I Migliori Film Da Non Vedere

in #ita6 years ago

Nell'epoca in cui i feedback su prodotti, film, serie tv, ristoranti, hotel si sprecano e le recensioni di qualsivoglia articolo o opera abbondano è paradossalmente più difficile scovare con precisione certosina quello che fa per noi.

Limitando il discorso ai soli film essi vanno incontro ad un grado di soggettività che lascia poco spazio al determinismo per cui un film che per molti è da 9 per noi potrebbe essere da 5, un film oggettivamente bello potrebbe essere quello di cui non abbiamo bisogno in quel dato momento lasciandoci addosso una certa delusione a visione ultimata.

Se è dunque facile riuscire a trovare qualcosa che sia lontano dalla corazzata Potemkin di fantozziana memoria quando abbiamo a disposizione strumenti molto potenti per evitare brutte sorprese, non è insolito incappare in pellicole sulle quali riponevamo tante speranze per poi trovarci di fronte a cocenti delusioni.

Determinare film brutti, da non consigliare, da non vedere assolutamente può essere un gioco non complicatissimo, più difficile è indicare film di successo commerciale o di gran rilevanza per la critica ma che probabilmente sarebbe meglio evitare.

Proverò dunque ad indicare alcuni film celebri o comunque di discreto successo che consiglio di non vedere, magari per lasciare spazio ad altre chicche che possano sorprendere piacevolmente.

Per agevolare la comprensione di chi legge e discernere meglio il brutto dal bello ho immaginato delle categorie immaginarie all'interno delle quali indicare uno o più titoli da "scansare".

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Cinecomic

Nell'epoca in cui impazza la lotta fra DC Comics e Marvel per il primato sul genere può capitare di sovente che alcuni titoli possano parzialmente deludere. Se è vero che la Marvel è riuscita a costruire un universo coerente e di sicuro affidamento ciò non vale per la DC che con la Warner Bros si è trovata ad inseguire senza riuscire purtroppo a dare organicità al proprio universo.

L'approdo sul grande schermo di Justice League era stato visto da molti come uno dei progetti più affascinanti e potenzialmente devastanti degli ultimi 20 anni. Il solo pensiero di poter ammirare Batman, Superman, Flash, Wonder Woman ed in parte Cyborg ed Aquaman nelle stesse sequenze ha fatto ribollire il sangue nelle vene dei N.E.R.D. di tutto il mondo.

A malincuore bisogna constatare che il film è stato un disastro. Tutto è apparso sfilacciato, la storia raffazzonata e la costruzione dietro le New Entry praticamente nulla.

In 15 minuti ci troviamo di fronte alla formazione di un team di supereroi praticamente dal nulla, senza contesto ne spiegazione ma con un architetto (Batman) intento a cercare nuove leve per una battaglia che verrà. La scelta di un villain amorfo e completamente "disegnato" in computer grafica ha avvicinato il film ad un videogioco più che all'evento cinematografico dell'anno.

Flash, pur risultando simpatico, è stato ritratto niente più che come un demente. Cyborg minotauro androidiano in preda all'andropausa nonostante la giovane età ed Aquaman un losco figuro appassionato di immersioni.

Neppure vedere una modella israeliana semplicemente stupenda vestire i panni di Wonder Woman è servito per salvare il film. 

E questo è tutto dire...

Film da Oscar per il miglior sbadiglio

L'Oscar si sa è la meta ultima di ogni regista. Eppure le regole dell'Academy tendono a tradire spesso, favorendo film non eccelsi in alcuni casi in nome di un messaggio generale da lanciare al mondo o in nome di premi alla carriera a personaggi illustri ma per i film sbagliati.

Nel 2017 in un'edizione che ospitava film come Arrival e La La Land ad essere premiato fu Moonlight. Nell'anno in cui il Trumpismo spopolava e il razzismo dilagava nuovamente l'Academy aveva voluto lanciare un messaggio di tolleranza premiando un film che affrontava in un colpo solo il tema dell'emarginazione degli afroamericani e dell'omosessualità.

