Alan Turing: quando la mente è una macchina enigmatica

in #ita6 years ago (edited)

Alan Turing




Riuscireste ad immaginare la vostra vita senza i computer?

Dove saremmo adesso senza questa splendida invenzione, questa scatola magica che con l'avvento di internet ci ha permesso di raggiungere chiunque e ovunque con un click. Per i millenial e non solo difficile pensare che solo qualche decennio fa questi aggeggi non esistessero neppure ed il mondo era analogico non digitale, cosi come i rapporti ed il modo di pensare.
Laddove oggi vi sono le mail prima vi erano le lettere scritte a mano e recapitate per posta dopo giorni, settimane di attesa. Laddove oggi esistono archivi digitali delle nostre fotografie prima vi erano enormi scaffali pieni di album di fotografie e cosi via.

Come tutto ciò che è iniziato ad esistere ad un certo punto della storia c'è stato un tempo in cui qualche mente geniale e folle ha posato la prima pietra su tutto quello che oggi conosciamo nella fattinspecie come computer.

Il suo nome è Alan Turing.

Credo che alla fine del secolo l'uso delle parole e l'opinione delle persone di cultura saranno cambiate a tal punto che si potrà parlare di macchine pensanti senza aspettarsi di essere contraddetti.“

Alan Turing è la mente dietro la nascita dei computer, senza le sue teorizzazioni nulla di ciò che conosciamo sarebbe stato possibile, o almeno non sarebbe stato tale nelle tempistiche che conosciamo.

Nato nel 1912 a Londra da famiglia benestante da usi e costumi tradizionali, molto legati all'impero britannico Alan ebbe da subito modo di dare prova di grande brillantezza ed ingegnosità.

Molto affascinato dalle materie scientifiche mostrò grande abilità in matematica, chimica ed anche, sorprendentemente in francese.

Fu probabilmente il primo matematico a teorizzare, oltre che auspicare, che in futuro le macchine saranno destinate a svolgere qualsiasi operazione possa essere eseguita da un team umano.

Parole quasi eretiche, partorite dalla mente di un pazzo a detta di molti suoi contemporanei ma quanto mai profetiche. Come ogni genio che si rispetti anche Turing aveva difficoltà a ragionare dentro gli schemi. Celebre la leggenda metropolitana che vedeva Turing capace di risolvere problemi posti da se stesso con il direttore della scuola che lamentava il fatto che Alan non volesse essere istruito dai professori, essendo un cane sciolto assetato di conoscenza. Oggi lo definiremmo come un'abile problem solver.

Nel 1931, all'età di 19 anni, decise di indirizzare i propri sforzi verso il mondo della matematica, studiando presso l'università di Cambridge.

La scienza è un'equazione differenziale,

La religione è una condizione al contorno.

Turing non sarebbe stato Turing senza i precetti di Kurt Godel che lo appassionavano tantissimo e senza l'avvento del Nazismo sulla scena geopolitica internazionale.

Fu proprio l'insediamento di Hitler sul "trono" tedesco a spingere Turing a divenire uno dei più ferventi attivisti antibellici ed in perpetua lotta contro le atrocità perpretrate dal nazismo.

Se fu Godel a spingere Turing verso lo studio della matematica e a conferire ad egli una logica ferrea in quanto a ragionamento fu il matematico David Hilbert a spingerlo verso la teorizzazione della prima macchina assimilabile al moderno computer.

Hilbert volle lanciare una sfida a tutta la comunità scientifica chiedendo a tutti i teorici di cercare un procedimento matematico che potesse determinare la veridicità o meno di una proposizione matematica.

La sfida fu accolta da Turing e generò quella che oggi conosciamo come macchina - a (macchina automatica) o macchina di Turing .

La macchina era in principio un mero esercizio teorico, non esisteva infatti alcuna tecnologia in grado di supportare le avanzatissime idee di Turing. Fu però lo scoppio della seconda guerra mondiale a dare quella spinta, quelle motivazioni (e anche i fondi) affinchè la macchina di Turing divenisse qualcosa di tangibile.

Turing sostenne fin da subito che la sua macchina era dotata di una memoria llimitata. Un vero precursore dei tempi anche nel lessico e nella grammatica tecnica che era solito utilizzare.

La macchina era costruita per leggere e scrivere su un nastro teoricamente infinito dei simboli. Il nastro era suddiviso in celle e nella sua conformazione può ricordare le moderne memorie RAM.

