arra la Leggenda che in un piccolo paesino di una terra sconosciuta ad Elfi, gnomi, Nani e Brunetta, ogni anno un gruppo di valorosi guerrieri sfidava il Dio Alcool compiendo un percorso di dieci case alla ricerca della gloria.
Tale percorso era erto di difficoltà e grondava di bile da ogni poro.
Tale impresa, di cui si parlava fin dai tempi più remoti, veniva chiamato il

MIGLIO DORATO.

Si narra che il primo a venire a conoscenza il più misterioso dei misteri misteriosi fu un certo Romualdo Franzallasca, un armigero sperduto proveniente dalle zone lacustri e rupestri della Val di Triple.
Noto nella zona per il ratto di puelle di bianca stirpe, ma considerato valoroso guerriero a difesa dei confini propri avverso invasioni non gradite, venne per un lungo periodo osteggiato da correnti politiche avverse fino ad un esilio alla ricerca di sé. In quei dieci anni di vagabondaggio venne a conoscenza della leggenda, e decise di verificarne la veridicità.
Iniziò così un lungo viaggio che lo vide in solitaria affrontare tutte le difficoltà della solitudinezza e peresquesità che ogni valoroso valente guerriero guerroso avrebbe affrontato pur di scoprire la verità.
Dopo anni di peripezie giunse ad un luogo mitologico, che in confronto la Camelot di cui tutti parlavano era guazzetto per le cozze: Circle Mountain.
Franzallasca quando vide Circle Mountain rimase folgorato. Mai cotanta erigitezza si ergeva egemone tra le valli della Val di Triple. Arrivato alla meta, si imbattè in una lapide, che così recitava:

« O viandante che viandi leggero,
qui inizia la leggenda,
e qui posero il mio cero.
La sfida è impervia
la strada è in salita
Chiunque ci provò
non l'ebbe finita.
10 case, 10 bionde da affrontare
Solo pinta media,
la piccola è da liceale
Se ti fermi nel percorso
l'onta immane subirai
di essere come me
una lapide per viandai»

Il Franzallasca, che aveva tanti problemi, ma non quello di non essere intelligente, capì che non doveva sottovalutare la questione, e decise di errare. Errando nell'errore per Circle Mountain chiese ai più e pure ai meno chi fossero i più valorosi guerrieri e li trovò tutti nella Locanda del Bue assetato, posta alle pendici della Montagna.

THE EIGHTFUL EIGHT

Il Franzallasca entrò nella Locanda in silenzio, nascosto nel suo copricapo intessuto dalle zingare dell'est di Battiato che aveva il potere di nascondere il nascondibile.
Arrivato al bancone chiese:
«Mi scusi buon uomo, il bagno?»
L'eta avanzava, per cui espletate le funzioni corporee ritornò dal locandiere e chiese:
« Figa ne avete? Sa dopo un lungo viaggio... »
Il locandiere si spazientì. Erano ben due domande e nessuna consumazione.
« Io non l'ho mai vista da queste parti, cosa cerca?» fece in tono minaccioso.
« Cerco i più valorosi guerrieri avvalorati. Debbo intraprendere una missione.»
« Se cerchi i più valorosi, li troverai qui dentro. Allo stesso tavolo.»
« E dove, per dinci bacco?»
« Voltati e te ne accorgerai viandante.»

Franzallasca si voltò, e neanche il tempo di un rapido sguardo che vide un omone urlare
«Aò ce sta un tedesco, un francese e un napoletano che vanno a fa una spedizione speleologica»
Franzallasca sgranò gli occhi. Si trattava di Fando della Montagna, della scuola Nando, famoso guerriero di Circle Mountain, dotato di skills di cui sentì parlare, ma non ebbe mai contezza.
Accanto a lui Simon the Sorcarcerc, il mago più potente della Locanda, apparì al suo lato di colpo, per poi risparire appena Franzallasca si avvicinò.
« Salve siete voi i più valenti valorosi?» chiese quest'ultimo.
« E te chi sei?» fece Fando della Montagna, mentre Simon the Sorcacerc appariva e spariva ai suoi lati.
« Sono Romualdo Franzallasca, e cerco i più valorosi avvalorati di Circle Mountain»
«Perchè?» fece Fando.
«Per una missione topa secret» rispose Franzallasca senza temere la Montagna.
« Che missione?»
« Devo percorrere il miglio dorato!»

Alla parola il miglio dorato tutti saltarono in piedi. L'intera locanda.

«Il miglio dorato?» fece Nando mentre Simon sparì del tutto.
«Si il miglio dorato, avete paura?» fece il Franzallasca.
«Sei un pazzo!» rispose Nando farfugliando con accento Mountagnese. «Nessuno è mai riuscito nell'impresa. E nessuno sa di cosa si tratti!»
Su questo Nando della Montagna aveva ragione. Di cosa si trattasse non era chiaro. E inoltre i più valorosi valenti di Circle montain erano solo due guerrieri, e non bastavano per l'impresa.
« Maledizione» disse il Franzallasca «qui nessuno parla come dovrebbe. Hanno una dizione pessima. E nessuno sa nulla del miglio. Come fare...»