Bingo! Devono aver pensato i membri dell'Academy.

E cosi anche Warren Beatty ci cascò dichiarandò La La Land vincitore anzichè Moonlight. Forse l'attore aveva visto il film e non credeva ai suoi occhi quando sulla tavola del vincitori lesse il nome Moonlight.

L'oscar 2017 è una pellicola lenta e noiosa, che vuole trasferire un messaggio complicato, ci riesce sicuramente ma lo fa addormentando a poco a poco lo spettatore in un film senza sussulti che costruisce lentamente senza esplodere mai. Non vi sono colpi allo stomaco, scene cult o protagonisti di cui innamorarsi. Uno dei pochi film d'autore che avrei preferito non guardare. Se, caro lettore, deciderai di guardarlo assicurati di avere un cuscino bello comodo su cui poggiare la testa.

L'autorialità fine a se stessa

Un film d'autore spesso suona come una parolaccia.

Per chi vede nel cinema un momento di svago sembrerà assurdo trovarsi di fronte ad ore di girato con pochi dialoghi, lunghe scene autoesplicative o esercizi di stile funzionali al racconto.

Altre volte però, anche per i puristi della settima arte, anche il cinema autoriale si manifesta in tutta la sua autorefenzialità.

Se c'è un (grandissimo) regista che ama specchiarsi in se stesso quello è senza dubbio il pluripremiato all'oscar Alejandro Innaritu. Una manifestazione di questo suo egocentrismo è sicuramente The Revenant il film, osannato dalla critica, con protagonista Leonardo Di Caprio.

Questo è senz'altro uno dei più bei film da non vedere. L'uso della macchina da presa è sapiente, i dettagli curatissimi e la crudezza delle immagini abbacinante. Vedere questo film è però opera sfidante, una sfida che lo spettatore è destinato a perdere.

156 minuti di stasi impressionante. 

Anche qui il sonno potrebbe prendere il sopravvento ma in ogni caso, anche per chi riuscisse ad arrivare in fondo non vi sarebbe la gioia di aver ammirato qualcosa di unico e irripetibile. Il film c'è e l'operazione dietro di esso anche ma se proprio volete un consiglio investite quelle 2 ore e mezza in un corso per imparare a limare meglio le unghie o fare delle perfette O con un bicchiere. Ne avrete guadagnato sicuramente qualcosa.

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C'era una volta il West

Lontanissimi dai fasti del nostro Sergio Leone nel 2007 in molti fummo ingannati dal lunghissimo titolo di un film con protagonista Brad Pitt: The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford .

Oltre al titolo anche la durata era monstre: 160 minuti.

Sarebbe dovuta essere la storia dello spietato bandito Jesse James e di come egli abbia trovato la morte per mano di uno dei suoi più fidati scagnozzi. Dal trailer e l'atmosfera tutto lasciava presagire un film ricco di dialoghi e azione, con ritmo serrato e atmosfere western che ci avrebbero riportati indietro alle atmosfere della trilogia del dollaro.

Nulla di più sbagliato.

Non ho mai visto cosi tanta gente uscire in anticipo dalla sala. Troverete ottime recensioni del film ed anche qualche nomination di lusso.

Non lasciatevi ingannare. Se un amico entusiasta dovesse proporvi una serata tranquilla con bluray sottobraccio fingetevi malati di lebbra e rintanatevi sotto le coperte e magari riguardatevi C'era Una Volta il West e non resterete delusi.

Noioso ma con stile

Terrence Malick è un personaggio che da solo potrebbe essere oggetto di mille film e interpretazioni e le sue opere riflettono quello che Malick è, un genio che vive in un mondo a parte, che naviga in acque profonde che mai potremo comprendere.

