MARVEL’S THE PUNISHER REVIEW
Altro giro altra corsa.
Oggi parliamo di una serie tv .
Più in particolare Marvel’s The Punisher.
Cercherò di condividere le mie idee riguardo questa serie provando a spoilerare il meno possibile.
Ricordate che sono solo miei pensieri e non dogmi, quindi siete liberi di commentare se la pensate diversamente, purché si rimanga nelle norme di rispetto della persona.
TRAMA
La serie riprende dalla fine di Daredevil Season 2.
Con un Frank Castle che prova a vivere una vita “normale”, per quanto possa esserlo dopo il dolore della perdita della propria famiglia.
Ma proprio una scoperta riguardante altri possibili assassini coinvolti negli omicidi dei propri cari fanno tornare Frank ad agire come The Punisher.
Si può già presumere che per queste persone non sarà facile andare avanti nella propria vita.
La serie prende una svolta quando il protagonista incontra David Lieberman aka Micro (che verrà nominato anche in altre serie Marvel. Adoro queste connessioni!), un uomo che sta vivendo una situazione simile alla sua.
È stato separato dalla sua famiglia dagli stessi uomini a cui Frank da la caccia.
Da qui si avvia una serie thriller, complottista, di azione caratterizzata dalla violenza.
Ma non fraintendetemi, non quella violenza splatter inutile, una violenza calibrata nei minimi dettagli che fa vivere la pena e l’agonia delle perdite del protagonista.
Questa violenza condurrà ad un finale che per quanto mi riguarda ha provocato i brividi lungo la schiena e ha provocato un senso di soddisfazione incredibile.
PRO
A vantaggio della serie ho riscontrato 3 punti fondamentali:
- John Bernthal. Esistono attori che sembrano designati dal destino per quel ruolo. Robert Downey Jr per Iron Man. Hugh Jackman per Wolverine. Di diritto introduco John in questa lista. Non è il classico eroe (anche se qui si tratta di anti eroe) Marvel, muscoloso e distruttivo. In questo caso si ha un essere umano a 360 gradi. Da un lato rancoroso e vendicativo, dall’altro distrutto dalle perdite dei suoi figli e sua moglie. Un uomo con una guerra interiore. Prova a non uccidere più, ma capisce che non può farne a meno
- L’umanità che si percepisce. Non solo a livello emotivo, ma anche a livello fisico. Frank viene massacrato spesso e ogni volta è costretto a ricucirsi per evitare di morire. Basta eroi indistruttibili e questa è una costante delle serie Marvel.
- La serie come detto riprende dopo la seconda stagione di Daredevil. Dall’uscita di quest’ultima ho avuto una serie di up and down di valutazione per le serie Netflix. Le prime due di Daredevil sono tuttora le mie preferite di sempre. Jessica Jones mi ha stupito in quanto non avevo aspettative a riguardo. Luke Cage invece, dalla seconda metà in poi è stata una delusione. Iron Fist è stata una serie abbastanza piatta. Infine The Defenders mi è piaciuta in quanto non c’era più bisogno di introdurre i protagonisti. Dalla serie di The Punisher non sapevo cosa aspettarmi, ma per fortuna ha seguito le impronte di Daredevil, portando in tavola una serie che rientra di diritto nella top 3 dell’universo Netflix Marvel.
CONTRO
Come per i pro ho individuato 3 contro principali:
- Il troppo focalizzarsi sul ritorno dei veterani dalla e sui problemi che affrontano una volta tornati alla vita normale. Il concentrarsi su due personaggi secondari, in particolar modo, rallenta tutta la narrativa. Si sarebbe potuto affrontare la tematica rimanendo focalizzati su Frank.
- Karen. Personaggio già comparso nelle prime due stagioni di Daredevil che in qualche modo rimane affascinata e legata al personaggio di Frank. Risulta un elemento davvero irritante col suo modo di fare, che rallenta tutta la narrativa. Se dovessi fare un paragone con un’altra serie tv, Karen corrisponderebbe alla moglie di Walter White in Breaking Bad. Un bastone tra le ruote, un rallentamento continuo.
- Per ultimo il finale. Non fraintendetemi, l’ho adorato, è stupendo. Forse troppo. Questo finale non lascia spazio a una stagione due, è autoconclusivo. Per fortuna so che Netflix e Marvel hanno in programma altre stagioni...
VERDETTO
In sintesi!!!
Gli elementi positivi spiccano nettamente rispetto a quelli negativi, che risultano delle piccolezze in confronto.
Inoltre una serie con un protagonista così cupo potrebbe risultare pesante e lenta.
In questo la Marvel è stata bravissima a rendere la serie incalzante e a introdurre nei punti giusti anche delle situazioni comiche (soprattutto con Lieberman) che però non risultano esagerate per la serie che è.
Il mio voto finale è 8/10!
Avrei potuto dare 9? Forse, ma reputo che il personaggio di Frank per quanto bello, crudo e cucciolone, non potrà mai far cadere dal mio podio Daredevil.
La serie di The Punisher resta comunque la seconda migliore (considerando insieme le due stagioni del diavolo di Hell’s Kitchen) opzione dell’universo Marvel su Netflix.
Spero che la review vi sia piaciuta e non vi abbia tediato.
Vi prego di commentare e di dirmi la vostra su questa serie, cosa avrei dovuto dire secondo voi e quali sono i vostri pareri riguardo ciò che ho riportato.
Stay tuned per la prossima recensione e suggerite serie tv/dischi/film da recensire :)
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