Il caffè sospeso - un gesto tutto Napoletano

in #ita6 years ago

E' molto probabile che tutti abbiate sentito parlare almeno una volta di "caffè sospeso".

I non campani, i non napoletani probabilmente si saranno arrovellati le meningi per cercare di capire cosa potesse essere questo caffè sospeso.

Una qualità particolare di miscela?

Il nome di un famoso bar al centro di Napoli?

Una nuova attrazione inaugurata all'Edenlandia?

I napoletani si saranno fatti grasse risate a sentire le versioni fantasiose partorite dai colleghi e amici trentini, milanesi, bolognesi o financo siciliani.  

Il caffè sospeso è un fenomeno tutto napoletano, strana circostanza nell'epoca della globalizzazione ma che da qualche anno sta prendendo piede in tutto il mondo, superando i confini campani ed approdando anche nel nuovo continente, da Buenos Aires a New York come evidenziato in un recente documentario targato Netflix.

In cosa consiste dunque?

Nella quasi totalità dei bar partenopei un cliente può ordinare il proprio caffè ma pagarne più di uno. I caffè pagati ma non realmente ordinati saranno destinati a sconosciuti, andranno a costituire un virtuale fondo cassa per pagare un caffè a chi non potrebbe altrimenti permetterselo. 

Un mendicante, una persona che vive di stenti o particolarmente povera potrebbe recarsi in un qualsiasi bar del capoluogo campano e ordinare un caffè, un caffè sospeso.

Il barista servirebbe un caffè al cliente senza emettere scontrino, senza rivendicarne il pagamento. Quel caffè è un dono di chi ha pagato 2 ma ha "preso" 1, regalando una tazzina di caffè a chi è meno fortunato.

E' a discrezione esclusiva del barista decidere, sentenziare se chi ordina un caffè sospeso è meritevole di poter effettuare quell'ordinazione, o meno, è aderente ai rigidi parametri sociali o meno. Il suo verdetto è insindacabile.

La decisione del barman è tanto insindacabile quanto sacra.

Il caffè sospeso è una cosa seria insomma, non ci si può scherzare su.

La bellezza di questa usanza sta nella sua totale generosità e al tempo stesso casualità.

Se è intuitivo e banale pensare che chi offre un caffè lo fa senza sapere chi sarà ad usufruirne, è altrettanto vero e incredibile che lo stesso utilizzator finale non saprà mai chi sia stato il suo benefattore.

Un contratto, un patto, una donazione fra 2 contraenti che non si conoscono e mai si conosceranno. Un'opera caritatevole fatta col cuore e senza secondi fini verso chi soffre, verso i più diseredati.

Immagine priva di diritti di copyright

Ma da dove nasce questa tradizione?

Essa nacque durante la seconda guerra mondiale  quando per solidarietà in un momento tragico della storia italiana, chi poteva pagava alla cassa il proprio caffè e ne aggiungeva un altro da lasciare in sospeso, destinato a chiunque lo chiedesse.

In molti si staranno chiedendo perchè allora non utilizzare quel denaro, quel pensiero, quella bontà d'animo per qualcosa di più utile e corposo? 

Cosa potrà mai cambiare nella vita di un clochard l'aver potuto sorseggiare un caffè al Gambrinus in piena piazza Plebiscito?

Al termine della "bevuta" tornerà ad essere povero, tornerà a dormire per strada, tornerà ad avere fame.

Obiezione ineccepibile ma chi la fa trascura la valenza sociale del gesto, la valenza "umana" di questa tradizione.

A Napoli, più che in ogni altro luogo al mondo, il caffè è sacro.

Tra amici, colleghi, conoscenti si suole dire "andiamo a prendere un caffè", "facciamo pausa caffè", "sediamoci per un caffè", "ti aspetto a casa per offrirti un caffè".

Il caffè unisce, è un momento di coesione e condivisione come nient'altro.

Chi si riunisce, anche solo per 2 minuti, per assaporare un Passalacqua lo fa con le persone che ama, rispetta, conosce o vuole conoscere meglio. E' un momento nobile, sacro, un segno di affetto e rispetto come pochi altri nella mentalità partenopea.