Chi conosce Malick lo evita se vuole passare una serata tranquilla o trascorrere una serata cinematografica senza il rischio di perdere tra i 500 ed i 1000 neuroni.

Uno dei suoi film più celebri è The Tree Of Life, anche qui troviamo Brad Pitt come protagonista.

Il film, lunghissimo, è un mix fra uno spettacolare documentario di National Geographic e il sogno di un bambino che prima di addormentarsi era stato lanciato nella bocca di un vulcano.

Le immagini belle, ineccepibili, di quelle che lasciano a bocca aperta ma tutto il film è un esercizio di stile puro e totale. Un vaneggiante ritratto dei sogni dell'autore che risucchia tutto il film.

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Con questo post partecipo al contest di @deusjudo che ringrazio per l'opportunità e col quale mi complimento per l'iniziativa.



Sort:  

Che bella sfilza di pappardelle pallose che ci hai proposto, un paio di questi "capolavori" di rottura li ho visti anch'io, tipo "The Revenant" e "The Tree of Life", ma a parte qualche scena violenta nel primo, del secondo ho tranquillamente dimenticato tutto, da quanto mi ha preso incondizionatamente!!!

Mi immagino quanto ti abbiano "preso incondizionatamente" caro @mad-runner.
Grazie del passaggio!

Una bella sfilza di titoli, alcuni non li ho visti per scelta (La La Land e Justice League, per esempio, così come non sono andata a vedere Solo e non sono certa di volergli dare una chance), altri mi erano proprio sfuggiti (vedi: The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford, il titolo è già troppo lungo!); per altri, invece, ho avuto il dispiacere (The Revenant ma anche The Tree of Life, che seppur quasi letale non mi è dispiaciuto troppo, proprio perché a livello visivo è molto ben fatto). Detto questo, io ribadisco il mio titolo, è imbattibile, provare per credere: Birdemic xD

Sottolino che La La Land compare nel mio post come esempio virtuoso in quanto lo reputo un bellissimo film.
Su birdemic non l'ho visto e grazie a te credo davvero che non lo vedro mai ah ah :)
Ho voluto puntare su film belli in fondo cercando di immaginare quali potessero essere quelli che sarebbero potuti non piacere ad un pubblico generalista.
Ad esempio The Revenant è tutt'altro che un brutto film ma 9 persone su 10 lo hanno trovato lento, noioso e difficile da seguire.
Resta un gran film, con una gran regia ed un grande protagonista.
Se dovessi prendere però uno dei grandi film da sconsigliare ai più allora punterei su quello.
Grazie del commento @nawamy

Ma infatti, indipendentemente dalla bontà di un'opera, nel cinema conta molto il gusto personale dello spettatore e si sa che de gustibus non disputndum est. Io, ad esempio, non sopporto i musical, anche se resto una grande amante di Mary Poppins. Vedere La La Land sarebbe un disastro, anche se il film per molti è un capolavoro; io mi annoierei, penserei "ecco, ci risiamo, ora cantano e ballano!" con disperazione. Preferisco un Di Caprio che si fa sconocchiare da un orso, insomma XD

Bello spunto, bravo come sempre :)

"Di Caprio che si fa sconocchiare da un orso" me la segno!
Hai ragione, però posso dirti che da non amante dei musical ho apprezzato La La Land oltre ogni ragionevole dubbio.
Secondo me Chazelle è un portento, se vuoi ammirarlo in tutto il suo genio e senza danzare sulle note di un musical allora ti consiglio Whiplash.

The Revenant mi è piaciuto molto e Malick ci prova quantomeno... lui ha una certa eccezionale qualità così rara da trovare in giro per il West: non ti prende per il culo.

Mi piacerebbe leggere una sorta di canovaccio @serialfiller, dove ci fai capire, a grandi linee, i tuoi gusti cinematografici. Cosa ne pensi di Antonioni? Di Rasnais? Di Truffaut? ...Tarkovskij, Herzog? Cronenberg, Lars Von Trier? per parlare anche di qualcosa di più recente...

