Atypical: la normalità è un concetto relativo

in #ita6 years ago

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Atypical

Imparare ad essere  anormali  

    Esseri atipici  
      

Da poche settimane è stata rilasciata su Netflix la seconda annata di Atypical, serie ideata da Robia Rashid e Seth Gordon.


Al centro della storia vi è Sam, ragazzo autistico che tra mille difficoltà anno dopo anno prova a diventare grande, a diventare normale. Nel farlo viene supportato dalla sua famiglia e dalla sua terapeuta oltre che dal suo unico grande amico Zahid e dalla sua saltuaria ragazza Paige.
Atypical è una serie che mette al centro l'autismo, la mente e le dinamiche psicologiche di una persona nata per non essere normale ma che vive per esserlo.
La bellezza della serie sta nell'aver indovinato perfettamente il tono con cui raccontare questo.
Nessuna solennità o drammaticità totale e al tempo stesso nessun tono macchiettistico o da commeddiola da quattro soldi.
Atypical trae la sua forza dal protagonista che a sua volta trae forza dalla sua famiglia che a sua volta trae forza dalla prospettiva che quel bambino, oramai ragazzo possa raggiungere traguardi per lui sempre più importante.


"Sometimes I wish I was normal."

"Dude, nobody's normal."


    L'altra faccia dell'autismo  

Sam è un ragazzo normale, anche se come recita la citazione nessuno lo è davvero. Non siamo di fronte ad una persona con problemi motori o fisici evidenti o con delle fisime e tic incontrollabili come l'immaginario collettivo può suggerire. Sam ha la sua routine, ha una mente brillante e una fissazione per l'Antartide e tutto ciò che afferisce a quel mondo, scoperte, pinguini e qualsiasi altra cosa. Va a scuola, fa i compiti, passeggia, partecipa a discussioni ma lo fa a modo suo, con una sincerità incontrollabile che mette a disagio soprattutto gli altri ma mai se stesso.
Il protagonista non è capace di mentire, di interagire attraverso canali di comunicazione classici, attraverso schemi prestabiliti.
Le sue difficoltà sono soprattutto di carattere sociali ed in questo la sua terapeuta ed il suo amico Zahid sono determinanti nella ricerca passo dopo passo di soluzioni che gli permettano di trovare la giusta chiave di volta per poter stare in un gruppo, flirtare con una ragazza o semplicemente partecipare ad una discussione in pubblico. Le scene sono spesso esilaranti ma con un tono tenero, delicato e sempre sul filo della bella commozione che si potrebbe provare nel trovarsi di fronte ragazzi cosi puri, cosi indifesi ma allo stesso tempo cosi dolci e geniali.
La vita di un ragazzo "atipico" è diversa da quella di un ragazzo "normale" ma lo è nelle piccole cose, nei traguardi, nei silenzi.
Per Sam restare in una stanza rumorosa, in un ristorante non testato a dovere da lui e i suoi genitori, uscire dalla routine, uscire dalla comfort zone potrebbe scatenare attacchi di panico, attacchi di ira, urla e ansia incontrollabile, fisiologica, patologica.
Ecco perchè le conquiste, le piccole conquiste di Sam sono gigantesche per la sua famiglia. Per i genitori Elsa e Doug, interpretati dai favolosi Jennifer Jason Leigh e Michael Rapaport, vedere Sam andare a dormire una notte fuori casa, avere una fidanzatina, tenere un discorso in pubblico, mettere la sveglia autonomamente sono conquiste enormi. Da bambino egli era visto da loro e dai dottori come un ragazzo che non sarebbe mai stato normale, non sarebbe mai stato capace di esserlo, di adattarsi alla vita e di confondersi con i coetanei. La soddisfazione nel vederlo crescere, imparare, amare, disegnare, impegnarsi e porsi obiettivi è impagabile per loro ed è impagabile per lo spettatore che in un certo senso agisce da seconda famiglia fuori dallo schermo.

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   Non solo Sam  


L'abilità degli showrunner è stata quella di costruire uno show che parlasse del protagonista ma soprattutto delle persone che orbitano intorno a lui, persone che hanno letteralmente sacrificato la propria esistenza per poter essere presenti notte e giorno nel percorso di crescita di un figlio nato con una patologia che cozza con il concetto di indipendenza ed autonomia.


