Spiaggia Libera Tutti

in #ita6 years ago

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Spiaggia Libera Tutti


Estate: per molti essa è sinonimo di vacanza, relax e riposo. Per moltissimi, specie per noi italiani, estate è uguale a mare, sole e spiaggia.

Mesi passati tra gli spazi angusti di un ufficio 3 metri per 3 metri, sempre con i soliti colleghi, sempre con le solite faccende come purgatorio per approdare a quel piccolo angolo di paradiso chiamato mare.

Sardegna, Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e chi più ne ha più ne metta, l’Italia pullula di spiagge e insenature che il mondo ci invidia.

Ma siamo sicuri che per chi è a caccia di relax le spiagge italiane siano il luogo ideale?

Muniti di sdraio, ombrellone e optional di rito come libri, cuffie, riviste e borsa frigo ci dirigiamo sulla spiaggia di turno, occupiamo il nostro spazio confidenti che tra un bagno e l’altro, una passeggiata e l’altra la giornata volerà via liscia come l’olio accompagnata al tramonto da piacevoli letture del nostro libro estivo e pennichelle all’ombra dell’ombrellone.

Purtroppo, non sempre le previsioni vengono rispettate, complice la presenza sulla nostra spiaggia del solito manipolo di persone, che facendosi beffe delle esigenze altrui proverà in tutti i modi a rovinare la giornata di relax dei coinquilini di spiaggia.

Che siate tra gli amanti del relax o tra quelle persone iperattive che in spiaggia amano divertirsi con racchette, palloni, bocce, tuffi e giochi d’acqua, probabilmente sarà capitato prima o poi di essere vittime sacrificali degli schiamazzi altrui.

La civiltà è come un sottile strato di ghiaccio

su un profondo oceano di caos e oscurità.

Con il passare degli anni è impossibile non notare un peggioramento della situazione in tal senso. Se fino a pochi anni fa il problema massimo era quello di stare in guardia da un super-santos (chi non lo ricorda?) oggi il nemico pubblico numero 1 sembrano essere le tante temute casse bluetooth portabili. Che siate o meno dei personaggi appena usciti da Bianco-Rosso e Verdone avrete sicuramente incrociato il vostro cammino con il classico “tamarro” che per tutta la giornata “allieta” i compagni di spiaggia con pessima musica dance o iper-commerciale a tutto volume, seduto su una sdraio a fargli da trono e con commilitoni al fianco pronti a guardarlo con ammirazione.

Aldilà del fenomeno di colore quello che sarebbe bello domandarsi è:

In una spiaggia libera, dove le regole che dovrebbero regnare sono principalmente quelle del buon senso e del vivere civile, quale è la sottile linea rossa che separa il corretto dallo scorretto, il lecito dall’illecito, il giusto dallo sbagliato?

Disturbare una persona che sta dormendo sul suo lettino introducendo musica ad altissimo volume su una spiaggia libera è lecito o meno?

Giocare a pallavolo tra gli ombrelloni appena si viene a creare un po’ di spazio è lecito o meno?

Un bambino che scorrazza libero tra gli ombrelloni è piacevole da ammirare o è fonte di disturbo?

La questione, se ragioniamo con buon senso, probabilmente non si pone neppure ma in questi casi cosa occorrerebbe fare?

In quanti avrebbero la pazienza (ed in certi casi il coraggio) di chiedere ai “tamarri” deejay improvvisati di abbassare il volume?

E chi oserebbe interrompere il divertimento di ragazzi intenti a giocare liberi con un pallone?

Chi altri si sentirebbe in diritto di effettuare una reprimenda severa ad un bambino e relativi genitori in caso di fastidio più o meno grosso arrecato dal piccolino?

In un certo senso la spiaggia libera è una sorta di zona franca, un territorio di nessuno dove tutto è concesso, e se per il buon gusto e la decenza il problema si può derubricare ad un laconico “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace” faccenda molto più complicata e irritante è quella di non potersi rilassare o starsene tranquilli a causa di comportamenti altrui.

In un paese civile, forse, certi comportamenti verrebbero da soli, ognuno di noi si sentirebbe responsabile delle proprie azioni, provando a non invadere spazi fisici e mentali degli altri costi quel che costi. In Italia, come sempre, temo che finchè qualcuno non ci obbligherà a non dare fastidio continueremo a dare fastidio, perpretrando il solito ottuso ragionamento secondo cui se una cosa è pubblica allora è mia e posso farci quel che voglio.

C’era una volta il West, adesso ci sono le spiagge libere…



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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.



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Leggere i miei post può creare dipendenza!