Caro @voiceoff mi lusinghi al solo fatto di accostare un canovaccio al mio nome. Ahimè dovrò deluderti in quanto provo ad informarmi, studiare e osservare per avere strumenti oggettivi nelle mie mani ma sono molti gli autori che non ho approfondito a dovere come ad esempio Rasnais e in parte Antonioni e Tarkovskij.
La mia preparazione è sicuramente molto più valida se parliamo di cinema dagli anni '80 in poi con ovvie digressioni sul cinema che va dal dopoguerra a quegli anni.
Provo a fare del mio meglio ma non mi sottraggo a nessuna sfida.

Tornando ai 2 titoli che citi come ho già spiegato a @nawamy questi film non sono film che io "non vedrei" ma sono film che non consiglierei ad un pubblico generalista (il 95% delle persone a mio avviso).
Ho puntato in alto provando ad immaginare quali fossero alcuni dei titoli di successo di critica e/o botteghino che in qualche maniera mi sento di non consigliare.
Prendi The Tree Of Life.
L'ho visto con 4 persone "poco esigenti", una si è addormentata, una voleva rompere l'amicizia con me ah ah, e un'altra ancora oggi mi ricorda di quanto sia stato noioso quel film.
A me è piaciuto e l'ho difeso a spada tratta cosi come difenderò sempre la genuina follia di gente come Malick o David Lynch ma mi rendo conto che se oggi andassi in ufficio con il dvd di Tree of Life e lo facessi vedere a 50 persone forse 48 mi maledirebbero.
Con Revenant la percentuale si abbassa ma credo che sia forse il film più bello degli ultimi anni che è stato sul groppone a più persone.

:DDD perché questo?

mi lusinghi al solo fatto di accostare un canovaccio al mio nome.

Mi ha fatto sorridere ma non ho capito bene.
Comunque certo, insomma poi alla fine dipende da quello che vuole ognuno ma se vogliamo cercare di valutare le cose in termini oggettivi dobbiamo rivolgerci a quel cinema, come metro di paragone. E a quel punto il nostro desiderio (magari di vedere qualcosa di divertente) diventa del tutto irrilevante.

Beh se ti interessa un mio canovaccio cinematografico allora o lo fai per burlarti di me o perchè sul tema ti interessa la mia opinione ecco perchè. sperando che non volessi burlarti di me, credevo ti interessasse la mia opinione.

Sono daccordo con te sul resto, senza dimenticare che il metro di paragone è in costante evoluzione. Un tempo i grandi termini di paragone erano Ford o Wilder, poi son diventati altri e oggi ne troviamo altri ad aggiungersi ai mostri sacri.
La storia del cinema è ricca e meravigliosa, difficile poter oggettivizzare ma quel che si può fare è provare a discernere l'oggettivamente ben fatto dall'oggettivamente fatto male.
Per il resto è tutta questione di gusti o i cinepanettoni non sarebbero mai esistiti.
Certo è che se devo parlare di cinema seriamente non parlo del beneamato Vanzina ma vado sui nomi che hai fatto tu più altri intoccabili.
Secondo me è sempre fondamentale anche riuscire a leggere il presente o il recente passato per capire meglio quello che abbiamo oggi.

Giusto per riuscire a inquadrarti meglio... solo una mia curiosità :) quindi sì è perché mi interessa la tua opinione e perché in giro per il web non è così facile trovare recensori cinematografici degni di questo nome (almeno facendo riferimento alla mia esperienza in merito).

Però se tu parli solo di "fatto male o bene" stai trasformando il cinema e a mio parere lo stai un po' sminuendo. Sarebbe come parlare di arte ma utilizzando i canoni dell'artigianato.

Per farti capire quello che intendo prendo a esempio Tarantino, per me lui è un bravissimo artigiano, ma non è un artista...