Ed è stata notevole la scelta di dipingere i genitori Elsa e Doug come 2 esseri umani, 2 eroi familiari ma 2 eroi umani che hanno fatto errori e che hanno accumulato chi prima, chi dopo tanta sofferenza, troppi sacrifici per non cercare altrove qualche consolazione.
Ne fa le spese Elsa quando il marito, in preda al panico, decide di abbandonare per qualche mese la famiglia e ritornare ritemprato per potersi preparare ad una vita dal lato di un figlio da seguire e a cui donare più di se stesso. Ne fa le spese Doug quando sua moglie, oramai svuotata di ogni significato, donna che si sente inutile e mai apprezzata, cerca una via di fuga in una storia fuori dal matrimonio che le dona nuova linfa vitale e la fa sentire nuovamente importante. Un conflitto che rischia di riflettersi sulla famiglia tutta e su quel figlio che non può essere abbandonato o disturbato da eventi cataclismatici come una separazione o peggio ancora un divorzio.
Sarà quindi proprio quel figlio problematico a donare nuova forza alla coppia, a riavvicinarli ma si sa l'uomo è essere complesso e le ferite esterne si rimarginano in fretta, quelle dell'animo no.
Tra tutti emerge la figura della sorella di Sam, interpretata da una sorprendente Brigette Lundy - Payne, destinata ad affermarsi presto come attrice di grido.
Se Elsa e Doug sono genitori che volenti o nolenti hanno deciso e dovuto decidere di seguire passo dopo passo il proprio figlio, stessa cosa non si può dire per Casey, sorella che è divenuta punto di riferimento totale per Sam e che oltre ad avere ella stessa fatto spesso le veci del genitore, dell'amico, dell'insegnante ha dovuto fare i conti con il fatto di essere stata messa per tutta la vita in secondo piano.
I bisogni di Sam sono stati messi sempre davanti a tutti, tutte le attenzioni sono state riversate su di lui rendendo Casey un figlio ombra, altrettanto amato e seguito ma troppo spesso dato per scontato.
Casey è un'atleta formidabile, una ragazza speciale, dolce ed in gamba che arrivata ad età da college dovrà iniziare a fare i conti con la separazione dal fratello in nome della ricerca della propria strada, della costruzione della propria vita. Il conflitto interiore è tangibile e strappacuore ma con i soliti toni leggeri, divertenti e delicati la serie riesce a smarcare nel corso delle puntate ogni conflitto.
In tutto questo Sam evolve, giorno dopo giorno, ruba consigli, li annota, li mette in pratica e cresce. Non riuscirà mai a "sentire" davvero qualcosa, non riuscirà mai davvero a capire cos'è l'amore, cosa gli altri abbiano sacrificato per lui ma proverà sempre a seguire dei modelli che possano aiutarlo ad essere normale, ad essere qualcosa o qualcuno di importante per gli altri.
Piccoli traguardi insomma, piccole gioie che ci fanno capire quanto si possa essere normali pur essendo "atipici" e quanto si possa essere felici e innamorati anche dovendo fare i conti con un figlio, un fratello, un amico o un fidanzato che normale non potrà esserlo mai.




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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.



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Adoro atypical, entrambe le serie: i personaggi sono delineati benissimo e riesce sempre a strappare un sorriso senza cadere nella macchietta. Persino il personaggio comico, l’amico di Sam, è tutt’altro che abbozzato.

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Molto piacevole come show.
Devo ringraziare @isakost per avermela consigliata qualche mese fa.
Terminata in pochi giorni con grande soddisfazione e attesa per la prossima stagione

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Sono molto contenta che tu sia riuscito a vederla e confermarne lo spessore in questa tua recensione molto ben approfondita. Aspettiamo insieme la terza allora 😊

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Contento tu abbia gradito la recensione e grazie del consiglio!

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Thank you for upvoting my post to help other authors.

Best regards to you.
@Yehey

Thank you for mentioned me in your post

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Bellissima recensione 😂 Ho visto la prima serie...non mancherò la seconda. Saluti Kork75 🤗

Grazie. Contento ti sia piaciuta.

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