Tecnologia video. Riconoscimento facciale

Nel 1987 nelle sale cinematografiche italiane usciva "L'implacabile" con Arnold Schwarzenegger.
Tralasciando la trama del film (che per i tempi non era niente male ma che adesso non riguarderei neanche sotto tortura) al minuto 67, la scena mostra il monitor di un computer. Il software in esecuzione su quel computer, attraverso l’elaborazione di immagini, riusciva a scambiare il volto del protagonista con quello di un altro personaggio, ingannando così la platea che assisteva allo spettacolo. Una manipolazione bella e buona potremmo dire. Una tale tecnologia mi lasciò piuttosto sbalordito sebbene sapessi che dopotutto era soltanto un film di fantascienza. Un film la cui storia e' ambientata nell'anno 2019.
Vi starete forse chiedendo il perche' di questo preambolo.
Vi rispondo subito.
Al 2019 manca poco più di un anno ma la tecnologia mostrata nel film e' già realtà. A dire il vero è già realtà da più di un anno.
Sto parlando del software Face2Face sviluppato da un gruppo di ingegneri informatici del Max Planck Institute for Informatics insieme a quelli dell’ University of Erlangen-Nuremberg e della Stanford University.
Non stiamo parlando di applicazioni da smartphone come MSQRD , Face Changer oppure Snapchat che comunque hanno avuto un grande successo, bensì di un software professionale di riconoscimento facciale. Face2Face è capace di inserire, in tempo reale, espressioni facciali prodotte da un volto sorgente sul volto di un altro soggetto. Ad esempio se il volto sorgente ride , anche il volto (nel video elaborato) del destinatario ride, indipendentemente dall’espressione reale in quel momento del volto destinatario. Credo che un video possa aiutare meglio a capire di che si tratta: