Frida: tra arte e resilienza

in #ita6 years ago (edited)

Si è recentemente conclusa la mostra dedicata alla famosa pittrice messicana Frida Kahlo, tenutasi al museo MUDEC di Milano, che ho avuto modo di visitare qualche mese fa. Sono stata totalmente travolta dall’interesse per quest’artista e la sua vita che, a mio parere, racchiude un universo di significati. Ma partiamo dall’inizio…

Chi è Frida?



Frida Kahlo, by Guillermo Kahlo
immagine cc0

Carmen Frieda Kahlo Calderòn nacque nel 1907 in un sobborgo di Città del Messico, terzogenita di quattro figlie. Fin dall’infanzia fu perseguitata dalle sventure, all’età di 6 anni infatti si ammalò di poliomielite, malattia che le causò una permanente disabilità alla gamba destra e che le determinò il soprannome di “Frida gamba di legno”.

Già da ragazza si distinse per brillanti doti, riuscì infatti ad essere ammessa ad una prestigiosa scuola superiore che l’avrebbe preparata poi ad una buona università, Frida voleva diventare medico.

Un tragico evento, però, cambiò per sempre la direzione della sua vita: nel 1925, all’età di 18 anni, fu coinvolta in un grave incidente stradale mentre si trovava sull’autobus che la stava riconducendo a casa dopo la scuola. Si salvò per miracolo, ma le conseguenze per lei furono gravissime: fratture multiple di colonna vertebrale, femore, coste e pelvi, inoltre il corrimano dell’autobus le perforò il fianco uscendo dalla vagina, condannandola dunque all’infertilità. Seguirono diversi interventi chirurgici e numerosi anni di costretto riposo a letto con gessature e bustini di sostegno. Tale condizione di immobilità la spinse, per vincere la noia, alla pittura. Iniziò dipingendo prima di tutto se stessa, grazie ad uno specchio che i genitori avevano appeso al soffitto sopra il suo letto, e così quello che era iniziato come un passatempo divenne la sua passione e il suo lavoro.

Verso il 1927 Frida poté riprendere una vita “normale”, si iscrisse ad un circolo di artisti e intellettuali tramite i quali conobbe quello che sarebbe diventato il suo sposo: Diego Rivera, affermato pittore messicano di murales. Ebbe inizio una tormentata storia d’amore caratterizzata da profonda stima reciproca ma anche da grande dolore, Diego infatti era famoso per il suo libertinaggio, a cui non rinunciò dopo il matrimonio con Frida.
Nonostante le sofferenze e pene d’amore la loro storia andò avanti per molto tempo tra mostre, circoli intellettuali e politici, separazioni e tradimenti. Intanto Frida continuava a dipingere e ad acquisire una discreta fama che le permise di allestire mostre anche in Europa.

Altri eventi tragici nella vita della pittrice furono i numerosi aborti, che divennero tema di molti suoi quadri, e il divorzio da Diego nel 1939, in seguito al tradimento con sua sorella Cristina.

Un anno dopo, Diego tornò da Frida con una nuova proposta di matrimonio, che lei accettò. Da adesso in poi la vita di Frida fu costellata da un grande successo e un forte impegno politico, divenne inoltre insegnante d’arte presso un’Accademia.

Purtroppo già alla fine degli anni ’40 le sue condizioni di salute, da sempre precarie, peggiorarono: dovettero amputarle il piede destro in seguito ad una cancrena, fu costretta alla sedia a rotelle e poi a letto, fino a morire nel 1954, all’età di 47 anni, per embolia polmonare.

Arte e resilienza

Frida, ai giorni d’oggi, non è famosa solo per i suoi quadri ma anche per la sua vita straordinaria. Ma che cosa rende straordinaria la vita di questa donna?

Il primo aspetto evidente a tutti è senza dubbio la tragicità degli eventi di vita di Frida; vicende che hanno cambiato per sempre la sua vita, sicuramente in peggio, ma che lei ha saputo affrontare non solo adattandosi, ma riuscendo ed esprimere al meglio il suo talento.
Ciò che colpisce più di tutto, a mio parere, è questo ribaltamento del destino: una condanna a diventare invisibile, a causa della disabilità, che si trasforma in uno splendore immortale.

Frida dipingeva il suo dolore, la sua realtà. I suoi quadri comprendono diversi temi a lei cari: la tradizione e il legame con la terra messicana, il suo orientamento politico (Frida era una fervida sostenitrice del comunismo), il suo amore estremo e ossessivo per Diego, la sofferenza per i numerosi aborti, il dolore cronico conseguente all’incidente. I suoi dipinti ti entrano dentro, ti sconvolgono, a volte vorresti coprirti gli occhi per quanto sono crudi. Ma quella era la sua realtà, e attraverso la pittura Frida elaborava in qualche modo il grande dolore che si portava dentro. “Viva la vida” era il suo motto, nonostante tutto.
Non è questo un esempio di resilienza? La capacità di far fronte ad eventi traumatici riorganizzando la propria vita in modo positivo, riuscendo a superare le difficoltà e a raggiungere anche traguardi importanti. Io ho visto questo in Frida: passione per i propri ideali, amore per la propria terra, una forza incontenibile che nemmeno le sventure della vita sono riuscite a ridimensionare.

Ricerche correlate:

-“Frida Kahlo”, Andrea Kettenmann
-https://it.wikipedia.org/wiki/Frida_Kahlo
-https://it.wikipedia.org/wiki/Resilienza_(psicologia)

Sort:  

Mi sono visto il film su netflix: m'è piaciuto così tanto che me lo sono ri-guardato in spagnolo! :)


Un caro abbraccio da @amico!

si il film è bellissimo, è fatto davvero bene e fedelissimo alla storia !

che donna e che vota incredibile.
purtroppo la mostra me la sono persa :(

Peccato, però si trovano tanti libri in giro con le sue opere e sono fatti molto bene! Nelle references ne ho messo uno che ho comprato se vuoi ispirarti!

Grazie, vedrò di recuperarlo

Oggigiorno, se tutti avessero lo spirito di Frida dubito possano esserci “scocciature”... perché chi ama veramente la vita la vive e non si lamenta, trova soluzioni e non fomenta ulteriori problematiche ;-) grande Frida e grazie per il tuo articolo!

E' un grande esempio di resilienza, ne ho voluto parlare proprio per l'ammirazione che mi ha suscitato tutta la sua storia!

Ottimo lavoro! Confesso che non conoscevo bene la storia di questa grande artista. Grazie per averla condivisa!

Anche io l'ho conosciuta quasi per caso, poi è capitata la mostra vicino casa e..sono stata catturata dalla sua vita e le sue opere! Ti consiglio anche il film su di lei, è fatto molto bene, il suo ruolo è interpretato da Salma Hayek!

Interessante davvero il tuo post.
C'è solo da imparare da una grande donna come lei.
Brava (:

si grandissima donna, grazie pawpawpaw!

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