Il dono.

in #ita6 years ago (edited)

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Mi chiesero "Sai volare nella tempesta?"
Me lo chiese un Dio, per gli altri lo era davvero.
"Osi sfidare il mio volere?"
"Osi disobbedire a me?"
"Osi essere un pazzo"?

Non risposi immediatamente.
Ero più intento ad osservarlo.
La vena giugulare pulsava. Pulsava così tanto che potevo vederla. Sarebbe bastata una puntura di zanzara a farla esplodere.
I denti digrignavano. Stridevano. Lo potevo sentire.
Il suo odore era cambiato. Era più forte. Peggiore. Lo potevo percepire.
I miei sensi erano soddisfatti.
Quel Dio, quell'ipotetico Dio, quel tale, non poteva sopportare che qualcuno non rispettasse i suoi dogmi.
Aspettai ancora qualche attimo, poi risposi.

"Non oso nulla" feci. Aspettai qualche secondo, mentre lui già gustava una vittoria di cartapesta.
"IO lo sono. Non devo farlo"
"Io non sfido il tuo volere, io non disobbedisco, io non voglio nemmeno conoscerli i tuoi imperativi bisogni".

Il Dio mi guardò di nuovo. Il libero arbitrio divenne in quel momento un ricatto. Un gioco già scritto.

"Te non vuoi seguire i miei ordini? Sei libero di farlo, ma poi non te la prendere con me se passerai l'inferno".

"Ma chi sei te? Cosa sei? Uno spauracchio? Un fantoccio? Uno spaventapasseri che vuole allontanarmi da un campo di grano?" feci severo. "Io non ho bisogno di posarmi sul tuo campo di grano. Non ho bisogno di affrontare il tuo aspetto. Io ho le ali per volare dove voglio. Te invece sei piantato nel terreno".

Mi guardò allora torvo. Le parole uscivano dal suo orifizio nasale senza poter essere emesse da bocca alcuna.
Il suo dissenso divenne miele agli occhi di un bestemmiatore quale ero. Angelo luminoso caduto dal cielo, questo ero ai suoi occhi.

Non fece però in tempo a proferire risposta che mi voltai e mi incamminai per la lunga strada della vita.
Potei sentire le sue urla poco dopo.
"Pazzo! Folle! Imbecille! Ci rivedremo e riderò di te!"
Ma non ci vedemmo mai più.
Mi incamminai per quella lunga strada.
Dove uno si incammina e arriva un pò dove può.
Senza dei. Senza misteri particolari.
E mi fermai solo quando vidi qualcosa di mio interesse.

"Che fai?" mi chiesero dei passanti.
"Hai visto questo?" dissi.
"Si e allora?"
"E allora il signore ha perso il cuore e non se n'è accorto"
"E quindi?"
E quindi lo presi prima che volasse via. E mi incamminai verso di lui per restituirglielo.
"Ma dove vai?" mi dissero.
"Dove mi porta l'amore"
"Ma è un muro"
"Dove tu vedi un muro io vedo un percorso, dove tu vedi un ostacolo io vedo una difficoltà. Dove tu vedi l'impossibile io vedo un motivo per renderlo realizzabile"
E attraversai quel muro.
Perchè quella lunga strada che ognuno di noi percorre non è dominata da Dei, né da Dogmi. Non ha regole né vie di uscita.
E' difficile e impervia, ma puoi percorrerla da solo se vuoi.
Avrai solo bisogno di un pò di amore.

Foto di mia proprietà

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