E se domani il più debole fossi tu?

in #ita6 years ago (edited)

person-1821412_1920.jpg Immagine libera da copyright (pixabay.com)

Fermiamoci tutti un attimo e riflettiamo. Com'è possibile che un ragazzo o una ragazza abbiano paura di andare a scuola? Ancora oggi, nel 2018, ci troviamo a discutere e combattere quello che sembra un fenomeno inarrestabile; il bullismo.

Il bullismo è un evento che sta dilagando sempre più nelle nostre scuole. Si passa da minacce verbali, offese sul proprio aspetto fisico e quant'altro fino ad arrivare alla violenza vera a propria nei confronti di chi non sa o non può difendersi. Tutto questo inizia da ragazzi particolarmente aggressivi che arrivano a formare delle piccole 'gang' e prendono di mira soggetti più deboli. Oggi il bullismo si è diffuso ancora di più a causa della rete, formando il cyberbullismo, in cui 'l'attacco' non avviene faccia a faccia ma mediante social network.

Il cyberbullismo è incredibilmente pericoloso poichè i ragazzi, attraverso l'utilizzo del computer e dei social, posso nascondere le loro idendità e dare libero sfogo alle loro follie. Le vittime subiscono forti danni a livello mentale, senza riuscire più a reagire fino a portare a stati d'ansia elevatissimi.

Cosa spinge i ragazzi a diventare bulli?

Frustrazione, manie di grandezza o elevata autostima? Potrebbero essere tante le risposte, ma credo che la principale causa sia il fatto che il bullo utilizzi la violenza per sentirsi importante in un gruppo. In altri casi, i bulli si sentono insoddisfatti della loro vita e sfogano tutto il loro dispiacere su altri soggetti ritenuti più deboli.

Nelle scuole..

Entriamo più nel vivo e vediamo qualche dato, per capire meglio.
Nel 2014-15, secondo 'Il fatto quotidiano', nella quinta classe della scuola primaria, solamente il 19% degli alunni non ha mai subito violenze relative al bullismo. Il 59% si dichiara di averlo subito ogni tanto, l'11% con cadenza settimanale e il 10% lo subisce ogni giorno.
Per quanto riguarda le scuole superiori, invece, il 48% dichiara di aver subito atti di bullismo occasionalmente e il 12% ne è vittima giornalmente.

Per il cyberbullismo la musica non cambia. In Italia, infatti, bene 2 ragazzi su 3 ha dichiarato di aver subito atti di cyberbullismo e circa il 72% teme la condivisione di proprie foto o video sui social. Sono dati allarmanti.

bullying-679274_1920.jpg Immagine libera da copyright (pixabay.com)

Fermiamolo una volta per tutte

A chi bisogna attribuire la colpa? A mio parere, buona parte della colpa va ai genitori di questi ragazzini. Bisogna controllarli di più, vedere cosa fanno con i loro smartphone o con i loro computer. Bisogna controllare di più nelle scuole e non far finta di niente. Il bullismo è un fenomeno che va fermato al più presto, prima che possa espandersi ancora di più. Il 7 Febbraio 2017 è stata istituita la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, dove i ragazzi, ma anche genitori e professori, vengono informati su questo fenomeno e cercare di trovare una soluzione tutti insieme. Partecipiamo tutti e non tiriamoci indietro.

Nessuno è inferiore e nessuno è superiore. Siamo tutti uguali. Siamo tutti umani. Perchè tanto odio? E' facile prendersela con i più deboli, ma se domani, il più debole, fossi tu?

Dite la vostra!

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