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Purtroppo il problema è che siamo in Italia e la percentuale dei maleducati è senz'altro in forte maggioranza rispetto agli educati. Erano diversi anni che non facevamo più vita da spiaggia in Italia e quest'anno a giugno abbiamo trascorso giorni nella Riviera Romagnola. Premesso che non sono tipo da spiaggia libera perché mi sembra da tamarri partire equipaggiati con ombrelloni in spalla, sdrai e borse frigo e mettere su un vero e proprio accampamento con tavoli sedie e cibarie da ultimo dell'anno. Preferisco l'impianto balneare classico a pagamento. Il problema dei maleducati sussiste allo stesso modo. Era giugno e c'era il mondo in spiaggia, non oso immaginare come sarà stato agosto! La musica passi, può tenere compagnia, non si può certo avere il silenzio assoluto in spiaggia, ma il resto non è tollerabile in primis il fumo! E' da stragrandi maleducati fumare sotto l'ombrellone quando a fianco hai dei bambini che giocano o semplicemente persone come me che vogliono respirare l'aria buona del mare e invece devo soffocare con le loro ciminiere. Basterebbero due fine "ghetto" a fondo spiaggia dedicate ai fumatori oppure un bel divieto che prevedesse una multa salata (se no del divieto normalmente se ne fregano). Giocare a racchettoni o a pallone sulla battigia quando c'è tanta gente è molto maleducato perché rischi di prendere a pallonate in faccia le persone che vorrebbero magari solo stare li in piedi a guardare il mare e invece devono prestare attenzione agli altri. I bambini se non glielo dicono i genitori magari non si rendono conto, ma i gruppi di adulti che lo fanno sono semplicemente degli idioti! Infine i bambini: i miei non toccavano palla fino alle 19, quando in spiaggia non c'era più nessuno, giocavano sotto l'ombrellone senza strillare se no era una sculacciata e mai si sono sognati di andare a disturbare altri bimbi prendendo i loro giochi perché sono educati. Tutti gli altri bambini che abbiamo avuto il dispiacere di incontrare si avvicinavano ai miei e gli prendevano secchielli e palette senza nemmeno chiedere con genitori a fianco che nemmeno gli dicevano che non si poteva fare, anzi avevano paura a restituirti il gioco tolto per evitare che il loro bambino piangesse. Un altro veniva e gli distruggeva i castelli di sabbia e se ne andava o prendeva la paletta e la dava in testa a mio figlio. Una sera verso le 19 più nessuno in mare solo io mio marito e i nostri 3 bimbi, giocavamo almeno 10/15 metri lontano dalla battigia in mare. Il bambino rompipalle si ripresenta, la nonna preferiva chiacchierare che controllarlo, inizia a schizzarci in faccia l'acqua ed era molto fastidioso, pertanto ci spostiamo e lui ritorna e ci spostiamo di nuovo, finchè non trova un pezzo di legno che galleggiava in mare, lo prende, si avvicina di nuovo e lo da in testa ad uno dei miei figli. A questo punto scocciati usciamo dall'acqua e ce ne andiamo borbottando in modo che la nonna sentisse. Lei invece di capire quanto rompi scatole fosse il nipote, il giorno dopo, quando il malefico bimbo ci si è nuovamente avvicinato, lei con tono ironico ha iniziato a dirgli << per carità allontanati da loro perché se no si sentono perseguitati!>> assurda veramente. Quindi concludo il mio lungo monologo, su un tema che purtroppo mi infervora un po' troppo, dicendo che sono gli italiani ad essere estremamente maleducati e se le regole più ferree anche ci fossero non sarebbero mai rispettate da certi individui purtroppo.

Eh beh...commento lungo e sentito che non fa altro che confermare che come dice @tosolini forse è meglio andare in montagna

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Una delle cose che mi ha sempre fatto rabbia della mentalità italiana è proprio la proporzione inversa che c'è tra il rispetto/cura del privato a discapito del pubblico, considerato davvero zona franca(esempio pulizia impeccabile in casa contro monnezzaio in giro). Riguardo alle spiagge, devo ammettere che da quando ho scoperto l'esistenza di lidi come quello che ho vicino, sabbioso, lungo 15 km e con massimo 2 persone ogni 500 mt faccio un po' fatica ad apprezzare le tipiche spiagge liguri piccole, con pietroni e piene di gente. Che hai i piedi del vicino in bocca e ti tocca ascoltare i loro discorsi o il loro casino 😡

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Belin ma che anguscia i piedi del vicino in bocca! E comunque sì, che palle i DJ improvvisati e tamarri! Che odio...

Purtroppo di situazioni del genere ne siamo pieni.
Dai treni ai parchi pubblici, dalle spiagge ai tram c'è sempre quella malsana concezione che se è pubblico, ovvero di tutti allora è anche mio e quindi posso fare quel che voglio.
Grazie del commento

Immagino che dappertutto si sappia quali sono le spiagge che si riempiono all'inverosimile... Così se io voglio rilassarmi eviterò di sicuro di andare in spiagge dove sono certo di trovare quello che non voglio trovare. Parli di comportamenti dannosi e io credo che ciò che dici sia dannoso tanto quanto il bambino che fa casino in spiaggia o il gruppetto di ragazzi che mette la musica alta. Insomma non puoi andare ai musei vaticani sperando di non trovare code... E poi lamentandoti quando le trovi. Si tratta di buonsenso, non di educazione...

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Personalmente ho scritto questo post dopo aver avuto 2 esperienze di "deejay" improvvisati e altre azioni irrispettose in 2 spiagge distinte e poco frequentate che mai prima di quest'anno avevano visto tali fenomeni, anzi erano proprio la metà di quelli che volevano rilassarsi.
Quindi temo che il tuo assioma almeno nel mio caso non sia stato verificato.

Ciao @serialfiller ma questa è una tua quote?
"La civiltà è come un sottile strato di ghiaccio
su un profondo oceano di caos e oscurità."

Ciao,
È una citazione di Werner.Herzog :) magari fosse stata mia

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Queste qualità non nascono sotto gli alberi, né si possono acquistare, purtroppo per certe persone..... che farebbero meglio a stare a casa propria.
Ottimo post, caro @serialfiller

Concordo con te purtroppo mad

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La soluzione è andare in montagna :D

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