Il cinema fatto bene e fatto male non esiste, concordo.
Detto ciò esistono delle linee guida che ci permettono di definire grandiose alcune inquadrature e banali delle altre, spettacolare una fotografia e ripetitiva un'altra ecc.
Aldilà dei singoli autori bisogna saper "leggere" la grammatica cinematografica per provare ad essere il più possibile "oggettivi" per quanto si possa esserlo.
Se domani su una rivista uscisse un titolo "Checco Zalone è il nuovo Marlon Brando" e nessuno di noi avesse gli strumenti oggettivi per smentire questa affermazione di colpo tutti crederemmo che sia vero, accetteremmo questo assioma.
Quindi fatto male e fatto bene non esiste, ma un giudizio basato su linee guida tecniche quello si che può essere oggettivo ed universale.
Io rifuggo le banalità, le ripetitività ad esempio ma non per questo un film bellissimo ma poco originale diventa di colpo brutto. Al massimo sarà poco interessante.
Venendo a Tarantino è certamente uno dei migliori artigiani. Secondo me è molto molto di più. Se ti precipiti domani ad un corso di linguaggio cinematografico o similia ti garantisco che 3-4 inquadrature di Tarantino te le faran vedere.
E' un citazionista esemplare, uno studioso e ha costruito uno stile preciso e distinguibile.
Quindi per me è un'artista.
Ci sono artisti migliori? Più puri? Più originali?
Senz altro.
Per me il nostro Sorrentino è uno di questi.
Xavier Dolan ha una profondità che fa paura.
Damien Chazelle tecnicamente a 28 anni è più maturo del 99.99% dei cineasti mondiali.
Villeneuve arriva laddove altri non riescono.
Nolan è un visionario.
Ecc.
Fino ad arrivare agli autori più folli come Lynch o Von Trier ecc ecc.

Concordo con questa tutta la lista da te segnalata , davvero naaa palla unica ahahah

Noooooooooooooo......Revenant....noooooooooooo

Lo amo, ho pure comprato il bluray orginale, adoro ogni scena, l'ho già visto 3 volte e lo riguarderò ancora...e ancora..quel film per me è un viaggio magnifico... è la prima volta che mi trovo in disaccordo con te...era ora!! 🤣 🤣 🤣

A parte quello per il resto concordo abbastanza, bravo! Post davvero interessante come tuo solito! Grande!

Ah ah ah @dexpartacus, come spiegato anche a me è piaciuto abbastanza The Revenant ma per un attimo sono uscito dal mio corpo e mi sono immaginato quali bei film potrebbero essere poco amati dal 90% delle persone ed il film di Innarritu è venuto di conseguenza...

Grazie dei complimenti!
Ora ti aspetto per il fantacalcio!

Ti ho giusto risposto per il fantacalcio.... :)

Ah ok, scusa ma ho frainteso! Allora resetta tutto...eheheheh

Stendiamo un velo pietoso sui film DC. La casa di Burbank ha provato a tenere testa alla Marvel e ha fallito miseramente.
Tra i candidati e vincitori agli Oscar, Lalaland l'ho evitato come la peste, ho troppi pregiudizi nei confronti dei musical, un genere che non riesco a sopportare per più di 5 minuti. Arrival, invece, è stata una piacevolissima sorpresa. Mi aspettavo il solito film sull'invasione aliena ed invece si è rivelata un'ottima pellicola.
Per quanto riguarda Moonlight non so, fatico a sopportare questi film che cercano (inutilmente) di essere politically correct solo per entrare nelle grazie del'Accademy.

The Revenant, però, mi è piaciuto, proprio per essere stato un film diverso dal solito, dove a farla da padrona è più il lato tecnico della pellicola, che non la trama. L'interpretazione di Di Caprio è stata ottima, anche se sono altre quelle per cui avrebbe potuto vincere una statuetta.

Sugli ultimi film citati non mi esprimo, non avendoli ancora visti (e, dopo questo post, non credo li guarderò).

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