Il Treno di Caroline e Giulio (Racconto Erotico su Richiesta)

Vi esorto ad essere partecipi e mi permetto di riproporvi anche qui il modulo.
(Ricordo e preciso che il Modulo è completamente Anonimo)
Spero infatti che molti altri vorranno partecipare e magari fornire maggiori dettagli quando esercitano la funzione di richiesta.
https://goo.gl/forms/ij75qzh7gtBm6ks82

◕ Se avete preferenze su quali trattare per prime scrivete nel Modulo #1 (ANONIMO)
Usate i commenti, contattatemi o usate il canale Discord.

◕ In futuro vorrei anche creare un servizio (per chi fosse interessato) per cui proporrò un racconto erotico su richiesta! Racconto formulato in base alle vostre specifiche, siano essi un sogno, una situazione o una pratica che vi incuriosisce. Anche per questo vi esorto a non essere timidi ed avanzare richieste a me, nel Modulo #1 (ANONIMO)
Usate i commenti o nella chat del canale Discord.

Caroline era una donna Inglese, impossibile non definirla di bell'aspetto, i suoi 35 anni li portava decisamente bene, complice la corporatura minuta e il lunghi riccioli dorati che le riempivano il viso per non parlare di quei grandi occhi verdi. Era magra, caucasica, un corpo esile in cui quel seno prosperoso faceva da contraltare. Decisamente bassina poiché non sarà stata più alta di un metro e sessantacinque al massimo. Era il primo anno nel quale si era concessa una vacanza, la sua vacanza in Italia.

Siamo in Estate, una mattina di Luglio quando il sole picchia forte ed è la spiaggia la casa di tutti noi che cerchiamo riparo al tormento del caldo soffocante. Amava leggere, era una donna forte e complice età e nazionalità di certo non difettava in carattere o coraggio. Quel coraggio che innato e in maggior misura acquistiamo quando siamo lontani da casa, in paesi in cui siamo chiunque decidiamo di essere. Questo coraggio aveva portato Caroline a fare amicizia con Giulio,
un Italiano residente del luogo.

Giulio era più giovane di 13 anni, 22 anni ed era il ritratto della giovinezza. Un ragazzo alto un metro e ottanta circa, occhi nocciola e fisico asciutto temprato da quella che è la passione degli italiani,
le partite a calcio con gli amici.
Capelli corti, quasi rasati e carnagione scura ne definivano le beltà in quel che si definisce una tipica bellezza Mediterranea.

L'inglesina fissava il ragazzo mentre nuotava in acque basse con i suoi amici Italiani, seduta sul telo del mare smise di leggere per godersi gli scherzi e le risate di quel gruppetto colorito di giovani. Giusto il tempo di incrociare lo sguardo con Giulio prese il telo, raccolse le poche cose ed il libro rimettendo il tutto nell'enorme borsa. Non fece in tempo a prendere in grande cappello da mare che Giulio l'aveva già raggiunta.

Vai via? Ancora è mattina!
E' presto esclamò il ragazzo ancora gocciolante con un accenno di agitazione dovuto alla corsa.
La donna rispose serafica con un accento marcato ma in perfetto italiano :
Andiamo al treno?

Il ragazzo fece un saluto agli amici che immobili erano rimasti in lontananza a gustarsi il dialogo fra il loro amico e la bella Inglese. La spiaggia era isolata, incantevole e distava poco da una piccola stazione di scambio, per tornare in paese avrebbero dovuto prendere il treno. Il treno era li ad attenderli, una coincidenza fortunata che rare volte capita a noi viandanti. I vagoni erano praticamente deserti, chi mai si sognerebbe di viaggiare in un vecchio treno italiano con quei sedili in pelle alle 11 di mattina, a Luglio? Caroline e Giulio erano evidentemente l'eccezione.

Il treno si stava già muovendo quando il controllore stupito dalla presenza dei due domandò i biglietti al ragazzo e poi alla signora con fare goffo e provolone, esibendosi in un inglese da film di Totò. Giulio diede il proprio biglietto e quello della donna lanciando uno sguardo da marcamento del territorio al vecchio controllore. Non avendo altre scuse per rimanere, mestamente il vecchio ferroviere fece la sua uscita e con dispetto chiuse le porte a vetro dello scompartimento. L'afa si fece subito insopportabile, così non circolava un filo d'aria.. Bisognava far qualcosa.

Il ragazzo fece come ad alzarsi per riaprire le porte ma venne interrotto da Caroline che con una mano sulla gamba lo invitava chiaramente a riprendere il proprio posto. Giulio stranito si sedette anche perché quella mano era dannatamente vicina al suo sesso, cercò un attimo di ritrarsi su quel sedile pensando ad un errore ma la mano della sua compagna di viaggio non solo si mise decisamente sopra il suo pene ma diede due colpetti come a rincuorarlo che tutto andava bene. Pochi secondi bastarono e il costume dell'uomo rispose presente ed era già in piena sofferenza.

