Credere nEL SISTEMA

in #ita6 years ago

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Che cos'è un sistema?

Un sistema può assumere varie definizioni, varie forme, a seconda di come e a che scopo lo si usi.

In fisica si definisce sistema un complesso di forze o entità che rispondono alle leggi della fisica.

Per riuscire a barcamenarci nella vita di tutti i giorni tra pesi, distanze e tanto altro abbiamo scelto un sistema di misura condiviso, un sistema metrico decimale.

In politica esso è rappresentato da un tipo di organizzazione basata su regole comuni e note.

Nel campo filosofico al sistema corrisponde un complesso di teorie ed ideologie consolidate.

Sempre più spesso tale parola assume connotati sprezzanti per rivolgersi contro chi appartiene a qualcosa di chiuso, formato da una nicchia di privilegiati e potenti.

Ma c'è un uomo che negli anni '70 in Venezuela ha saputo dare nuova linfa, nuova dignità a questa parola di 3 sillabe tanto abusata. Quell'uomo era Josè Antonio Abreu, nato a Valera il 7 maggio 1939 e morto pochi giorni fa a Caracas, ma più di ogni altra cosa cittadino del mondo.

Nel 1975 Abreu ebbe l'audacia e la follia di seguire la sua utopia. Un modo nuovo, coraggioso e poetico per dare lustro, gioia e opportunità a tutti, a tutti i bambini a prescindere dalla loro situazione economica e sociale. Da quella utopia nacque quello che è divenuto per tutti EL SISTEMA.

L'intuizione di Abreu fu tanto semplice quanto geniale. Servirsi di una delle armi più potenti che l'uomo abbia a disposizione, la musica, per educare socialmente i bambini. Musica come educazione, strumenti musicali come debordante forma di riscatto sociale ed esistenziale. Grazie al suo sogno, da allora, milioni di bambini in Venezuela hanno potuto abbandonare le strade e destini già scritti per imbracciare flauti e clarinetti, trombe e sassofoni, tamburi e triangoli alla ricerca di una speranza e di un obiettivo che molti di loro non sapevano neppure di aver potuto mai avere, lì nascosti in un cassetto.

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El Sistema ebbe talmente tanto successo che presto divenne utilizzato in tutto il mondo. Abreu era riuscito a risollevare una nazione a pezzi con la Musica e successivamente, grazie alla lungimiranza di altre persone, aveva potuto esportare quel metodo e lo spirito Venezuelano in todo el mundo. Anche in Italia, grazie alla collaborazione del maestro Claudio Abbado, abbiamo avuto la fortuna di ospitare in tourneè Abreu e la sua banda. 

Il metodo dell'economista ed ex ministro della cultura del governo venezuelano ha messo radici in tutto il mondo. El Sistema è stato contagioso, virale come diremmo adesso. E' per questo che la notizia della sua morte ha travalicato confini territoriali e non ha conosciuto veti da parte di questo o quel governo, non è stata fermata da pallottole o bavagli. Tutti quelli che conoscevano Abreu e il suo rivoluzionario modo di cambiare il mondo hanno pianto la sua scomparsa, tutto quelli che non sapevano chi fosse si sono sentiti per un attimo ispirati dalle sue gesta.

Nel mio piccolo ho incontrato Abreu inconsapevolmente, quando ho imbracciato uno strumento musicale da piccolo dedicandomi alla musica con una banda e successivamente 15 anni dopo quando guardando in binge watching la serie Mozart in The Jungle di Roman Coppola, ho potuto rivedere nel Maestro Rodrigo (Interpretato da un sontuoso Gabrile Garcia Bernal) lo stesso Abreu, la sua musica, il suo entusiasmo, la tua utopia.

Una volta Roberto Benigni scrisse ti Troisi:

Non so cosa teneva “dint’a capa”,
intelligente, generoso, scaltro,
per lui non vale il detto che è del Papa,
morto un Troisi non se ne fa un altro.


Almeno l'ultima frase, vorrei dedicarla a chi con la Musica ha dato speranza, ha fatto sognare un popolo intero ed esportato gratis un'utopia nel mondo. Un ultimo saluto ideale con in sottofondo la sua banda suonare una canzone allegra e spensierata per accompagnare Abreu nel suo ultimo viaggio.

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Questo secondo me è l'esempio lampante di come una piccola intuizione ha il potere di cambiare le cose. L'idea di usare la musica come forma di riscatto credo sia ormai qualcosa che viviamo come normale e consolidato, nel senso che siamo abituati a pensare che gli effetti della musica siano anche questi. Ciò che non valutiamo quasi mai, però, è proprio l'apporto delle persone che hanno reso quasi scontati alcuni concetti, quando non lo erano affatto e hanno così rivoluzionato il mondo con un'idea e un metodo.
Ricordare queste persone è un segno di rispetto che ritengo dovuto ma che spesso ci sfugge. Grazie della condivisione!

Esatto!
Pensare che 43 anni fa qualcuno abbia realizzato questa idea è incredibile.
Abbiamo il dovere morale di ricordare queste persone, di fornire spunti e forza agli altri per seguire questi esempi.
Personalmente non avevo mai approfondito la figura di Abreu, con la sua morte l'ho fatto e mi ha emozionato il suo percorso.
Avevo preparato altri articoli per quel giorno ma ho voluto spendere una mezzoretta per scrivere questo proprio perchè ho sentito l'esigenza di portare all'attenzione di tutti questa splendida persona, questa splendida iniziativa che oggi ci fa vivere la musica e i suoi derivati come qualcosa di terapeutico e come una forma di riscatto nei momenti difficili delle nostre esistenze.
Grazie del tuo intervento!

In questi mesi difficili per il Venezuela è bello ricordare il Sistema. Ho dei parenti a Caracas e come ogni sudamericano sono molto orgogliosi della loro patria e della loro storia..questa è sicuramente la parte migliore!

Immagino che per loro Abreu sia un idolo!

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