Portare un povero, una persona sfortunata a poter vivere quel momento è un segno di rispetto, affetto ed uguaglianza sociale che vale più di mille altre cose tangibili e pratiche.

Sembra una follia ma statene certi che non lo è affatto.

Immaginate di essere una persona abbandonata e rifiutata.

Preferireste un kinder bueno o una scatola di cracker da mangiucchiare sulla panchina della stazione continuando ad essere abbandonati o barattereste quelle calorie con una chiacchierata di 5-10 minuti al bar con altre persone in compagnia di un buon caffè napoletano?

Non mi aspetto l'unanimità ma spero di aver reso meno banale la risposta a questa domanda.

Il caffè sospeso è dunque un modo per far sentire benvenuti e accolti gli uomini e le donne che hanno perso la propria strada, la propria famiglia, la propria ricchezza, regalando loro qualche momento in compagnia, qualche momento di non solitudine.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative che hanno preso spunto dal caffè sospeso per offrire aiuti più sostanziali ai più sfortunati, e cosi abbiamo visto all'opera bar intenti a proporre colazioni sospese, panetterie che optavano per il pane sospeso e cosi via.

Hallelujah, ben vengano questi cloni virtuosi di una tradizione cosi longeva e particolare.

In un mondo dove ad essere sospesi sono spesso i sogni, le buone maniere e i valori ben venga questa usanza, ben venga il vecchio, caro caffè sospeso.

Aveva proprio ragione Fabrizio De Andre quando cantava:

a che bellu cafè, sule a Napulè o sann fà
Sort:  

Ma, sei napoletano?
Bel post, ma c'è un'imprecisione: Il caffé sospeso non è lasciato "solo" per le persone indigenti, bensì per "chiunque" :)
Lo spiega benissimo il maestro De Crescenzo in questo video!

"Il caffè sospeso è un caffè offerto all'umanità"

@stella87s hai ragione...è come dici tu, o meglio come dice il Professor De Crescenzo ma diciamo che un barista "serio" non darebbe mai un caffè sospeso ad un broker di Wall Street non credi?
Da napoletana doc non credo tu possa dirmi il contrario..
Se sono napoletano?
Sono cittadino del mondo ah ah!

Comunque sto pensando di scrivere qualcosa su Cosi parlò bellavista...
inoltre il sogno sarebbe quello di far conoscere a tutti il mio artista preferito all time...
ma non vi dico chi è...

P.S.

Non è Liberato ;)

Mah, no in teoria si dà anche alle persone "normali" :)
Metti che non si hanno spicci o si è dimenticato il portafogli a casa, te lo danno senza problemi, chiunque tu sia!!

Vero, verissimo però la "corsia preferenziale" è per i più poveri non credi?

Certo, ma è sbagliato voler dare una visione di "assistenzialismo" forzato a un gesto che è puro altruismo verso TUTTI, non settoriale o in base al proprio reddito
:)
La differenza è sottile, ma c'è ;)

Vero, però se leggi bene l'articolo non ho mai puntato sull'assistenzialismo, proprio perchè non ne ha la forza, la voglia e il contenuto.
Ho puntato tutto sul significato sociale.

anch'io sono napoletana e lascio il caffè sospeso a chiunque.....ma sono d'accordo con te se fossi il barista non oserei darlo al trader ricchissimo....ciao

Ah ah vero!
Non è un obbligo ma dovendo scegliere preferirei darlo ad un poveretto.
Grazie del commento @wisher la partenopea

nei miei infiniti giri ne ho lasciati un pò di sospesi.
da quando un amico napoletano mi ha spiegato l'usanza, nei tardi anni 90, ho lasciato il sospeso ad ogni occasione

Napoletano di adozione!
Mitico @ciuoto!

magari!!!
sono stato qualche volta per lavoro e più spesso per cazzeggio in quel controsenso vivente che è Napoli.
che o la ami o la odi...ed io la amo...

