Bia che amavo
ogni tanto una storia personale è ciò di cui abbiamo bisogno. A noi stessi, ricordarci da dove veniamo e perché gli altri non ci capiscono.
Vi esorto a essere partecipi e mi permetto di riproporvi anche qui il modulo delle richieste. (Ricordo e preciso che il Modulo è completamente Anonimo) Spero infatti che molti altri vorranno partecipare. Maggiori dettagli, equivalgono a un racconto fedele ai vostri gusti e desideri. Non siate timidi anche visto la natura anonima del modulo.
https://goo.gl/forms/ij75qzh7gtBm6ks82
Cara Bia , io ti ho amato.
Ero un ragazzino, sofferente, insicuro e privo di ogni esperienza.
Quell'estate perdonerai, non posso comunque dimenticarla. È l'estate in cui il mio desiderio d'amore è nato, poi morto, al pari di una farfalla e il suo tempo. Due anni amore mio, ogni santa estate, imbambolato e sognante, solo a guardarti soffrivo, eri qualcosa di assoluto e irraggiungibile. Piantare l'ombrellone vicino era la gioia che nutriva le mie giornate, il cuore si fermava, starti accanto il solo desiderio. Potevo parlarti, nulla cambiava o spostava il mio amore, tu esistevi e io ero felice solo per questo. Sembrano parole e sentimenti presi da un film, eppure son vere.
Il tuo corpo era minuto, la tua pelle bianca, i lineamenti irreali, descriverli non ha senso. Era amor cieco. Aspettavo ogni tuo gesto come fosse l'aria da respirare, silente e assorta stavi distesa su quella sabbia calda a farti scaldare dal sole. Ricordi? Ti sono venuto vicino, abbiamo parlato e hai sorriso, solo perché guardavi nei miei occhi, abbassando lo sguardo, Io ho deciso.
Vuoi metterti con me?
Nessun tatto nel chiederlo, solo ansia e il cuore che batteva simile a un infarto, per me era la magia più bella del mondo. La tua risposta nel viso colorato d'imbarazzo, un si timido mentre guardavi il ragazzino più felice nel raggio di miliardi di chilometri. Il tempo si era sciolto sotto quel sole, all'ombra noi, a infatuarmi ancor di più di quel viso così puro. Poi la notte, ricordo la grigia giacca in jeans, una strana fredda serata d'estate. Ci dicevano che carini, quando la mia mano ha preso la tua ho pensato di essere nel luogo e nel momento più felice di sempre. La tua manina piccola e dolce, la stringevo capisci? La mia mano nella tua. A me ripeto, bastava questo..
Eri il mio paradiso, non saprei cosa altro dire per descrivere come mi sono sentito, per qualche giorno, mi hai reso completo. I giorni passavano e qualcosa non andava, nessun progresso ma regresso, ti ricordi cosa mi dicesti?
Non prendiamoci più per mano, mi vergogno..
Obbedì, non avevo nessuna malizia, figuriamoci quella di poter ferire qualcuno. Anzi, ne avevo passate tante sia in corpo che nello spirito. Quanti potrebbero capirmi? Pochi subiscono l'abuso a ogni livello possibile. Non prendiamoci più per mano dunque, ma perché continuavi a ignorare il mio sguardo? Cosa avevo fatto per meritare il tuo comportamento? Nulla, e in nulla la nostra storia fatta di pochi giorni, era già finita. Mi dicesti:
Non mi piaci più, lasciamoci!
Obbedì, solo per assistere alla tua morte, o forse ciò che amavo, era morto da tempo. Ti ringrazio, la prima cosa che mi hai insegnato è come si piange la morte di un vivo. La seconda, e forse la più importante è di non credere a nessuno senza prove concrete. Tu angelo, ragazza dolce e pura avevi soggiogato, giocato, usato. Mal consigliata forse, ma poco importa del resto. Infine quel che volevi, il giochino dell'invidia per prenderti il mio caro amico. Lui ha preso te sai? Forse tu ora lo hai rimosso, lui ha preso te, in una vecchia casa dopo una festicciola di ragazzini. Vantarsene con tutti il passo successivo, mentre ci apriva la porta a fornircene la prova. Eri tu, seminuda in quel vecchio materasso, null'altro che una bambina che pagava il più desiderato con la vergogna di chi pesca il peggiore. Quell'estate e anche la successiva, l'hai passata a umiliarti, per quel ragazzo che non ti voleva più. Con questa presente voglio dirtelo, ho pianto anche per te. Tu non potevi perché eri morta, la Bia che amavo non esisteva più.
Grazie per avermi spezzato ogni parte di cuore,
mi ha permesso di vivere il corpo violato,
le amarezze e l'abuso come se nulla fosse.
Chi ha perso il cuore non prova nulla, nemmeno il dolore di un sopruso.
Un corpo non è mai solo tuo, tutti possono rubartelo.
Io l'ho imparato presto, a 11 anni.
horror, psychological category are welcome.
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Questa storia mi ha messo un velo di malinconia addosso =( Quella dei primi amori, quella dei primi momenti brutti dopo un cuore spezzato..e anche la rabbia che traspare, ci stava un bel vaffa in questa storia U_U
Mi spiace ti abbia trasmesso malinconia, a me è servito averlo spezzato per altre ragioni che è meglio non scrivere. Per quanto riguarda i vaffa servono a ben poco purtroppo. Lei spero sia cambiata perché era ormai una fissazione morbosa verso il mio amico. Lui dopo anni da "gentleman" con il gentil sesso si è preso le corna da una ragazza che stava per sposare, dopo anni di fidanzamento oltretutto. Non che mi consoli ma.. A volte il karma esiste.
Mi hai ricordato la mia prima storia d'amore, anche la mia è durata 3 giorni, per causa mia! Gli ho spezzato il cuore, lo ammetto, ma non perchè mi piacesse qualcun altro o perchè godessi nel vederlo soffrire, ma perchè ero timida...siamo rimasti amici, ci siamo rincontrati su fb, per fortuna questa vicenda non l'ha segnato, si è fatto una famiglia!
Bravo @thelastlips
Tutti spezziamo cuori! Ti ringrazio per il commento. L'importante è non farlo volontariamente o come nel mio caso con lo scopo di arrivare ad altro. A me per come sono andate le cose ha segnato, insegnato e ferito. Nel loro caso invece li ha travolti, lei era ormai fissata, aveva investito talmente tanto che rischiava la pazzia a mollare il colpo. Lui dopo qualche anno è stato ripagato con la stessa moneta qualche mese prima del matrimonio. Belle botte..