MUSICA DEL WEB

in #ita7 years ago (edited)

La musica è cambiata nel tempo.
Negli ultimi anni si è visto il passaggio alla digitalizzazione, dall’audiocassetta al cd, dal cd all’mp3 fino ad arrivare a YouTube e allo streaming.

Questo processo di digitalizzazione ha portato a un notevole calo di introiti per gli artisti, che si sono ritrovati a guadagnare più dai concerti live che dalle vendite di dischi (specie a causa della pirateria).

Grazie allo streaming musicale tramite Spotify, i guadagni degli artisti stanno vedendo una piccola risalita, dai soli 400 milioni dell’industria musicale fino si 5,4 miliardi dell’anno scorso.

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https://pixabay.com/it/spotify-streaming-musica-1360002/

Spotify, per chi ancora non lo sapesse (spero di no) è, in parole povere, una libreria digitale gratuita a cui un individuo può accedere gratuitamente dall’app ufficiale.
Da utente fruitore di quest’app, consiglio di passare a tutti alla versione premium, se possibile, in quanto pubblicità e l’impossibilità di ascoltare le canzoni che si vuole anche offline sono dei grossi limiti (per quanto rivoluzionario sia l’intero sistema di spotify).

Fino all’anno scorso alcuni artisti, come il cantante dei Radiohead, hanno “dichiarato” gurrra a Spotify, affermando il non pagamento dei diritti d’autore ai cantanti.
La piattaforma ha colto la palla al balzo e per affrontare le critiche creando il sito The Spotify Artists, dove ha deciso di rendere trasparente la policy del proprio modello aziendale, spiegando che i diritti agli autori vengono pagati per ogni singolo ascolto, in base anche a quanto Spotify stessa riesce a guadagnare.
In media ogni autore riceve da 0,0006 a 0,00084 dollari per click.

Per questo motivo si sta spingendo di più verso il convincimento degli utenti alla versione Premium a 9.90€ al mese.
In questo modo Spotify potrà pagare i diritti agli artisti presenti sulla piattaforma, in quanto più ricavi equivalgono a più disponibilità di pagamento.
Ma effettivamente, quanto guadagna un artista su Spotify?
Ottiene un pagamento in base alla percentuale dei click rispetto al totale.
Questo per mantenere costante il numero di click per ogni artista.
Sempre dal sito si evince che Spotify paga per ogni milione di ascoltatori circa 6000$, contro i 3000 di una piattaforma video streaming come YouTube e ai 41$ delle radio.
Questi pagamenti sono mensili e destinati a crescere, come è destinato a crescere il numero di abbonati a Spotify, che rientra di diritto in una lista di killer applications degli anni 2000.

Questo nonostante gli andamenti altalenanti di Spotify ogni anno, anche perché il passo da qui al l’investimento in altri settori, come le dirette concorrenti (vedi Apple, che oltre alla musica si è lanciata su smartphone, tablet e computer), è brevissimo.

In sintesi, quando i dischi hanno finito la loro era, entra in gioco il digitale che continuerà a far girare l’industria della musica.
Direi anche per fortuna, perché la musica ci intrattiene e riceverla con un servizio a basso costo (10€ al mese non sono così proibitivi, specie se si pensa ai bundle familiari dove si possono utilizzare fino a 4 device contemporaneamente), ma qualitativamente di eccelso, fa vedere che i cambiamenti non sono male come si pensa sempre all’inizio.
Sono favorevole a questo tipo di pagamento da parte della piattaforma, d’altronde ogni autore lavora mentre compone la propria musica ed è giusto che venga ricompensato, come ognuno di noi viene pagato per il proprio lavoro.
Inoltre in questo modo, siamo noi stessi a definire il valore dell’artista, che dipenderà dai nostri click.
In conclusione , resto sempre fedele ai cd, in quanto collezionista, però la praticità di poter “streammare” un disco intero al day one, passatemi il termine, è una figata pazzesca!

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foto di mia proprietà

Ovviamente sono le mie idee riguardo un argomento che mi interessa.
Fatemi sapere cosa ne pensiate e se siete d’accordo con me.
Altrimenti ditemi come mai non vi troviate col mio punto di vista, sempre nei limiti della Civiltà umana.

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Post ben fatto ed utile!

Grazie :) felice di essere stato utile

Post interessante, spotify certe volte è la mia salvezza.

È la salvezza degli amanti della musica
Grazie della lettura ;)

Amo spotify ma non lo uso abbastanza per giustificare il costo della versione premium...Cmq hai ragione, è una bella piattaforma. Ehm....sei vagamente fan di Eminem?? Eehehe

A parer mio si spendono molti soldi inutilmente, per me 10 al mese per la musica sono il prezzo giusto.
Ovviamente dipende dalle esigenze :)

Dici che si è notato il mio essere fanboy di Eminem? :)

Se pensiamo a quanto costava la musica 20 anni fa, ci può stare. In effetti i musicisti soprattutto i nuovi si sono trovati in difficoltà. Magari c'era qualche promessa musicale che non ha potuto produrre o è rimasta nella nicchia.

Senza andare troppo lontano, basti pensare che per comprare un album su Itunes si spendevano 9 euro.
Alla stessa cifra possiamo sentire infiniti brani, sapendo di mandare avanti l'industria :)

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