Delicata,
la mano cinge,
fronte e cappelli,
mite tocco,
arde nel desiderio,
stringe.

I capelli di un uomo,
deliziata dal suo bacio,
fatto d'incontri,
respiri e scambi,
preparano,
creano desiderio,
assaggiandone il gusto.

Labbra si mordono,
leccano confuse,
ad occhi chiusi,
a mente persa,
lo scambio fra lingue,
rubano i respiri,
accendono,
alimentano,
desiderio e pulsione.

Delicata,
o forse non più,
la mano stringe,
decisa,
fronte e cappelli,
mite tocco,
s'infiamma nel desiderio,
afferra.

Ora guida,
da labbra a collo,
esclama,
basta..

Il collo ora è conquista,
nuova via,
la mano ordina,
carezza,
accompagna il dove,
accetta il dolore,
quanto la foga,
ed il contatto,
attraversa le vene,
pulsano sangue perverso,
e l'attimo di gemiti,
ne è la conseguenza.

Scendi..

Perchè arde,
il voglio,
ti voglio,
l'adesso,
e i capelli sono stretti,
schiavi,
accompagnano la voce,
al punto che la bocca,
naviga,
fra capezzoli esposti,
con cura,
fermezza,
delizia,
il femminile corpo.

Delicata,
non più,
la mano possiede,
fronte e cappelli,
mite tocco,
s'infiamma nel desiderio,
afferra.

Ora guida,
dal pronunciato seno,
lei impaziente esclama,
viziosa,
scendi,
vai giù..

Non resisto.

Brividi,
gambe deboli,
cambiano le voci,
tremolii e farfalle,
le mani sono due,
afferrano quei capelli,
imprimono i mille baci,
che sono al ventre,
e come terremoto,
si propagano,
altresì,
come fuoco,
bruciano nel luogo,
riscaldano nei pressi,
invadono,
entrano.

Gli occhi si chiudono,
schiudono,
i due sono una,
è solo donna,
sesso,
il suo sesso,
le mani e null'altro,
il piacere è uno,
invaso di brillio fugace,
liquido,
meravigliosamente basso.

Chiama.

Pazza ed eccitata,
la mano domina,
fronte e cappelli,
mite tocco,
s'infiamma nel desiderio,
umilia.

Ora guida,
dal ventre,
lei voce,
rotta dai gemiti,
non esclama,
pretende,
scendi,
vai giù,
leccala..

Sotto.

E spinge forte,
quel viso al suo tutto,
pensando,
annega pure amor mio,
ma non osare staccarti,
poco importa,
se non di ciò che provo,
agogno l'orgasmo.

E spinge forte,
accarezza subdola quei capelli,
divenuti,
solo comandi da imporre,
percorsi da seguire,
noncuranti del tempo,
non osare staccarti,
l'ennesimo pensiero,
prima che la stretta,
diventi legame indissolubile.

Gemiti.

Ciò che era lingua,
ora invade,
penetra,
incede perché,
non ha altro luogo,
in cui risiedere,
se non nel sesso e nella ricerca,
dell'orgasmo più puro.

Esiste,
non ha luogo,
esplode in lei,
orgasmo,
orgasmi,
venire,
godere,
perdersi,
in voragini infinite di piacere.

Non può far altro che stringere,
quelle gambe,
nascondendo il viso del suo uomo in esse,
accarezzandogli la fronte,
rannicchiandosi,
socchiudere,
per rubare,
anche gli ultimi piaceri di quella bocca.

Bocca,
così ancora,
salda,
in lei.

Fino a che sarà possibile,
la donna esclama,
resisti mio amore,
dio mio..

♥

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Lunedì e Martedì saranno due giorni tremendi per me,
spero di superarli ed avere ancora il sorriso.
Sarà, dura. Sperare, posso solo sperare..

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