A Pensare Male Spesso ci si Azzecca

in #ita6 years ago

4 marzo 1943 è una delle più belle canzoni della musica italiana, 4 marzo 2018 invece potrebbe essere il titolo di una commedia grottesca dei fratelli Cohen.

Un popolo intero esprime un sonoro vaffa alla classe politica che ha portato l'Italia alla distruzione sociale, politica, economica e morale, spingendo fuori dalla partita per la formazione del nuovo governo tanto Forza Italia, quanto il PD.

I malpensanti (come me) avevan sempre sostenuto che il Rosatellum fosse stato concepito non come una buona legge elettorale da fornire come strumento democratico agli italiani in vista delle elezioni, ma come uno strumento ad Hoc per consentire un alleanza Renzusconiana post voto, a prescindere dall'esito del voto.

Il 4 marzo tutti eravamo convinti che quell'alleanza sarebbe stata impossibile, tale fu il bagno di sangue elottorale dei 2 partiti che insieme non raggiungevano i voti totali ricevuti nelle urne dal Movimento 5 Stelle. Impossibile stavolta.

Renzi è irrilevante dicevano.

Il caimano è definitivamente una pagina del passato tuonavano altri.

Salvini e Di Maio destinati a decidere le sorti del belpaese. Insieme o con l'appoggio del PD restava da decidere e capire ma sarebbero stati loro ad aprire la nuova repubblica archiviando il passato. Che piacesse o meno oltre il 50% degli italiani aveva destinato i propri voti a 2 partiti che almeno nelle intenzioni avrebbero dovuto segnare una discontinuità.

Dopo 2 mesi passati fra attese di coalizioni vere o presunte, naturali o forzate, elezioni regionali in regioni mai determinanti ma oggi vissute come fondamentali, veti incrociati, forni aperti e forni chiusi, siamo arrivati ad un punto di svolta e quella svolta sembra dare ragione a tutti i malpensanti d'Italia.

Immagine priva di diritti di copyright

L'uomo che si era rifugiato sull'Aventino pur di non stringere un patto istituzionale naturale con il Movimento 5 stelle, l'uomo che aveva dichiarato di ritirarsi dalla vita politica se avesse perduto il referendum del 4 dicembre 2016, l'uomo che si è comicamente dimesso dalla segreteria del partito dopo l'ennesima batosta del 4 marzo, l'uomo che aveva portato un partito dal 41% al 17%, il re Mida al contrario della politica italiana, l'uomo che aveva dichiarato che sarebbe stato muto tra i banchi del senato a curarsi il suo seggio e fare opposizione, quell'uomo sabato sera ha rotto il silenzio (e non solo) presenziando al tavolo di Fabio Fazio e dettando la linea politica di un partito di cui non è più segretario ma che evidentemente è ancora nelle sue mani.

No a quei bugiardi, disfattisti, avidi di potere, megalomani dei grillini e si a Valsoia, dove Valsoia ha un nome e cognome ben preciso: Silvio Berlusconi.

E cosi si arriva oggi alla pantomima della direzione nazionale del Partito Democratico. Un'ennesima finta resa dei conti tra renziani ed antirenziani dove è stato e verrà ribadito il no ai 5 stelle e si apriranno le porte al Nazareno Bis.

Un Nazareno esteso dove la lega presiederà la poltrona della presidenza del consiglio, probabilmente con Giorgetti e non con Salvini, e Renzi e Berlusconi se la rideranno continuando a banchettare su quel che resta dell'Italia.

Poco importa se l'Italia continuerà a corrodersi e poco importa se il PD potrebbe sparire dopo quest'ennessima buffonata. Quel che importa è soddisfare l'ego di Matteo Renzi e preservare gli interessi del condannato per frode fiscale e socio in affari del condannato per Mafia dell'Utri.

Lunedi saliranno al Quirinale, invocando la stabilità e rassicurando mercati e Unione Europea.

E intanto noi continueremo ad assistere con un sonno profondo ai loro banchetti, un sonno placido e complice da cui meglio non svegliarsi, cercando stabilità e rassicurando i mercati.

A pensare male spesso ci si azzeca si suol dire, quando di mezzo c'è Renzusconi pensare male è l'unica strada possibile, è l'unica scommessa sicura, con buona pace dei complici cittadini italiani.

Sort:  

Quando si tratta di politica, a pensar male ci si azzecca sempre. Con Renzi e Berlusconi, poi, si può solo pensare male.

Il PD, ormai, è, che ci piaccia oppure no, il partito di Renzi. Quelli che non condividevano la sua linea politica se ne sono andati per la loro strada (Articolo 1, Liberi e Uguali e compagnia) e chi è rimasto è solo un lecchino del Re Mida al contrario (sì, Del Rio, sto parlando soprattutto di te).

Il fatto che un personaggio simile, comunque, possa continuare a dettare ad un intero partito la linea da seguire è preoccupante. Ancora più preoccupante, però, è che qualcuno, all'interno di quel partito, lo sostenga ancora.

Su Berlusconi evito di esprimermi: ha 80-e-passa anni, è uno degli uomini più ricchi al mondo e ormai è più plastica che carne. Per il bene di quello stesso Paese che ha più volte detto di amare, dovrebbe ritirarsi a vita privata e lasciare agli altri la politica...

Che altro aggiungere. Siamo messi male, malissimo. Bel commento, grazie di aver condiviso.

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