Perdere 5-2 ed essere Felici

Ieri sera la Roma ha vissuto la vigilia più eccitante della propria storia e qualche ora dopo una delle scoppole più clamorose degli ultimi anni. Un brusco risveglio dopo il doppio dito medio di Bruno Conti e Roberto Pruzzo allo stemma degli avversari, prontamente postato sui social con tanto di sorriso stampato sui loro volti felici.

La Roma dopo l'impresa col Barcellona e l'ottimo momento in campionato ci credeva, giustamente e legittimamente che a Liverpool si potesse ripetere l'impresa o almeno limitare i danni.

Cosi non è stato. La partita è stata a senso unico e gli uomini di Di Francesco sono sembrati spaesati in campo e con la testa clamorosamente altrove mentre i vari Salah, Firmino e Wjnaldum facevano a brandelli la difesa e il centrocampo giallorosso.

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Deve aver fatto molto male ai tifosi giallorossi vedere un Salah formato pallone d'oro sgusciare fra i difensori avversari come fossero banderuole, inventarsi 2 gol clamorosi e fornire 2 assist vincenti ai compagni. Un talento cristallino, un giocatore infermabile ceduto per una cifra troppo bassa al solo fine di rientrare con le spese e non essere puniti dall'UEFA.

Dopo 60 minuti di gioco la partita era addirittura sul 5-0 e i Reds non davano segno di volersi fermare, non sembravano mostrare alcuna pietà per il proprio avversario messo all'angolo con ferite ovunque e grondanti di sangue.

La Roma ha peccato di presunzione ed ingenuità, giocare con 3 difensori centrali contro degli attaccanti cosi rapidi e una squadra cosi aggressiva e che attacca la profondità con velocità e precisione è stata una scelta discutibile. 

Poi all'improvviso Di Francesco ha deciso di cambiare, di modificare il proprio assetto tattico passando da uno scellerato 3-5-2 ad il più classico 4-3-3, inserendo Gonalons e Perotti per i tramortiti veterani De Rossi e Kolarov.

La partita è cambiata, la Roma ha iniziato a giocare palla a terra e contrattaccare con diligenza ed efficacia mostrando un volto fino a quel momento celatosi dietro smorfie di dolore ed ebetismo tecnico, tattico e fisico.

In pochi minuti tante occasioni e 2 gol che hanno portato il risultato finale sul 5-2.

Una mezza impresa considerando l'inerzia che aveva preso la partita, un tonfo clamoroso considerando che nonostante tutto la qualificazione sembra definitivamente compromessa e la finale di Kiev un miraggio.

Ieri sera i vari commentatori e qualche tifoso sembravano sollevati, quasi contenti, come se quella sconfitta fosse oro colato. 

I soldi non fanno la felicità si dice, ho scoperto solo ieri che una sconfitta per 5-2 invece potrebbe regalare la tanto agognata felicità.