Oggi vi rivelo chi sono... parte I: il mio mondo in musica

Credo sia giunto il momento di dirvi qualcosa di me.

Mi chiamo Matteo, non amo parlare di me, per cui è già difficile iniziare un post di questo tipo.
Nato, si questo si, dove di preciso? Pianeta terra.
Professione: sognatore. Sarà per questo che pure se laureato in legge non mi sono mai messo a girare per tribunali.
Passioni: musica e scrittura. Cioè in realtà sarei musicista e scrittore, ma pare brutto dirlo così per cui "suono e scrivo" mi piace di più.

IL MIO MONDO IN MUSICA

Già. Perché io parlo, rido scherzo, ma le cose serie, le emozioni, le sfogo nascondendomi dietro uno strumento.
Inizio a suonare a 5 anni, più che altro perché mia madre era invidiosa della famiglia Mozart e voleva replicare l'esperimento, parrucche escluse. Andò più o meno bene fino ai 15 anni, quando iniziai a capire che "il pianoforte sulla spalla", come diceva Venditti, non te lo potevi portare nei parchi per rimorchiare, così mi buttai sulla chitarra classica.
Passai tre mesi sullo strumento tirando fuori note terrificanti. Mi chiedevo come fosse possibile lo schifo che generavo, finché capii cosa stava succedendo: leggevo le tablature (spartiti visivi che riproducono la tastiera di una chitarra) al contrario. Sono mancino in un mondo di destri.
Compresa la vera direzione degli spartiti, iniziai a massacrarmi di esercizi.
Dopo un paio di anni mi sentivo un dio, ma ero uno scarparo di prima categoria. Me lo fece capire il mio primo gruppo all'università.
Ci rimasi malissimo, essere cacciato poi da un gruppo che avevo creato, ma non mi diedi per vinto, e mi iscrissi a scuola di musica.
Me la dovevo pagare da solo, perché i miei sta cosa non è che l'avessero digerita molto, nonostante mio padre mi avesse comprato una chitarra elettrica, che solo dopo anni scoprii essere una Fender stratocaster (che trattavo malissimo pensando fosse una schifezza, mentre ero io ad esserlo).
Dopo un anno creai un primo gruppo con il mio migliore amico, i Young lust, da una canzone dei pink floyd di cui lui era malato, mentre io morivo per gli Oasis e i Queen, ma ero in pieno periodo Dream Theater.
Il progetto durò due anni, poi lui partì per l'erasmus, e niente saltò tutto.
Negli anni ho cambiato molti gruppi, ma alla fine trovai la mia dimensione creando i

THE TIES

https://www.facebook.com/thetiesofficial/

Con i Ties iniziammo a girare per l'europa. A cinque, a due, a tre, non importava, amavo girare e suonare per paesi stranieri.
Registrammo anche un ep prodotto dai VELVET, si quelli di "BOYBAND". L'ep venne portato anche in Uk, dove la FRED PERRY, marca di indumenti, decise di inserirlo nella pagina di cultura inglese che gestisce. Unico gruppo non inglese tra gli inglesi. Che bei tempi.
Poi fidanzate, figli e quanto altro, hanno preso il sopravvento, ed il progetto è rimasto lì, in stasi.
Comprendendo che non sarebbe potuto andare avanti decisi di crearmi due nuovi progetti musicali.

MATT MADFERHIM

https://www.facebook.com/MattMadferhim/
https://soundcloud.com/matteo-madafferi/run-radio-edit

Mentre The Ties era un progetto di brit pop stile "oasis", Matt Madferhim era un progetto totalmente diverso, e lo è tuttora: musica ambient, rilassata, sognante. Ottima per colonne sonore e meditazione. Ed infatti alcune sono state usate per pubblicità o per video su you tube.

THE MADICINE SCREWDRIVER CUB

https://www.facebook.com/themadicineScubofficial/
https://themadicine.wixsite.com/home/the-madicine-the-machine
https://soundcloud.com/themadicinescrewdrivercub

Parallelamente a Matt Madferhim, con il batterista dei vecchi The Ties abbiamo deciso di iniziare un nuovo progetto, rock elettronico, denominato The Madicine Screwdriver Cub. In realtà la storia è più complessa e lunga, ma in sintesi la mia idea, di cui vi parlerò nel prossimo post, di vedere la pazzia come forma di medicina (madicine appunto) è stata sostenuta dal mio batterista che ha voluto trasformarla in musica.
Attualmente stiamo producendo il primo ep, di cui potete sentire le prime preview, e il primo video con The JAWS PRODUCTION, freschi freschi di Festival del Cinema di Venezia, ed ora a Los Angeles per ritirare dei premi.

Parallelamente suono in tribute band e cover band, alternandomi tra voce e chitarra. Ma per oggi direi che ho parlato anche troppo!

Alla prossima puntata con "il mio mondo a parole mie"