L'arto fantasma

in #ita7 years ago (edited)

Un fenomeno molto singolare che voglio condividere con voi oggi è quello dell'arto fantasma.

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CC0 Creative Commons

Si trovano documenti medici anche intorno al 1600 ma troviamo riscontri più attivi con l'insorgere della prima guerra mondiale, dove i mutilati erano veramente numerosi.
Le medicazioni di un tempo non erano altamente qualitative e non si era a conoscenza degli antibiotici, dunque anche gli arti che andavano incontro alla cancrena erano piuttosto comuni.

Per prima cosa diamo un accenno al sistema somatosensoriale e al talamo in maniera più semplice possibile:

  • Il sistema somatosensoriale è costituito da numerosissime connessioni di fasci di proiezione ascendenti (fasci che veicolano informazioni di tipo sensitivo come dolore/freddo/pressione).
    Diversi tipi di neuroni periferici, che sono associati a varie tipologie di recettori sensoriali, trasmettono i segnali attraverso dei "ponti" (fibre di vario diametro) più il diametro è ampio maggiore sarà la velocità della conduzione dell'informazione.

  • Il talamo situato alla base della corteccia, è una struttura diversificata in piccoli nuclei dalle funzioni specifiche.
    Le informazioni sensoriali che provengono dalle strutture sottocorticali fanno tappa nel talamo prima di essere veicolate in corteccia.
    I nuclei posteriori ventrali del talamo VP (che posseggono una mappa topografica del nostro corpo) elaborano ed inviano il tutto alla corteccia somatosensoriale primaria, denominata S1.

La S1 riceve le informazioni da tutto il corpo ed è organizzata in modo ordinato con una straordinaria rappresentazione del nostro corpo, proporzionalmente sviluppata rispetto al numero di recettori presenti in una determinata zona corporea.
Le diverse parti del nostro corpo sono rappresentate in S1 in zone topologicamente differenti.

Si tratta di una organizzazione somatotopica, in quanto delinea letteralmente “i luoghi del corpo”.

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CC0 Creative Commons

Possiamo notare come il viso e le mani hanno una rappresentazione maggiore rispetto alla schiena, la quale è provvista di pochi recettori, poiché è scarsa l'utilità delle informazioni che provengono da essa.
Un'altra parte del corpo ben rappresentata è la bocca.
Le parti del corpo rappresentate rispettano sempre un determinato ordine e vanno a seguire più o meno l'ordine anatomico reale.

Homunculus

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Ora parliamo dell'arto fantasma.

Questo fenomeno va a delineare una viva sensazione nella persona amputata come a sentirne ancora le movenze, di accusare dolore o fastidio e di provare piacere/sollievo andando a "toccare" la parte mancante.
Ci sono dei soggetti che tentano di appoggiarsi o di camminare anche in assenza di un arto o porzione di esso.
Questo fenomeno si riscontra maggiormente all'inizio della perdita dell'arto, e si è visto come parzialmente viene assorbito dal punto stesso dell'amputazione.
Mi spiego meglio. Con il passare del tempo il paziente tende a percepire sempre meno la presenza della parte più distante del corpo fino ad arrivare a completare l'intero arto, nel caso specifico di un braccio amputato, la mano fantasma tenderà pian piano a svanire per poi passare alla totalità del braccio.
Come se il “fantasma” fosse risucchiato pian piano dal punto di cicatrizzazione.

Questo fenomeno è stato studiato sia sotto un'accezione psicodinamica, sia periferica che centrale.

Andiamo ad analizzarle:

  • La teoria psicodinamica si ancora alla negazione psicologica della perdita che manderebbe al paziente input psichici di natura negativa e presunte connessioni con esperienze di vita traumatiche come la perdita/morte di cari.
    Questa visione risulta poco sostenibile e priva di riscontri, dunque risulta pressoché accantonata poiché priva di solide fondamenta.

  • Quella periferica sostiene che la stessa cicatrice, sottoposta a diverse stimolazioni, invierebbe dei segnali alla corteccia somatosensoriale S1 che interpreterebbe questi ultimi come movimenti dell'arto o come la semplice presenza dello stesso.
    Risulta essere una ottima analisi se si pensa alla struttura del sistema somatosensoriale, dove ogni parte del corpo è connessa ad una specifica parte del cervello.
    Molti chirurghi, sulla base di questa evidenza, hanno tentato di arginare il fenomeno intervenendo sulla modalità di chiusura dell’amputazione con svariati tentativi falliti, non venendo mai a capo della situazione, infatti il fenomeno era comunque riscontrato anche dopo varie tipologie di taglio/chiusura.

  • L'ultima teoria, quella centrale, lo categorizza come epifenomeno di una sorta di schema corporeo che, attraverso dei meccanismi di proiezione, e dunque, in assenza di stimoli esterni, riesce a ricreare un'esperienza vissuta ma non reale.
    Questa teoria viene maggiormente soppesata per via della plasticità del fenomeno, che come detto col tempo tende a svanire, e dalla persistenza del fenomeno dell'arto fantasma laddove c'è una maggior rappresentazione nella corteccia, come può avvenire nel caso del volto o delle mani.
    C'è però da sottolineare come questo fenomeno sia anche presente nei bambini che hanno perso l'arto in tenera età ma riscontrano tuttavia tale impressione.
    Ciò fa supporre che lo schema corporeo non sia legato primariamente alle esperienze somatosensoriali e dunque che ne sia indipendente.

Prossimamente la seconda parte dell'articolo.

Fonti:
https://il-corpoumano.it/arto-fantasma/
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sindrome_dell%27arto_fantasma
http://www.treccani.it/enciclopedia/arto-fantasma-sindrome-dell_%28Dizionario-di-Medicina%29/
https://www.google.it/amp/s/www.psiconline.it/le-parole-della-psicologia/sindrome-dell-arto-fantasma.amp.html

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Che post! Molto professionale!

Grazie fratello 😉

Un tizio che conosco perse il pollice, è ridevamo del fatto che ancora lo percepisse ma si accorgeva di non averlo quando premeva sulla barra spaziatrice della tastiera!

Attendo impaziente la seconda parte, molto interessante!

Ho letto che ci sono anche terapie per curarlo, ma non voglio anticipare quello che magari sarà il contenuto del tuo prossimo post ;-)

E bravo @miti hai colto in pieno la seconda parte 😉

Articolo ben schematizzato e molto interessante...grazie e complimenti!

Grazie a te per aver letto 😊

Che fenomeno strano. Non succede per i denti ed i capelli 🤪 (battuta pessima, lo so)

😂 nope

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