Trovare un senso
Sono appena tornato da un viaggio.
Un viaggio per trovare un amico.
Location: Canarie, isola di Fuerteventura.
Un amico che ha vinto una grande battaglia contro un male difficile da sconfiggere, dopo aver dovuto buttare all'aria un matrimonio e ripartire da zero.
Il mio amico vive da 4 anni lì.
E non è scappato. E' dovuto scappare.
Eh si.
Perché la moglie attuale non lavorava all'epoca del male, e i soldi da parte sono finiti in un attimo.
E non vivevano mica a Roma, vivevano a Cerenova, paesino vicino Civitavecchia.
La pensione di invalidità l'hanno vista dopo un anno, 500 euro circa. Per tre persone, di cui due sopra i 40 anni, ed un bambino piccolo.
Ma hanno resistito. Finché il bambino si è scoperto celiaco.
Gia'.
Celiaco in Italia equivale ad una condanna: la pasta costa il doppio, i ristoranti non si adeguano un granché, e i supermercati lucrano sopra una malattia.
Dicevo hanno resistito.
Finché hanno potuto.
Poi hanno preso gli ultimi risparmi e sono scappati via.
Hanno girovagato per alcuni mesi, fino a fermarsi a Fuerteventura.
Clima mite tutto l'anno. Cibo per celiaci al costo di quello per persone normali. E per giunta prodotti italiani a costi più bassi che in Italia.
Decisero così di comprare casa, 40.000 euro per una di 100 metri, impensabile a Roma e dintorni, dove quei soldi li spendi per un garage.
Poi hanno affittato casa che hanno in Italia. E questo gli bastava per vivere in maniera dignitosa.
Il bambino cresce sano, va a scuola da solo a 11 anni. A 11 anni a Roma a scuola ce li mandi con il coltello e la pistola.
E si passano le giornate al sole e a fare qualche piccolo lavoretto, quello che un corpo distrutto dalla chemio può permettersi.
Tutto questo avveniva 4 anni fa.
Oggi Fuerteventura conta il 70 per cento di Italiani scappati, loro si, da un fisco folle ed un paese senza futuro.
E io mi chiedo: perché rimango qui?
Perché rimango in un paese dove un chilometro di strada costa 20 volte la media europea, e lo fanno pure male?
Perché rimango in un paese dove mi tassano al 43% e mi danno zero servizi rispetto alla Svezia dove c'è una tassazione inferiore?
Perché devo litigare con il 47% di analfabeti funzionali ogni giorno mentre guido?
Perché?
Ecco questo post è un post dove vi chiedo di darmi un motivo per rimanere.
Un post dove non ci sono immagini. Dove non c'è impaginatura.
Cosa mi dovrei impaginare? Cosa dovrei mostrare?
Questo è un post dove non voglio abbellire nulla, ma mostrarvi la nuda realtà.
Quella realtà che la pubblicità nasconde e ci fa sembrare più bella di quello che è.
ps: amo la vita. Amo tante cose. Ma odio lavorare per gli altri.
Scusate lo sfogo.
Io ho sognato di scappare tutta la vita e continuo a farlo. Ma sono ancora qui.
Tu raccogli il coraggio e vai. È l’unico vero grande rimpianto che si sconta da grandi.
Già... e se sono già grande?
E' una domanda che ci facciamo in molti. Un grande peso ce l'ha l'inerzia. Quella cosa che ti spinge a ripetere ogni giorno le stesse cose. E forse anche il legame con le persone, con le cose, con le abitudini. Comunque un post che fa pensare. Grazie
Un motivo non posso dartelo, perché io sono andata via. É così che funziona... se un posto non va, prendi e vai finché sei in tempo. Trova il coraggio e vai, non te ne pentirai se è quello che vuoi. E secondo me, è giusto andarsene, sperando che l'Italia si svegli fuori un giorno e capisca che deve cambiare qualcosa.
Nessuno di noi, mi pare, sa darti un motivo per restare e io non faccio eccezione. Come te, sono di Roma e non starò qui a parlarti delle bellezze inestimabili di questo paese, perché uno dei motivi di maggiore frustrazione è proprio vedere un valore sfiorire senza che nessuno intervenga. Quindi, forse, meglio partire e andare dove “occhio non vede, cuore non duole”. Chi resta lo fa perché ha troppo da lasciare, nonostante tutte le difficoltà e le frustrazioni. E solo tu puoi sapere quanto potresti portarti via e a quanto invece dovresti rinunciare: amore? genitori anziani? figli troppo grandi da spostare? amici importanti? un lavoro cui tieni? Non so, mio fratello è alle Canarie per sei mesi per lavoro e proprio oggi mi diceva che non ci andrebbe mai a vivere, che la qualità della vita e delle persone che incontra non ha nulla di attraente, con buona pace del clima e dei prezzi.
In ogni caso, prima di andartene, organizziamo un raduno di steemers romani?
Hai elencato perfettamente i motivi per cui non riesco ad andare via, salvo il lavoro.
Per la riunione paola quando vuoi, lo dico da mesi!
Un motivo per rimanere, io che vivo all'estero non te lo posso di certo dare...non esiste la cosa più giusta da fare... soltanto puoi provare a guardarti dentro e provare a fare delle esperienze nuove e vedere come va... se non hai nulla da perdere è piu facile sperimentarsi in qualcosa di diverso... i tuoi amici hanno avuto coraggio a muoversi, essendo una intera famiglia è ancora piu complicato, ma infine hanno fatto la scelta giusta... come dice @silviu93 comunque negli ultimi anni le cose sono cambiate un po anche nel resto d europa, quindi non esiste più la gallina dalle uova d'oro da nessuna parte...ma almeno il rispetto e la dignità quelli si....
Ecco il rispetto e la dignità. Questo è il punto. Grazie per la risposta
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Purtroppo un buon motivo per restare non te lo so proprio dare.
La verità è che la maggior parte dei paesi europei stanno fallendo, nel senso che la ricchezza sta nelle mani dei pochi e gli altri a malapena riescono ad arrivare a fine mese...
Andarsene però non è facile perché siamo legati a questi luoghi e alle persone che abbiamo accanto.
Ciao Silviu, mi pare di ricordare che te sei rumeno o sbaglio? Io ho alcuni amici rumeni che stanno tornando in Romania. Se molti paesi falliscono è perché non c'è progetto, ma altri invece crescono... Il problema è un altro, ne parlo nel post di oggi.
Si, sono rumeno, ma molti non tornano perché la Romania stia migliorando ma bensì perché l'Italia sta peggiorando, e in Romania quanto meno non devono pagare l'affitto dato che la maggior parte hanno una casa di proprietà.