Specchio specchio delle mie brame

in #ita6 years ago (edited)

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Immagine CC0 creative commons

Oggi vorrei parlare di autostima. Vedo molte persone con un livello di autostima piuttosto basso, me compresa, il che rende la vita difficile, perchè i tarli mentali non si schiodano con uno scacciamosche, anzi si attaccano come zecche e non ci lasciano più.
L'autostima sembra un concetto scontato e facilmente comprensibile da tutti finchè non facciamo la fatidica domanda a voce alta: cos'è l'autostima?
L’autostima è qualcosa di molto semplice e personale: è una stima, una valutazione di noi stessi, o detta in altro modo è la risposta alla domanda: ”Cosa penso di me? Che valore mi do?”.


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Una cosa che solitamente sfugge a tutti, in questa definizione, è la dimensione assolutamente soggettiva dell'autostima: dovremmo farci un bel cartello e scriverci sopra “ricordati che l'autostima non coincide quindi con la realtà assoluta ma è la percezione che ho di me stesso in uno specifico momento della mia vita”, o in momenti prolungati che diventano “cronici”!
Avere una buona considerazione di se stessi è essenziale per vivere serenamente, perchè essa influenza non poco il modo in cui ci comportiamo e le scelte che facciamo.

Ogni uomo sente sempre un grande bisogno di sapere quanto vale: sono intelligente, attraente, competente, in forma, rispettabile, autorevole, amabile? E quanto? Un po’, abbastanza, molto? Più o meno rispetto agli altri? Quali sono i miei punti forti e quali quelli deboli? Ci piacerebbe tanto essere i primi in ogni cosa.


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Se ci valorizziamo e ci vogliamo bene la nostra autostima sarà alta, altrimenti sperimenteremo quella che viene chiamata bassa autostima, cioè un'immagine di noi stessi negativa, di persona non capace, non all'altezza delle situazioni, non degna di riconoscimento. E l'autostima va a intaccare tutte le dimensioni umane: emotività, relazioni interpersonali, vissuto corporeo, vita familiare, lavoro, strategie di controllo sull'ambiente.

Alcuni autori sostengono che la stima di sé abbia origine dal confronto tra l'immagine che ciascuno ha di se stesso e l'immagine di ciò che si vorrebbe essere. In tal senso, tanto più il "come siamo" è lontano dal “come vorremmo essere” tanto più ci si sentirà sminuiti e si sentirà insoddisfazione nei propri confronti. Insoddisfazione che avrà peso e gravità diversi a seconda della fragilità o della forza delle persone.

Per esempio questa ragazza, nella sua quotidianità, tenderà a sentirsi come un coraggioso leone o come un tenero e indifeso gattino?



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L’autostima è solo una delle tante componenti del nostro benessere psicologico ma agisce come una lente che ingigantisce o miniaturizza le nostre risorse personali, creando dei circoli viziosi disfunzionali.

Chi sperimenta bassa autostima, infatti, non sentendosi sufficientemente sicuro del proprio valore e delle proprie qualità, evita di scegliere e di agire per una eccessiva paura di sbagliare; di fronte a un problema viene divorato da incertezza, dubbi e ansia. Quando succede un fallimento soffre maggiormente, associando l’accaduto esclusivamente ad una sua mancanza mentre quando sperimenta un successo tende a svalutarlo e sminuirlo, come se non fosse merito suo.
E’ importante considerare l’autostima come una spia di allarme; quando cala ci avvisa che qualcosa non va e bisogna intervenire per non farci soffocare da pessimismo e sensi di colpa.

Una delle prime cose che ho imparato partecipando ad un incontro sull'autostima è quello che non bisogna mai avere paura di sbagliare e nello stesso tempo non bisogna pretendere di essere perfetti. Bellissimo l'esempio di Edison intento a inventare la sua prima lampadina: quante volte avrà provato prima di riuscire? Pensate che ogni volta si mettesse a piangere davanti al fallimento? No, lui diceva: “non ho sbagliato, ho semplicemente scoperto un altro modo in cui non si fa una lampadina”.


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Ma perchè si perde l’autostima?

Uno degli errori più comuni (inconscio, ovviamente) che le persone più sensibili e fragili commettono a un certo punto è quello di identificarsi con il problema, con l'insuccesso che ha fatto abbassare la propria autostima.
Ma noi non siamo il problema, noi non siamo il fallimento.
Siamo persone che, come Edison, vanno avanti per tentativi ed errori, ma a volte sbagliamo e, non riuscendo a vedere nell'errore una nuova possibilità, crediamo di essere incapaci di fronteggiare le situazioni difficili e ci arrendiamo, con conseguente svalutazione di sé.

Ma fermiamoci un attimo: quell'errore è proprio così enorme, così importante da stare al centro di tutti i nostri pensieri, da nascondere le cose belle, da farci dimenticare che oltre a qualche sbaglio facciamo anche cose buone con buoni risultati?

Riguardiamo la nostra lista delle priorità e non paralizziamoci ai blocchi di partenza: corriamo la nostra gara e alla fine non guardiamo agli ostacoli chesono caduti ma al nostro impegno, al coraggio della sfida, allo sforzo fisico e mentale che abbiamo fatto, e all'esperienza che ci permetterà di migliorare in futuro.




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Fonti:

Materiale didattico Master ricerca didattica e couselling formativo
http://www.stateofmind.it/tag/autostima/
https://www.albanesi.it/mente/autostima.htm

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