Con questa grande scoperta iniziamo a parlare di codice binario. Erano infatti solo 2, oltre al simbolo "vuoto", le cifre, le lettere dell'alfabeto che la macchina riusciva ad interpretare: 0 ed 1. La macchina presentava, inoltre, una testina di lettura e scrittura che scorreva sulle celle per leggere e scrivere il contenuto. La memoria della macchina di Turing non era altro che un raccoglitore dei cosiddetti "Stati" ovvero record di eventi verificatisi in un dato istante. La somma di quegli eventi, di quegli stati costituiva la moderna memoria.

Vi era poi una cosiddetta tabella delle azioni che permetteva alla macchina di cambiare stato e andare avanti definendo una sorta di road map della macchina stessa.

Quando la sua macchina divenne realtà e la sua fama incrollabile Turing continuò sulla scia di questi lavori finendo per lavorare, poco prima della morte, a brillanti studi sulla morfogenesi, studi che portarono a delle conclusioni teoriche che anche in questo caso precorsero i tempi ma che furono dimostrate solo dopo la sua morte da altri scienziati che presero spunto dai suoi appunti e pubblicazioni.

Un vero genio che fu inserito nel 1999 dalla rivista Time come uno dei 20 personaggi più influenti del XX secolo.

Qualche anno fa gli fu tributato un film bellissimo, che sfiorò l'Oscar e che vedeva Benedict Cumberbatch nei panni dell'eclettico matematico inglese.

Un film da vedere, per capire meglio l'anima di questo fenomeno e per capire come in quegli anni se eri "diverso" eri anche emarginato. La presunta omosessualità di Turing lo vide, infatti, sempre più marginalizzato, nonostante i successi e le scoperte, nonostante fosse stato uno dei salvatori della patria durante la seconda guerra mondiale.

Un assedio mediatico ed accademico contro il "deviato" Turing che portò Alan alla morte, con un suicidio drammatico e tragico che vide la sua stupefacente mente spegnersi il 7 Giugno del 1954 a soli 42 anni.

Una mente capace di decifrare ENIGMA e ribaltare le sorti della guerra ma che non seppe decifrare e tollerare le nefandezze e l'ignoranza dell'animo umano, quello gretto e senz'anima di chi lo estraniava, accusava ed etichettava solo per la sua preferenza sessuale e non per la sua capacità di leggere nei meandri del mondo e creare da zero nuovi mondi, ponendo le basi per un futuro che oggi vede noi attori protagonisti e non debitori di quella magniloquente figura.


Fonti e Bibliografia:

https://biografieonline.it/biografia-alan-turing

http://matematica.unibocconi.it/articoli/alan-turing-lenigma-di-un-genio

Turing: la computazione - Pensando a macchine pensanti (Grandi idee della scienza RBA)


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Perso tra le montagne di Twin Peaks mi ritrovai ad Albuquerque dove un furgone mi trasportò a Westeros e a Westworld successivamente dove ritrovai una cabina telefonica inglese con un Dottore pronto a giocare a Basket o a Calcio con me e a parlare di sociale, politica, futuro, persi come fossimo sull'isola di Lost.


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Gran bel post @serialfiller. Io ho vissuto i miei primi ventisei anni di vita senza alcun aggeggio tecnologico e quel che posso dire è che finché tutto questo non esisteva nemmeno nelle menti più fantascientifiche del momento, vivevamo la nostra esistenza con quelli che in seguito avremmo definito limiti ma che in quel momento costituivano la normalità. Il "problema" è che, una volta che la società per un ventennio ci ha propinato di tutto e di più in materia, immaginare un ipotetico e improvviso ritorno agli usi e costumi degli anni ottanta sarebbe una folle utopia.

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Innanzitutto grazie per aver apprezzato l'articolo.
Che dire, la tua riflessione è quasi sociologica.
Crediamo di avere necessità di cose che prima non esistevano e di cui nessuno sentiva il bisogno.
Non siamo forse proprio noi a creare i nostri stessi bisogni?
Ad intrappolarci dentro le nostre stesse presunte necessità?
Un uomo che scriveva con carta e penna i propri libri, testi, articoli sentiva forse la necessità di recuperare tempo attraverso una stampante che prima non esisteva neppure o una tastiera che non era lontanamente immaginabile provare a scrivere?
E' la società che cambia e si evolve. Avanza o arretra?
Chissà...

Quando mi viene chiesto di fare un paragone/confronto fra le due epoche, mi risulta praticamente impossibile. Il motivo è che sono state due epoche cosi differenti che non hanno niente a che spartire tra loro. E' come se mi chiedessero di paragonare una rockband con una orchestra di musica classica: sempre di musica si tratta, ma il paragone non sussiste perchè non ha senso.Troppe differenze, troppi lati positivi all epoca e oggi, idem per i lati negativi.

