può non essere in grado di valutare le conseguenze di una esposizione o sovraesposizione ad essi.

È pertanto utile, Interpellare nei propri servizi o articoli, se c’è la possibilità, esperti e organizzazioni specializzate in materia, così da dare al pubblico ovvero agli utenti tutti, un’informazione chiara e quanto più completa possibile, che non si fermi all’analisi del singolo fatto ma guardi oltre cercando di capire le cause dei fenomeni nella sua interezza e globalità.

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https://pixabay.com/it/migrazione-integrazione-migranti-3129340/
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Argomento delicato che hai trattato con grande rispetto e leggerezza nel senso più positivo del termine. Oggigiorno soprattutto in Italia certi temi andrebbero trattati in maniera responsabile ma purtroppo troppo spesso sono strumentalizzati per soddisfare la cecità della gente e portare a casa qualche punto percentuale in più nei sondaggi.

grazie. è quello che volevo fare.

"..Ciò permette di evitare la diffusione di informazioni che siano scorrette e imprecise, sommarie, distorte, se non assolutamente false."
Inutile ricordare che veri influencer per di oggi sono i social media dove noi tutti veniamo bombardati quotidianamente da chi ha come scopo proprio l'opposto.

Questi non sono influencer, ma passibili di eventuali reati... inerenti a odio razziale etc etc. Purtroppo è necessario verificare bene le fonti. Quando vedo un articolo dal titolo accattivante ma proveniente da indirizzi internet non autorevoli tipo: "notizie-fresche-h24" che spero non esista, non bisognerebbe neanche cliccare.

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