Un controsenso vivente!
Quanto è vero!
Forse proprio per questa è unica, perchè non inquadrabile nel bene e nel male.

Avevo sentito di questa bella iniziativa, anche a Palermo qualche bar si era adeguato, se non sbaglio. È una bella cosa, sembra una stupidaggine ma per noi del sud è davvero sacro, il caffè. Ci si incontra al bar con gli amici con la scusa di un caffè, che non finisce mai; si impiega tutto il pomeriggio al tavolo, con quella scusa bellissima da caffeinomani. Quando andavo all'università, io ed i miei amici avevamo l'abitudine di incontrarci dopo la fine delle lezioni, intorno alle 19, sempre allo stesso bar in centro. Non esistevano aperitivi, niente spritz, solo caffè e bicchiere d'acqua! E tanta bella chiacchiera, fino a ora di cena, quando ci salutavamo per tornare ognuno a casa propria.
Era bello, qui a Malta manco lo sanno fare, il caffè buono del bar! Ci saranno un paio di posti in cui è buonino...e devi precisare anche che vuoi un espresso, altrimenti ti portano il tazzone di acqua sporca.

Insomma, Napoli terra di caffè e anche terra di cuore. E non solo Napoli.
Il caffè è un rito sacro, un simbolo di comunità, una cosa che i freddi popoli del nord stentano a capire: non si prende al volo, si gusta insieme agli altri e donare un caffè è donare anche un po' di cosa sacra - momento di non solitudine - per questo il caffè sospeso è una bellissima iniziativa e ben venga se la accolgono anche in altri luoghi seppure lontani anni luce dalla mentalità partenopea (o sicula, nel mio caso). Diventa una sorta di eredità culturale positiva ;)

Dovremmo inventarci qualcosa di simile anche qui, per solidarietà :P

Bel post, mi hai fatto sentire un po' a casa ! ♥

Excellent post!

Mi hai citato De Andrè e l’ho percepito nell’aria!😂
Scherzi a parte conoscevo questa tradizione che trovo molto bella perchè non si sa chi lo berrá, questo lo trovo affascinante.
È vero il caffè è una scusa, un modo per trovarsi con altre persone, aggrega!
E poi quello napoletano rimane il più buono mai assaggiato!!!

Tutto ciò a dimostrare il grande cuore dei Napoletani!!!
Ogni volta che vai al Sud piangi due volte quando arrivi e quando te ne vai

È una cosa bellissima! Avevo già letto a riguardo! Dovrebbero farlo ovunque!

Leggo in giro che sta prendendo piede.
Molto bella e socialmente sentita, per quanto ovviamente non risolva i problemi della povera gente.

Certo però a volte il gesto è sufficiente per muovere le acque! :) Complimenti per la vittoria!

Questo post mi casca a fagiuolo! Stavo valutando di lanciare a livello promozionale la campagna marketing #possooffrirtiuncaffé in alcune attività per cui lavoro in quanto credo che il caffè non sia solo un toccasana per la nostra sempre più frequente narcolessia, ma un importante momento di intimità con se stessi e con quelli con cui lo condividiamo. Articolo molto interessante.

A volte le coincidenze!
Una delle poche cose che tende ad unire ancora il caffè.
Arma potentissima.

Ammetto la mia ignoranza in materia, ma ho seguito con molto interesse i concetti che hai esposto in questo tuo interessantissimo post, e devo dire che è un'iniziativa lodevolissima che rende giustizia al grande cuore dei cittadini partenopei, ideali creatori di questa bellissima tradizione, sono stato davvero contento di apprendere questa notizia.
Ottimo post, molto ben formulato e strutturato.

Grazie mille @mad-runner son davvero contento che il concetto sia arrivato anche a chi non era aggiornato sulla tradizione.
Mi rende veramente orgoglioso il tuo commento. Grazie.

Non conoscevo questa tradizione, è bellissima! Il tuo post mi ha davvero affascinata!

Ti ringrazio di cuore!

Coin Marketplace

STEEM 0.17
TRX 0.13
JST 0.027
BTC 60592.45
ETH 2714.27
USDT 1.00
SBD 2.45