Questo è il motivo per cui credo che non sia mai esistita una generazione più "perduta" nel senso di smarrita di quella dei ragazzi che adesso si trovano tra i 30 ed i 40 anni.
Hanno messo i piedi nel passato e nel futuro contemporaneamente perdendo un posto in cui sentirsi a casa.

Un complesso e grande post! Lo rileggerò con attenzione. Di Turing conoscevo qualcosa dal film, ovviamente. Per fortuna è stato "riabilitato". Essendo io appassionato di spy stories, questi grandi pensatori implicati in vicende di spionaggio, mi appassionano ulteriormente.

Troppo buono.
Un post su Turing non era di facile ideazione tale è stata la grandezza di questo grande matematico, crittografo e scienziato con una storia umana particolarmente tragice.

Un altro grande matematico (genio) da scoprire è stato Srinivasa Ramanujan (indiano 1887-1920) che io ho conosciuto dal film "L'uomo che vide l'infinito"

Non ho visto il film e non conoscevo il matematico di cui parli quindi grazie della dritta.

Mi tocca da vicino in quanto amante della tecnologia.
Sono cresciuto col Commodore64 e il primo cellulare lo ho avuto a 13 anni.
Quindi ho fatto ora a vivermi la vera vita senza interruzioni da notifiche e distrazioni talvolta (ahime) inutili.
Mi sento ovviamente di ringraziare te per il post e sia Alan Turing per la sua brillamente mente visionaria 😊
Guarderò il film che hai citato!

Bei tempi quelli, fortunati ad averlo vissuti anche di striscio ma sfortunati ad aver vissuto gli effetti della trasformazione epocale della società liquida.
Grazie del commento

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Ci sono parti del testo simili a wikipedia e ad altre fonti, per questo ti ho dato solo un voto basso. Se capita ancora non faro' votare piu' i tuoi post

Innanzitutto grazie del voto @aboutcoolscience, anche solo un voto fa piacere.
Detto ciò temo che a questo punto mi converrà ritirarmi dalla scrittura dei post scientifici visto che sta diventando sempre più difficile produrne senza incappare in spiacevoli accuse (che non contesto minimamente visto la stima che ho nei tuoi confronti e la credibilità di cui godi tu e tutto il tuo canale).
Nella fattinspecie ho scritto un post dopo aver letto un libro su Turing (che ho citato) e aver letto i 2 articoli (che ho citato).
Ho tenuto il libro accanto a me mentre scrivevo per riprendere alcuni passaggi, non ho riletto gli articoli mentre scrivevo( per eccesso di zelo li ho citati) e cosa ancora più curiosa ho aperto la pagina wikipedia su Turing senza mai leggerla...visto che non avevo bisogno di informazioni di mio interesse.

Scoprire che questo testo, scritto a mente e mano libera presenta delle similitudini mi sconforta non poco.
Vorrei dire "starò più attento" ma più attento di cosi è difficile.

Grazie mille davvero.
Scusa lo sfogo, non era verso di te ma uno sfogo ad alta voce figlio della frustrazione.

Inserisco uno screenshot del controllo fatto su quetext dell'intero testo (meno le citazioni)
:

mi sembra atto dovuto verso voi e verso tutti i miei lettori.

Grazie

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Complimenti per il post @serialfiller. Turing è stato un genio e come tale va ricordato e osannato, precursore di un nuovo mondo come anche tu dici nel tuo post ed è proprio vero, pensa che al mio primo anno di Università avevamo l'esame di informatica e l'argomento sulla quale il prof non transigeva assolutamente era proprio la Macchina di Turing. Anch'io riscontro molte difficoltà nel redigere i miei post in materia scientifica in quanto le informazioni sono sempre le stesse ed ovviamente vi è uno studio a volte approfondito con consultazione di articoli e dell'immancabile wikipedia, se posso permettermi di consigliarti, prova ad esprimere gli stessi concetti cambiando però le parole e i termini. Purtroppo in alcuni casi è il solo modo di non incappare in spiacevoli rogne con le accuse di plagio. Comunque sia complimenti per il post.

Grazie dei complimenti e dei consiglio @paololuffy91.
Ne so qualcosa di prof che non transigevano sul tema... magari era lo stesso?! Grazie ancora

Dipende dove hai studiato e a quale facoltà ahah xD

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