Il treno era partito da qualche minuto, viaggiava lentamente in quei vecchi binari, la porta dello scompartimento chiusa, l'afa iniziava seriamente a farsi sentire. La situazione stava degenerando, Caroline era seduta tranquilla come se nulla fosse. La maglietta si sollevava e l'elastico del costume non offriva nessuna difesa a quella mano che lentamente invadeva il sesso già eretto del ragazzo. Nemmeno il tempo di rilassarsi e godere finalmente di quella situazione che, l'Inglese frugando con la mano libera nella sua borsa prese qualcosa e la fece cadere sopra le gambe del suo amico Italiano.

Sussurrando nell'orecchio di lui, disse :
Mettila e non fare il bambino..

Era una ball gag, Giulio scosso da quelle parole e preso dalla masturbazione ormai continua, senza nemmeno accorgersene aveva preso quel giocattolo erotico e se lo era infilato stretto in bocca. Caroline afferrava il membro dell'uomo, con movimenti estremamente lenti continuava a regalargli brividi di piacere. La scena era alquanto surreale, entrambi seduti e nemmeno si rivolgevano lo sguardo, solo la mano di lei e l'eccitazione incontrollata di lui.
Quando il ragazzo iniziò a gemere Caroline rallentò il movimento e smise immediatamente appena arrivati alla stazione successiva. Giulio emise un suono di stizza, non si era accordo che stava sbavando, e trasalì quando il suono di nuovi passeggeri si fecero vicini al vagone in cui lui e la sua compagna di giochi stavano rischiando di passare alle cronache del piccolo paesino. Il treno riprese il suo ciuf ciuf canonico e la donna senza esitazione fece altrettanto nel masturbare Giulio, più velocemente questa volta e accompagnava il tutto con sfregamenti del glande. Ad ognuno di questi il ragazzo quasi ingoiava quella ball gag.

Ad ogni stazione lei si fermava e lui impazziva, ogni volta nel limite del piacere la sosta, lei sorrideva divertita e nei brevi tragitti con la mano libera aveva iniziato anche a dare piacere a se stessa.
Quante stazioni? Le malediva tutte Giulio!

Il limite ultimo e la sopportazione massima, Giulio tolse la mano della Donna, slacciando quel giocattolo dalla sua bocca era ormai sul corpo della sua ex carceriera. Ne aveva avuto abbastanza.

Caroline con la mano si mise ad asciugare la saliva sulle sue labbra, portandosela in bocca ma venne interrotta da un bacio lungo e nervoso del ragazzo, un bacio che sembrò durare un secolo. Ansimando entrambi si guardarono e lei vide in Giulio tanta voglia mista a desiderio di rivalsa. Con forza scese la parte superiore del suo costume, le baciò il seno senza curarsi della forza impressa, entrambe le mani la spingevano a fondo di quel sedile e ben presto quella bal gag aveva cambiato proprietario. Questa volta era lei prigioniera del suo stesso giocattolo. La mordeva, le baciava il collo e senza preavviso alcuno anche la parte inferiore del costume era decorazione del treno.
Lei guardava il ragazzo, con chiari gemiti di piacere ad ogni sua sopraffazione, anche l'ultima in cui era stata costretta a girarsi e sentire il corpo del suo uomo impresso sul fondoschiena.

Ti piace così?

Esclamò Giulio mentre afferrando i polsi della Donna li stava legando stretti con con la maglietta che si era appena tolto. La baciava ovunque, e stringendole dolcemente i capelli la fece mettere prima in piedi e poi piegata con le mani tese, le quali trovarono appoggio alle maniglie della porta. Una posizione perfetta, non poteva più aspettare, la masturbazione lenta e alternata ad ogni stazione lo aveva reso impaziente. Giulio mise l'enorme cappello di paglia sul vetro del finestrino, chiuse anche la piccola apertura posta in alto e si immerse in quel caldo forno fatto di passione e giochi erotici. Passò la mano sul corpo della ragazza, era calda e trasaliva di eccitazione mista a sudore, non potendo più attendere entrò in lei e ritmicamente la penetrò con passione. Il ritmo sempre più intenso, come i gemiti di lei attraverso la ball gag, tutto era confuso in quel luogo che era inferno caldo di piacere. In tempo decisamente breve, entrambi ebbero un orgasmo intenso e prolungato. Il ragazzo che ora era Uomo le slaccio la ball gag e si lasciava ormai sfinito cullare sulla schiena della Donna, lei distrattamente si appoggiò alle tendine e per un attimo queste vennero aperte. L'imponderabile..

Una ragazza era di fronte a quel vetro, immobile e sorpresa da quello che stava guardando dal piccolo spazio di quelle tendine di treno, l'inglesina senza scomporsi si leccò le labbra come a voler generare invidia e la ragazza dall'altra parte del vetro senza accorgersene fece altrettanto..

In quella giornata estiva, in quel treno, in quel luogo così caldo..

Che dire? io ho cercato di fare del mio meglio con le poche informazioni che mi sono state date. Sarebbe cosa carina e gradita sapere cosa ne pensa il richiedente o la richiedente di questa storia erotica su misura. Puoi usare sempre il modulo in forma anonima e lasciare un feedback ✌. Lo sforzo e stato grande, sarebbe cosa apprezzata. Per tutti gli altri, partecipate al modulo e commentate se ne avete voglia.

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