CDUMDS (come diventare un musicista di successo). Capitolo 5 - Feste e Santi

in #ita6 years ago (edited)

Riflettiamo sulla seguente immagine, e osserviamo un minuto di silenzio.

banda.jpg
[immagine dell'autore (tanti anni fa)]

Dal lampo di genio del maestro Franco, alla chiamata, passarono poche settimane.

Il suo amico Sandro (quello che faceva le serate, che nominava mio fratello, ricordate?), era il maestro della banda del mio paese. Se vogliamo essere pignoli, la banda non era del mio paese, ma di un paese adiacente.
Attualmente ho superato queste divergenze, ma quando ero ragazzino si litigava tranquillamente sulla residenza: essere di un comune piuttosto che un altro, anche se separati solo da un cartello, era il primo esempio di attaccamento alla maglia che riesca a ricordare, e un ottimo motivo per non rivolgere la parola agli stranieri.

Il maestro Sandro, telefonò a casa mia.
Come di consueto rispose mia madre, e le chiese di poter parlare con me. Presi la cornetta del telefono grigio, quello con la ghiera numerica girevole, e lo ascoltai:

-Domani mattina passa Elvio a prenderti, serve una sostituzione nella banda. Fatti trovare pronto alle otto. Pantalone nero e scarpe nere, la camicia te la porta lui.-

Che fortunello. Ha chiamato di sabato, e io non ero a lavoro.
Mi ha chiamato per la domenica mattina alle otto, e non ho impegni.
Sandro è baciato dalla dea bendata!
Macchè

Mio fratello, Franco, Sandro, erano tutti amici, e dietro le quinte incalzava mia madre incessantemente.
Tutti sapevano che il sabato e la domenica non avevo nessun dovere, e che potevo essere reclutato. La fortuna non c’entrava niente.

E le feste di paese, la massima espressione del Cattolicesimo, con il Santo portato in processione, per chilometri, secondo voi, quando si organizzano?

TRADIZIONI ITALIANE. DIVAGHIAMO RIMANENDO PERTINENTI.
Ogni comunità Italiana ha i propri Santi protettori.
Ci sono le città, che hanno il Santo di quartiere, il Santo di zona, e tutti sono coordinati da un principale Santo protettore.
Ci sono poi le comunità più piccole, i paesi, che hanno i loro Santi. Spesso famosi, altrettanto spesso Santi di zona. Locali.

Domanda: I Santi sono tutti uguali?
Risposta: No. C’è Santo e Santo.

Sembrerebbe un’affermazione un po’ azzardata: se gli uomini sono tutti uguali, perché i Santi non dovrebbero esserlo?
Innanzitutto, perché gli uomini non sono tutti uguali. Ovviamente.
Fisicamente, geneticamente, evoluzionisticamente parlando, siamo tutti uguali.
Ma io sono davvero uguale a una personalità di spicco? E una personalità di spicco è davvero uguale a una personalità che spicca da un’altra parte? Un calciatore è uguale a un ministro?
Ci sono enormi differenze, e ognuno di voi, vi sfido a dire il contrario, è d’accordo sulla frase “il mondo è bello perché è vario”, o “non siamo mica tutti uguali”.

Insomma: siamo tutti uguali o no?
Dipende, dal sistema di riferimento, come in tutte le cose e come Einstein ci ha insegnato.
La stessa cosa vale per i Santi, che prima di essere Santi sono stati uomini e donne, e sono stati Santificati per ciò che hanno fatto in vita.

Santa Lucia. Protettrice della vista. Ora pro nobis
Santa Cecilia. Protettrice dei musicisti. Ora pro nobis
Santa Marta. Protettrice delle casalinghe e padroni di casa. Ora pro nobis
Sant’Antonio. Protettore degli oggetti smarriti – se Da Padova. Ora pro nobis
Sant’Antonio. Protettore degli agricoltori – se del porcello. Ora pro nobis
San Francesco. Protettore dell’Italia insieme a Santa Caterina. Orate pro nobis
San Benedetto. Protettore dell’Europa. Ora pro nobis
Sant’Ermete. Protettore del piede. Si, del piede. Ora pro nobis

C’è un Santo per tutti i gusti, e più Santi per ogni giorno.
Ma davvero la quotazione di Sant’Ermete, in Paradiso, è identica a quella di San Francesco o di San Benedetto? Personalmente non credo.

Un proverbio cinese recita:
猿も木から落ちる
E non potremmo essere più d'accordo.

Dalle mie parti, la traduzione è:
“com’è il Santo, si fa la festa”.

Se anche un proverbio, espressione di un'estesa credenza popolare, sottolinea la diversa importanza che si deve dare ai festeggiamenti, in relazione all’importanza del Santo, allora possiamo considerare i dubbi fugati.
I Santi non sono tutti uguali.

I paesini, però, sembrano ignorare questa cosa.
Seppure conoscano il proverbio, fanno forza sul predominio territoriale, e sulla sovrastima di ciò che posseggono. Perché, se ti è toccato come patrono Sant’Ermete, non è che ti devi arrendere: pompa i festeggiamenti per Sant’Ermete apportando, se necessario, qualche leggera modifica al regolamento del buonsenso.

