La ballata di un uomo morto
PREMESSA,
https://pixabay.com/it/cantare-fumetto-cantante-giovane-2779106/
con un mio amico mi diverto da anni a scrivere canzoni su basi rap, come valvola di sfogo, come modo per dar voce alla creatività.
Ho pensato di condividere un testo, senza base musicale con voi per far vedere le sensazioni che provavo al momento della sua stesura.
Il seguente pezzo nasce in un periodo un po' cupo della mia vita, ispirato da brani di De Andrè e dai videogiochi Bloodborne e Dark Souls.
Ovviamente va tutto interpretato in chiave artistica e contestualizzata all'ambientazione creata, come in un film le scene violente ecc.
Non sono un satanista, un depresso ecc.
E' solo musica, senza barriere, fatta per divertirsi e sfogarsi :)
Ricordo che in quel momento non me la passavo bene mentalmente.
Avevo visto la mia famiglia andare in pezzi, mio padre andarsene, dovevo pensare al benessere di mia madre, infischiandomene del mio.
Mi sono fatto carico di tutte le situazioni che si sono presentate (anche quando non dovevo essere io a farmene carico, quasi per dimostrare a me stesso che ne fossi in grado), ho cercato lavoro, l'ho trovato senza darmi il tempo di pensare.
Questo a portato a frustrazioni momentanee, notti insonni e attacchi d'ansia.
In questo testo volevo far capire il mio stato d'animo in una chiave più "medievale", mi sentivo morire dentro, mi sentivo impotente, però con la musica sono riuscito a tirar fuori quello di cui non volevo parlare e questo mi ha fatto star meglio fin da subito.
Le frustrazioni sono sparite e sono subentrate le soddisfazioni, l'ansia non c'è più stata e il sorriso è tornato sul mio volto.
Queste esperienze mi hanno fatto crescere e maturare, perciò non tutti i mali vengono per nuocere.
"La ballata di un uomo morto":
https://pixabay.com/it/monocromatico-bianco-e-nero-paese-1459863/
"Ancora in cerca della svolta
Alla ricerca di una dritta in una storia storta
Basta storie lunghe in una vita corta
Ballo alla vita sulla natura morta
Cadono le stelle e bussano alla porta
Cago su voi stelle di cui poco m’importa
D’altronde una alla volta cercate un destino di sfarzo
Per poter sentire il sangue freddo in vene di quarzo
Un cuore freddo lo riscaldo
Un piatto freddo me lo mangio
Sento freddo e mi rialzo
Neve sulla faccia nella valle boreale
La realtà che vedo boh è reale
Se fa male la ferita senza sanguinare
A me sembra tutto così finto
Dalla musica alle radio al dipinto
Senza codeina o altri sieri
Vi prego siate seri commensali
Conviviali i pensieri
di funerali e cimiteri
Nella testa un ossimoro
Occipitale in frantumi sul vessillo
Complicato per vestirlo, un defunto
Dal capello unto un anima bucata da uno spillo, si è disgiunto
Brindo coi miei cari col tuo sangue
Morto nelle vesti di un infante
Colto in gesti d’ignorante
Angeli di pietra vegliano le spoglie,
statue di creta raffigurano mia moglie
un sole tenue sulla vallata a mezzogiorno,
soffio di vita debole, ballata di un uomo morto."
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Ci tengo a precisare che questo è solo il primo verso della canzone, il secondo non ha mai visto la luce.
Ovviamente queste sono parole che non penso realmente, ma sono un flusso di idee che ho trasferito dalla penna alla carta nel giro di 30 minuti accompagnato da una base sotto: "New Charlotte Instrumental", che con i suoi canti in sottofondo mi ha fatto subito pensare a un paesaggio in bianco e nero, come l'umore di quelle giornate.
Il resto è venuto da se con molta semplicità.
Non sempre sono così cupo, anzi tendo ad essere molto solare, ma sono un umano anche io e i momenti no li ho pure io.
Spero vi sia piaciuto e vi prego di dirmi la vostra sul testo, se avete bisogno di chiarimenti sarò ben felice di darveli e se dovete fare degli appunti sentitevi liberi di dirmeli :)