Oggi vorrei discutere di questo argomento. Ritengo importante farlo, viste le mie recenti esperienze.

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COSA E' L'AMORE

Lungi da me dire cosa è l'amore e cosa non è.
Ma Erich Fromm distingueva tra amore necessario, tipico dell'età infantile, ed amore adulto, dove due persone si compenetrano senza avere una reale necessità gli uni degli altri.
Spieghiamo meglio la questione.
Per Erich Fromm, l'amore infantile ed adolescenziale è tipico del rapporto tra figlio e genitori. Il figlio necessitando dei genitori sviluppa, tra le varie forme di affezione ed amore, il senso di necessità nei loro confronti, dato che in loro assenza non avrebbe la sopravvivenza garantita. Fromm notò come alcune forme di amore adulto non fossero altro che una evoluzione dell'amore infantile in una forma adulta, tale da porre in relazione due soggetti che sviluppano una necessità reciproca in funzione della incapacità di indipendenza autonoma.
Detta più semplicemente, un uomo si innamorava della donna che replicava le funzioni della madre e viceversa.

Secondo Fromm questa forma di amore era di tipo finalistico, per cui non rispecchiava la vera natura dell'amore adulto, e quindi dell'amore vero.
Nella forma adulta infatti, i due soggetti, indipendenti ed autonomi, si univano nel vincolo per motivi non di necessità, ma di piacere reciproco. Sto con te perchè rido, perchè mi completi, perchè mi piace, non perchè ne ho bisogno.

Tale ricostruzione mi ha accompagnato negli ultimi anni, e l'ho trovata profondamente veritiera.
Non ho mai scelto una ragazza in tali termini, ma spesso ne ho avute di quelle che cercavano in me non sicurezza, che è normale, ma un secondo padre, una persona che si preoccupasse di prendersi carico di responsabilità che loro non volevano prendersi.

Oggi posso dire che tale forma di amore è devastante. Non si può vivere sostituendosi ad un altra persona, perchè non è sano per entrambi.

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L'AMORE ADULTO

Giungiamo così alle forme di amore adulto.
Nell'amore adulto due persone formate ed indipendenti decidono di unirsi.
Lo fanno per vari motivi, ma il motivo principale è perchè amano le caratteristiche dell'altra persona. Sia quelle positive che negative.
Ovviamente le negative non devono essere tali da compromettere le funzionalità relazionali, ma piuttosto tali da diventare motivo di sfottò e risate.
Questo perchè una caratteristica negativa, un difetto esagerato, diverrebbe appunto invalidante per il rapporto.
Quello che posso dire è che se l'amore vero arriva, te ne rendi conto.
Alcune caratteristiche personali mutano. O meglio ritornano come in origine.
Il piacere di certe cose che ormai ti pesavano per l'erroneo comportamento altrui, di colpo tornano ad essere piacevoli.
L'assenza della persona si tramuta in desiderio, perchè senti che ti manca un pezzo di te.
E ti rendi conto di questo perchè quando finisci te, l'altra persona è capace di prenderti e portarti dove non credevi di poter arrivare.
Ecco, questo è quello che Fromm voleva spiegare: un amore vero non è di tipo strettamente necessario o finalistico, ma è tale da consentire alle due persone di rapportarsi in maniera piacevole e disinteressata, almeno nel senso poco prima specificato. Ciò non toglie che il rapporto può evolversi fino al punto in cui le parti, completandosi vicendevolmente, mantengono le loro individualità, ma confrontandole riescono a crearne una comune che rispecchi il meglio di entrambe.
Un pò come avviene nella cucina, unire la pasta ad un ottimo condimento consente di ottenere un terzo cibo di qualità e gusto superiore.
Lo stesso avviene nell'amore.
Due soggetti distinti, capaci di esserlo, decidono di fondersi in una unità che tiene distinte le due componenti, ma che al tempo stesso le compenetra in una terza dalle qualità esaltate.
Solo in questo caso si assisterà, a mio modo di vedere, al compimento finale e reale di un amore.

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CONSEGUENZE

Le conseguenze di ciò saranno ovviamente enormi.
Le due persone smetteranno di pensare al "io" e inizieranno a ragionare al "noi".
Questo passaggio è fondamentale ai fini della costruzione di una famiglia.
La maggior parte delle coppie che termina una relazione imputa il fallimento della storia alla incapacità altrui di non essere egoista.
In un ambito di coppia funzionale ed adulta, le parti pur mantenendo le proprie individualità sono capaci, in maniera quasi automatica, di vedere una prospettiva comune al plurale.
La maniera quasi automatica è dipeso appunto dal tipo di amore. In un amore di tipo infantile, vissuto in età adulta, uno dei due si poggerà all'altro in maniera assistenziale. Il "noi" potrà esistere, ma non sarà altro che un noi vissuto in maniera estranea rispetto alla funzione di coppia.
Non sarà un "noi" paritario, ma un "noi" gerarchico.
In un amore adulto il sistema piramidale familiare sarà gestito su due livelli, il primo occupato dai genitori, ed il secondo dai figli.
I genitori tradurranno il loro amore e la loro relazione di complicità in base solida per i propri figli che saranno capaci di affidarsi ad entrambi senza remore. Ogni genitore si occuperà della prole in relazione delle sue capacità, ma entrambi, come in una squadra di calcio che funziona, apporteranno la stessa quantità di gioco al fine ultimo.
Come per segnare un gol a calcio serve un difensore che difende ed un attaccante che segna, anche nella coppia ognuno avrà i suoi ruoli naturali, senza sforzi eccessivi.
Le due parti si completeranno e grazie a questa completezza daranno vita ad un futuro bilanciato. Si affideranno l'uno all'altra non perchè ne hanno bisogno, ma perchè l'altra persona sarà capace di migliorarle. Uno crosserà, l'altro segnerà.
In fondo l'amore è un gioco. E basta trovare il compagno ideale per vincere la partita.