I Santi più fortunati, vedono cadere i propri festeggiamenti patronali nei mesi estivi.
In questo periodo è più semplice l’organizzazione di qualsiasi attività: le giornate sono tendenzialmente belle, lunghe. La gente è in ferie e può partecipare in massa, o comunque si può spostare di poche ore la festa per farla ricadere nel week end, quando tutti possono imbellettarsi e apparire al loro meglio in società.
La domenica è il giorno del Signore, ma un Signore che festeggia piace molto di più.

Quando non si è così fortunati, invece, ci sono due scenari.

- Il primo scenario, è quello più triste in assoluto.
Un santo patrono che si festeggia, ad esempio, il 20 gennaio, può ambire esclusivamente ad avere una Messa più scenografica, tutto il resto è a forte rischio.
Sulla carta fattibile, ma tempo permettendo. Per essere sicuri, comunque, si organizza il sabato o la domenica successiva. Quello sempre.

- Il secondo scenario, è quello più furbo.
Un santo, ad esempio San Domenico, che cade il 22 gennaio, ma che ha un corrispettivo anche il 21 agosto. In questo scenario, il 22 gennaio si organizza quel che si può, tempo permettendo, ma il 21 agosto la festa più attesa del paese esploderà in tutta la sua magnificenza, fuochi d’artificio compresi.

C’è anche un terzo scenario, dal sapore fortemente Italiano. Visto che il Santo patrono non permette il festeggiamento nella sua data utile, troviamo un momento che ci piace per festeggiare e gli diamo un motivo generico.
Parola d’ordine: Festa.

LA FESTA.
La festa del Santo, è innanzitutto religiosa.
Una Messa sentita, con le chitarre e il coro, coi sacerdoti vestiti coi loro abiti sacrali migliori, e una risposta di pubblico degna solo di un grande evento sportivo.
La parte religiosa, viaggia parallelamente a braccetto con la parte laica, che prevede invece gare di quartiere, concerti di artisti che possono essere sconosciuti - locali - mediamente conosciuti - estremamente importanti (com’è il Santo, si fa la festa), e immancabili fuochi d’artificio finali, di buon auspicio.

MA

Tutto ciò può succere solo dopo aver portato in processione la Statua del Santo. E la processione non può essere definita tale se non risponde a queste caratteristiche:

  • giro di tutto il quartiere/tutto il paese/tutta la provincia, con Statua del Santo in spalla al minor numero necessario di portatori. Il Percorso, è a discrezione della megalomania del parroco, e del comitato organizzatore.

  • presenza di un numero elevato di chierichetti, utili al trasporto della Statua, delle reliquie, delle bandiere, dei gagliardetti, del megafono, del microfono, e del copricapo del parroco.

  • ingente partecipazione di vecchie. Ogni anno una vecchia sa che dovrà essere più agguerrita dell'anno precedente, per la conquista della supremazia sulle rivali, nell’intonazione di canti e preghiere, a volume direttamente proporzionale alla loro età, e inversamente proporzionale al loro udito.
    Ogni anno, una vecchia più vecchia dell’anno prima, può ottenere un risultato migliore.
    Di canto non è mai morto nessuno.

  • ultima, ma prima per importanza: la banda. Accompagna la processione dal momento di uscita dalla porta della Chiesa, fino all’entrata dell’ultimo fedele al rientro. Parte prestissimo e rientra tardissimo, perché deve radunare tutti, fare il sopralluogo, organizzare, dire, fare, baciare, lettera o testamento.

Partenza da casa, per la mia prima volta: domenica mattina alle otto.
Processione prevista per le ore 11:00


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Santi patroni a parte, il tuo proverbio cinese è scritto in giapponese 😝 ma quello con la camicia blu nella foto sei tu?

Visto? Giù la maschera..(è giapponese?? Va bene ma il senso è quello!!)

Ecco spiegato il cambio di avatar su discord! Sei uscito alle 8 e la processione cominciava alle 11... non oso pensare a che ora sei tornato 😂

Il processo di trasformazione passa dagli avatar, dai post, tutto al passo con la storia. E hanno iniziato a fare la loro comparsa le immagini reali.
Staremo a vedere... 😉

Abito in un paese piccolo quindi le feste di cui parli le conosco fin troppo bene!

Non sapevo di Sant’Ermete!!!

Finalmente ti vediamo nella band(a) 😎

e probabilmente a una di quelle feste c'è stata una processione, e io ero nella band(a)?!

Di processioni ce ne sono state a bizzeffe!!!
Tutto può essere 😎

Wee! Noi a Palermo abbiamo Santa Rosalia, che si ritrova comodamente descritta nel terzo scenario!
Le feste con processioni, chierichetti e bande sono all'ordine del giorno, in Sicilia, ma sono una bella tradizione in tutta Italia (e non solo, qui a Malta la situazione è identica). Quello che mancaa agli altri santi, in generale, è un @suryavoice che si immoli la domenica per partecipare alle processioni in loro onore. Questo solo per il protettore del piede!

e tu fatti promoter di questo articolo: "noleggia un suryavoice a lungotermine, i santi ti benediranno"

Sant'Ermete ti benedirà, mica un santo qualunque! xD

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