Mentre era chiuso nei suoi pensieri, arrivò in silenzio da lontano una sagoma divina, una sorta di santone dalla folta barba.
«Mi dice lo spirito e i livelli alcolemici che tu cerchi l'impresa dorata»
Franzallasca si voltò e non riconobbe il volto.
«E tu chi sei?»
«Io sono colui che sa chi è, sa dov'è e sa perchè? Ma non mi chiedere per come che quello non lo so.»
Franzallasca rimase abbaiato da cotanta conoscenza. Incosapevole di trovarsi al cospetto del Ales Silente, un mitologico mago di cui si erano perse le tracce da secoli.
«Lo spirito alcolico mi ha richiamato in questi luoghi, verrò con te. Così deve essere.»
Sentita questa frase Fando della Montagna e Simon the Sorcacerc dissero in coro.
«Se c'è lui, ci sarò anche io.»
Franzallasca aveva ora 4 guerrieri, e dei più potenti che il mondo mondano conoscesse. Ma non bastava. Serviva qualcos'altro. Servivano le sigarette.
«Ragà avete da fumare? E' fondamentale per l'impresa» fece il Franzallasca, ma nessuno rispose positivamente.
«Io ne ho!» si senti rispondere dal lato del bancone. Era il Pittrex, un famoso golem dei boschi che aveva deciso di perdere la sua immortalità sposando una babbana e figliando. Pittrex era famoso per essere un assassino silenzioso, stilettando dardi incendiari alla Gigen di Lupin. Era il compare perfetto per gestire quella banda di valenti valorosi.
Ora si era in 5. Ancora pochi, ma era già un gruppo valido. Uscirono così dalla Locanda per discutere il percorso e si imbatterono in un elfo che sproloquiava in libertà.
« Se mi votate io vi prometto...»
«Ma chi è questo» disse Franzallasca.
«Aò questo è il Sindaco» disse Fando.
Il Sindaco era un potentissimo ladro, capace di ammaliare con la sua chiacchiera i passanti mentre gli arrubbava i possedimenti posseduti. Ed era perfetto per poter intrallazzare con il tutto.
«Te vieni con noi» disse Franzallasca portandoselo a braccetto. E il sindaco nulla disse, perchè Fando già lo guardava male.

Erano in sei, ancora pochi.
Ma iniziarono il percorso, guidati da Ales Silente che sembrava conoscere cosa fare.
«Ecco, questa è la prima casa, entrate e prendete la prima bionda, e finitela senza pensare su» fece lo stesso Ales.
Mentre i valorosi valenti bevevano a lato due apparenti imbecilli imbracciavano un estintore.
Erano imbecilli per davvero, ma di quell'imbecillità che imbelle che serve in ogni missione suicida.

Si trattano di Daniel San, il più forte combattente di arti marziane di Circle Mountain, noto alle cronache per il suo fascino fatiscente, e Madà il barbaro, chiamato così per non essere originario di Circle Mountain.

I due, dotati di brutalità e barbarosità, erano la parte rozza che mancava al gruppo.
Ora erano 8.
Erano gli Eightful Eight.

Iniziò così la missione, il famoso miglio dorato.
Ad ogni casa i guerrieri dovettero combattere con senso di inappetenza, fame, sazietà, senso di nausea, rigurgiti trattenuti.
Dovettero affrontare il cambio dei denari, la questione spicci, i resti persi, le pennette con la vodka e la salsa formaggio.
Ma nulla li fermò. La volontà di giungere alla fine era ferrea e nessuno la mise in dubbio, nonostante il timore di non farcela.
Qualcuno svenne, ma gli altri lo riportarono in vita con le magie più potenti di tutta la contea, le famose "pizze in faccia a mano aperta".
Qualcuno sparì nei bagni più loschi delle case, e lo andarono puntualmente a riprendere.
Qualcuno venne attratto dalle sirene, ma gli tapparono le orecchie a suon di «E finiscila che nun te la danno!!!»

E si arrivò così alla decima casa. Ne erano state fatte nove. Mancava la decima. Ma il Franzallasca prese una decisione. Fuggì.

Gli 8 rimasero stupiti. Non capirono la fuga. Ma il motivo c'era. Il Franzallasca capì che il premio per il Miglio Dorato non era finirlo, ma il percorso in compagni di nuovi e vecchi amici.
E così decise di fuggire per poter nuovamente tentare l'impresa l'anno successivo.
Nacque così la nuova leggenda del Miglio Dorato. Quella che prevede che ogni anno, allo scattare delle ore 18:30, a Circle Mountain, un gruppo di valorosi tenta l'impossibile in cerca della gloria e dell'eternità di un amicizia fondata sulle parole :

"Aò le birre tutte chiare, vè?»