Kidding: il ritorno di Jim Carrey

in #ita6 years ago

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Kidding

Jim Carrey,  è tornato  

    Addio faccia di gomma  
      

Chi non conosce Jim Carrey?
Facciamo un gioco. A cosa associate il suo nome?
Alcuni a The Truman Show sicuramente, altri ad alcune sue recenti interviste, altri al suo incredibile coinvolgimento nell'interpretare Andy Kauffman in Man on The Moon, qualche palato fine a The Eternal Sunshine of The Spotless mind.
Ma credo che il 90% di voi lo identificheranno con il suo sorriso larghissimo e le sue interpretazioni folli, deliranti e demenziali in The Mask, Ace Ventura e Scemo + Scemo.

Partita da questa visione del Jim Carrey attore e scoprirete pian piano di che parla Kidding, ovvero l'ultima serie tv in onda su Showtime con protagonista l'attore.
A dirigere il primo episodio Michel Gondry, padre di Se mi Lasci ti cancello (The Eternal Sunshine of the Spottless mind) reputato da molti uno dei migliori film della storia del cinema post 2000.
Si ricostituisce un binomio che aveva fatto conoscere al mondo la bravura e l'intensità di Jim Carrey in un ruolo drammatico e da allora l'aura di Jim è definitivamente diventata misteriosa, oscura e cupa.



    L'ipocrisia dello star system  

La vita e la carriera dell'attore di The Mask rappresentano un unicum nel panorama hollywoodiano, nonchè un memento mori artistico e umano per tutti. Lo stesso Carrey ne ha più volte raccontato l'evoluzione, per alcuni involuzione, attraverso frasi criptiche rilasciate durante le interviste e situazioni preoccupanti ma che al tempo stesso hanno indotto addetti ai lavori e non a più di una riflessione su quello che Holliwood ed il mondo dello spettacolo rappresentano ovvero una farsa.
Ed ecco perchè nessuno meglio di lui avrebbe potuto interpretare il protagonista di Kidding, un uomo in lutto vittima del suo lavoro. Un padre orfano di suo figlio ma che è la persona più famosa al mondo in quanto ad intrattenimento dei più piccoli. Una faccia nota, rassicurante, gioiosa e sorridente che ogni giorno entra nelle case di tutta America per far divertire e sognare i più piccoli a colpi di marionette, canzoncine, filastrocche e pupazzi colorati.
E' questo il mondo che i bambini vogliono conoscere o meglio è questo il mondo che la grande industria televisiva vuole far conoscere ai più piccoli.
Un mondo bello, variopinto, sicuro, divertente e piacevole dove non esistono contrattempi, non esiste dolore, non esistono sofferenze.
Mr. Pickles (Jim Carrey) ha provato sulla sua pelle che quel mondo non esiste, che basta una distrazione per vedersi strappare un figlio, che basta una singola perdita per far crollare ogni certezza e speranza nella vita.

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   La morte, questa sconosciuta  


Che ne sanno i bambini della morte? Chi li ha mai preparati a questa inevitabile carta che la vita prima o poi giocherà ad ogni tavolo?
Mr. Pickles vuole abbracciare il suo dolore e far si che non sia stato vano, far si che quello che gli è successo possa servire a tutti gli altri per prepararsi a tragici imprevisti, per accogliere gioie e dolori nella vita e sfatare il mito secondo cui se non parli di qualcosa allora quel qualcosa non esiste.
Mr. Pickles vuole parlare ai bambini della morte e nel farlo vuole prepararli alla vita. Vorrebbe sfruttare la sua posizione per essere una guida nel mondo per i più piccoli. Vorrebbe che il suo programma utilizzasse quel mondo colorato da lui costruito per affrontare tutto ciò.
Nel farlo dovrà scontrarsi e convincere i suoi produttori che pur empatizzando con lui gli chiederanno di scindere il Mr.Pickles padre e uomo dal Mr.Pickles Brand di un'azienda da centinaia di milioni di dollari.
Niente morte nei suoi show, niente vita. Solo filastrocche, solo sorrisi, solo facce di gomme.
La potenza di Kidding sta nell'incastrare in una trama cosi cupa e profonda il Jim Carrey uomo e personaggio. Una persona incastrata in un personaggio di plastica in un contesto dove tutto è costruito per vendere sogni, vendere fantasie. Jim ha vissuto sulla sua pelle cosa significa essere un Brand, cosa significa essere vittima dei propri personaggi, cosa significa scoprire nel privato che quello che appariva in pubblico era solo una maschera, una farsa dietro cui si nascondevano delusioni, insensatezze e mali di una società fatta di individui cronicamente infelici.
Ecco perchè Jim Carrey è perfetto.
Ecco perchè in ogni scena buca lo schermo e sembra raccontarci la sua storia, dietro una maschera che stavolta sembra essere quella rivelatrice della sua naturale e genuina identità. Quella di un uomo alla deriva, senza più qualcosa a dare senso alla sua esistenza che prova disperatamente ad uscire dal personaggio, a fuggire da quel che il mondo ha voluto lui dovesse essere ma che lui non è e non vorrebbe essere.
Una serie potente, destabilizzante da vedere, sentire, ascoltare, provare e capire fotogramma per fotogramma a caccia di un senso disperatamente lontano che cerchiamo ogni giorno nella nostra vita a colori.




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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.


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Avevo già visto qualcosa di questa serie tv, ma negli ultimi anni Jim Carrey ha perso un po' del suo fascino e nonostante il tema che tratta è molto interessante, Jim mi ha fatto storcere un po' il naso. Però visto il tema credo che una chance gliela darò.

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In realtà, almeno per quanto mi riguarda, il fascino di Jim Carrey è cresciuto esponenzialmente in questi anni. Ha abbandonato i panni della faccia di gomma, del comico, del irriverente guascone che scherzava su tutto per vestire i panni del guru, un guru che lui per primo non vorrebbe essere ma che le sue interviste e i suoi recenti lavori gli hanno appiccicato addosso.
E' oramai un uomo in missione contro lo star system, contro l'ipocrisia, contro la vita frenetica che viviamo e oggi è di fatto una delle persone più influenti al mondo e non solo quando parliamo di tv e cinema.

Questo si, ma non sempre l'ho trovato credibile e cucito bene nella parte. Ma ci sta, qualche pecca anche i grandi devono averla! (:

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Non ero assolutamente al corrente di questa cosa e devo dire che non vedo l' ora di vederlo!
Adoro Jim Carrey. L' ho amato in ogni suo film..la mia infanzia è letteralmente collegata ai ricordi dei suoi film come The Mask e gli altri citati, ma ho apprezzato tantissimo anche il suo ruolo in Se mi lasci ti cancello.
Sono felicissima e curiosissima di guardare questa novità! Grazie per il consiglio caro!

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