Una storia mai scritta

Ricordi quel viaggio?

Una scatola di cartone a bande blu e bianche e solo questa scritta a caratteri cubitali sopra.

Ricordi quel viaggio?

Al suo interno una chiavetta USB da 64 gb con 2112 tracce.

Un libro senza copertina con delle pagine vuote, totalmente vuote se non per una scritta che si ripete ogni 21 pagine poi ogni 12 poi ogni 21 ancora.

Questo è il libro che non è mai stato scritto.

Una bandiera dei pirati avvolge questo strano libro vuoto ed una mela, simbolo di peccato e di umanità si nasconde nell'angolo.

Un biglietto per Jacksonville di sola andata datato 21/12/2... il tempo ha sbiadito le ultime 3 cifre dell'anno di riferimento del biglietto. Sotto il biglietto un modellino di un'alfa romeo Giulietta grigia degli anni '50 ed un biglietto del cinema strappato che riporta "Ritorno al Futuro".

Roba vintage questa, roba molto vintage che mio padre mi ha lasciato il giorno prima che morisse.

Mi disse:

Mio padre la lasciò a me chiedendomi di non aprirla mai. Se il 21/12/2112 sarai ancora vivo vola ad Osaka e portala con te. Solo li potrai aprirla. Quel giorno capirai tutto.

Se sarai morto prima di quel giorno allora tutto sarà andato storto e questa scatola non servirà più a nulla.

Oggi è il 21/12/2112.

Sono ad Osaka ed il mondo mi sembra girare al contrario qui.

Tutti vanno di fretta. Non esistono automobili. La gente resta a casa mentre i propri maggiordomi robotici fanno la spesa per loro conto, vanno al cinema al loro posto, fanno i commessi al loro posto, puliscono le strade al loro posto.

All'aereoporto ho incontrato 3 robot. Uno mi indicava l'uscita, un altro mi consegnava il bagaglio, un altro mi accompagnava alla navetta guidata da un sistema automatico comandato da remoto da un team di robot.

Adesso sono qui in Sesame Street ad Osaka all'ingresso del palazzo che porta il nome di mio padre: Nemo.

Immagine priva di diritti di copyright

Alla reception mi indicano il 21esimo piano stanza 12.

Mi stanno aspettando.

Il progetto Adamo verrà attivato oggi.

Servono le mie impronte digitali dicono.

Apro la scatola nuovamente.

La richiudo.

La riapro.

Ho dei Flash.

Dejavù forse.

Sono io.

O non sono io?

Chi sono io?

Perchè ricordo cose che non ho mai vissuto?

Dove sono e soprattutto perchè mi trovo qui oggi?

Chi sono queste persone che sembrano conoscermi?

Mi guardano come se avessero visto un Dio Greco scendere dall'Olimpo.

Non sono mai stato qui.

Non sono mai stato a Jacksonville.

E allora perchè tutti questi volti li ricordo? Perchè credo di averli visti a Jacksonville una vita fa?

Quella bandiera...diamine quella bandiera.

La conosco.

Apro la scatola e la tiro fuori.

Tutti si inchinano a me quando la tiro fuori. Che sta succedendo?

La mia delorean, la mia Alfa Romeo Grigia. Sto tornando al futuro.

Arrivo alla stanza numero 12 dove un anziano signore mi aspetta. Ha la barba bianca e lunga, degli occhiali scuri e una camicia hawaiana. Mi sorride ed esclama.

Tu sei l'unica persona al mondo che è figlia e padre del suo tempo contemporaneamente.

Il suo volto si fa scuro e serio prima di aprire la porta e sussurrarmi:

Siediti. Inserisci la tua USB e ascolta le prime 3 Canzoni. Tira la manovella e segui le istruzioni che appariranno sullo schermo. Allora capirai. Sarò qui ad aspettarti quando ti trasformerai.

Le gambe non mi tremano. Sono troppo impietrito per poter tremare.

Entro in questa stanza bianca enorme e vuota con al centro uno schermo enorme ed una manopola rossa. A pochi metri una cassa enorme con un ingresso USB.

Inserisco la mia chiavetta e mi stendo a terra.

 It's not time to make a change,
Just relax, take it easy
You're still young, that's your fault,
There's so much you have to know
Find a girl, settle down,
If you want you can marry
Look at me, I am old, but I'm happy 

La canzone va avanti e aspetto che finisca.

Ecco che attacca una chitarra classica e inizia la seconda canzone:

 Mother do you think they'll drop the bomb?
Mother do you think they'll like this song?
Mother do you think they'll try to break my balls?
Ooh, ah
Mother should I build the wall?
Mother should I run for President?
Mother should I trust the government?
Mother will they put me in the firing mine?
Ooh ah,
Is it just a waste of time? 

La canzone va avanti ed è tutto più chiaro.

Arriva la terza:

, I wish you could swim
Like the dolphins
Like dolphins can swim

Though nothing, nothing will keep us together
We can beat them, forever and ever
Oh, we can be heroes just for one day

Mi alzo.

Mi dirigo allo schermo e abbasso la manopola.

Sullo schermo una scritta:

Se il 21/12/2112 sarai ancora vivo vola ad Osaka e portala con te. Solo li potrai aprirla. Quel giorno capirai tutto.

La scritta scompare mentre le lacrime sul mio volto fanno capolino.

Goodbye My Son

Sullo schermo appaiono 2 palmi di una mano.

Sono della mia identica forma.

Adesso sto tremando.

Tremo perchè ho capito.

Piango perchè ho capito.

Sorrido perchè ricordo.

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Appoggio la mia mano destra sullo schermo, qualcosa si muove sotto i miei piedi. Appoggio anche la mano sinistra e chiudo gli occhi. Una luce fortissima invade la stanza. Una stanza bianca e vuota che viene travolta da una luce ancora più bianca.

Sento di essere un puntino da cui quella luce parte e al contempo sta arrivando. E' tutta su di me, mi avvolge, mi distrugge e al tempo stesso mi sta partorendo. Un sentimento ancestrale in quell'attimo mi attanaglia. 

Apro gli occhi ed è tutto buio.

La stanza è vuota ma è buia, tutto è nero.

Si apre una morta e quel vecchio con la barba lunga mi sorride nuovamente e si avvicina a me.

Benvenuto nel tuo mondo padre.

Fuori non c'è più nessuno.

Nessuno ad idolatrarmi, nessuno ad osannarmi.

Scendiamo in strada ed Osaka è piena di automobili, piena di bambini, zeppa di persone, di cani.

Dexter e Karen debutta al teatro e ci sono insegne ovunque.

Dietro i grattacieli un arcobaleno.

Io sono felice ma non sento nessun cuore battere dentro me.

Un ragazzino si avvicina e mi punge con uno spillo. Mi sorride e scappa via.

Non sanguino.

Non sento il cuore battere ma sono vivo.

Non ho pulsazioni ma provo gioia di fronte a questa nuova Osaka.

E' il 21/12/2112 oggi e quel vecchio signore mi porta in un vecchio seminterrato angusto.

Mi mostra un telo che avvolge qualcosa.

Lo solleva ed esclama:

Adesso puoi tornare indietro e adempiere il tuo destino figliolo.

La mia Alfa Giulietta Grigia è li, sotto quel telo e nel cruscotto vi sono una penna e quel libro vuoto senza copertina che mio padre aveva lasciato nella scatola.

Parte la musica.

We Can Be Heroes, Just for one day.

Metto la mano sul mio cuore artificiale e saluto quell'anziano signore dalla barba lunga.

So dove andare.

So come fare.

So come essere l'eroe di questa storia mai scritta.