CRAZY FOR THE VINYL [Part 3]

in #ita7 years ago

Wadada brethens.
Rastafari not a culture, it's a reality.
Realtà che si esprime attraverso un disco, la puntina affondando nei solchi caldi e profondi sprigionando solo buone vibrazioni.
Nella seconda parte di CRAZY FOR THE VINYL
https://steemit.com/ita/@rootsengrave/crazy-for-the-vinyl-part-2
abbiamo toccato il tema di come trattare il vostro disco e ricordato che può diventare un oggetto unico e raro.
Scusate se pubblico di rado in quest'ultimo periodo per tenervi aggiornati, prossimamente tutto ciò che avete letto e leggerete nei prossimi post cercheremo di farvelo capire in maniera pratica con foto e mini video.
La musica reggae, in particolare il genere roots, è una tra le poche che non ha mai abbandonato la produzione in vinile grazie anche alla fedeltà dei cultori delle buone vibrazioni.
In questa session oltre a continuare a parlare di questi oggetti tondi e mistici, invitiamo i lettori a scrivere nel caso avete metodi alternativi e/o migliori a quelli che Roots Engrave vi propone per salvare i vostri vinili.
Tranquilli ogni commento sarà ben accetto.
Cambiare e scambiare opinioni e informazioni è solo un bene per tutti i collezionisti, ovviamente se fatte con garbo e compostezza.
Ritrovatevi nella musica e se riuscite in vinili specifici, le vostre sensazioni e sapori della vita che vivete.
Senza accorgervene vi troverete con gli occhi aperti e fissi in un punto, la vostra mente viaggiare verso pensieri che vi fanno suscitare emozioni uniche facendovi spuntare un piccolo sorriso; come diciamo noi nella Jah Music: "This is a good vibes".
Ogni ascoltatore associa i propri pensieri in base al proprio stato d'animo quindi consiglio di non usare i dischi, in tal caso se proprio dovete, usate dischi sempre con cura e mettete generi allegri che richiamino 'allegria' ai vostri pensieri.
Generatore di benessere, sia da parte dell'ascoltatore che del'oggetto che trasmette la nostra canzone preferita combinazione tra giradischi e vinile, favorisce un ripristino a livello interiore facendovi vibrare il cuore.
Consiglio di ascoltare questa bella traccia per farvi capire la potenza della Jah Music figli della roots:


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Nestori – Leave It To Jah
Disco di mia proprietà, comprato meno di un annetto fa da un rivenditore autorizzato sul web, registrato in Finlandia dalla Intergalaktik Sound.
Come riporta la matrice in 'label' è la prima traccia con cui inaugurano la nascita della records.
Ovviamente facente parte di un lotto di tredici vinili, spendendo in totale £109.86.

Label: Intergalaktik Sound ‎– IGS001
Format: Vinyl, 7", 45 rpm
Country: Finland
Released: 2007
Genre: Reggae
Style: Reggae Roots, Dub

Sort:  

Come mai il Roots non ha abbandonato il vinile? La maggior parte della produzione avviene nei Caraibi?

Haile Man, bella domanda. Unica risposta è che seguono il valore delle radici legate alla musica. In passato si usava solo il giradischi e i vinili per qualsiasi uso per piacere personale o per feste.
Tra una traccia e l'altra e mentre puliscono i loro dischi per ottimizzare l'ascolto alla gente presente, parlano lanciando messaggi positivi legati alla cultura Rastafari e non.
E poi diciamola tutta, la qualità della traccia su vinile è più coinvolgente e limpida a livello di suono e prende bene al cuore e alla mente. Consiglio, non so di dove sei, di provare ad abbracciare le serate sound system se nella tua città ci sono gruppi che portano avanti la Jah Music.
Per quanto riguarda la la produzione, agli albori iniziarono in Jamaica, poi spostandosi in Inghilterra e per ultima America. Ai giorni nostri invece si può dire che quasi tutto il mondo produce in maniera autogestita. L'Italia si inserisce bene nelle autoproduzioni roots-reggae.
Peace, Love & Unity.
Stay tuned, Stay Roots Engrave!!

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