Radici [theneverendingcontest]

in #ita5 years ago

Quando mia madre morì le mie visioni sparirono per una settimana intera. Quello che vedevo erano immagini o colori, che quasi mai avevano un senso per me. A volte erano come un dejà vu, altre volte come messaggi inconsci che rispondevano a domande mai poste. Mi succedeva più spesso quando dipingevo, come se fosse una sorta di meditazione: spalmavo i colori sulla tela senza sapere cosa avrei dipinto, non partivo mai da un'idea, ma da un'esigenza impellente di esprimere qualcosa che poco alla volta prendeva forma, indipendentemente dalla mia volontà.
Alla fine della messa per il suo funerale, padre Antonio mi consegnò una lettera.
-Tua madre era una grande donna, questo è il suo ultimo desiderio. So che non ti stupirai troppo per quello che leggerai- mi disse, facendomi le sue condoglianze.
Mia madre mi chiedeva di andare a fare un viaggio in Madagascar per andare a conoscere il paese in cui ero nata. Ero stata adottata, lo sapevo, ma non avevo mai voluto sapere niente delle mie origini. Adoravo i miei genitori adottivi e questo mi bastava. Evidentemente non bastava a lei che in quella lettera mi diceva che nei miei primi tre anni di vita ero cresciuta nell'orfanotrofio di Fianarantsoa e che dovevo andare lì e parlare con suor Rose. Quella notte non dormii per nulla e dipinsi per ore: alla fine il mio dipinto si rivelò una grande piuma blu, blu come il mare del Madagascar, con un occhio che mi scrutava e mi implorava di partire.



art-2641335_960_720.jpg
Immagine CC0 creative commons

Il Madagascar mi accolse con la sua luce radiosa, i profumi dell'Africa e la sua nutura rigogliosa.
Quando arrivai a Fianarantsoa suor Rose mi diede il benvenuto con un forte abbraccio.
-Julie- mi disse, pronunciando il mio nome in francese -sapevo che prima o poi saresti arrivata!-.
-Mi manda mia madre- risposi in un sussurro.
Suor Rose andò a prendere una grande scatola di cartone e iniziò a raccontare.
-Tua madre arrivò qui molto giovane per fare del volontariato. Sapeva di non poter avere figli per una malformazione ossea del bacino e si innamorò di questo posto. Si prendeva cura di tutti i bambini con amore e con gioia e rimase qui per molti anni. Poi sei arrivata tu, ma non eri sola … - .
Le sue parole mi riempivano di emozione e curiosità. Non avevo mai voluto sapere nulla di come era cominciata quella storia perchè l'amore di mia madre era immenso e volevo farle capire che quell'amore era l'unica cosa importante per me. Ma adesso capivo che non era solo la mia storia, ma anche la sua.
-Eravate due neonate bellissime, due gemelle!-
Ero incredula e la incitai a proseguire.
-Purtroppo, per un'antica leggenda, in Madagascar i gemelli non sono bene accetti dalla comunità e molto spesso vengono abbandonati. La tribù da cui arrivavate era molto legata alle credenze della tradizione. Sfortunatamente tua sorella, Denise, era malata e all'incirca ai vostri tre anni è morta. Fu allora che tua madre, che si era affezionata a voi in modo spropositato, decise di adottarti e tornare in Italia, lasciandosi alle spalle questo terribile lutto. In questa scatola trovi tutte le vostre cose e i diari che lei scriveva. Sono le tue radici-.
Ero commossa. C'era una vecchia foto dove io e mia sorella ridevamo felici con delle lunghe piume blu a decorarci i capelli. Lessi avidamente tutto quello che aveva scritto, il suo dolore, i viaggi, la gioia di stare con i bambini, gli appunti sulla storia dell'Africa, la vita in Madagascar.
Le ultime pagine erano piene di lacrime per la scomparsa di mia sorella, le diceva che doveva andare via ma le giurò che sarebbe tornata per ricordarla con la Famadihana, la cerimonia del disseppellimento che onorava i defunti. Allora capii perchè mi aveva fatta tornare: dovevo mantenere la sua promessa.
Insieme allo stregone di un villaggio vicino organizzai il rituale: la tradizione delle antiche tribù diceva che molti anni dopo la morte, il corpo del defunto doveva essere riesumato e portato in processione con canti, musica e regali. Avvolsi il suo corpo in un sudario di seta nuovo, feci sette volte il giro della sua tomba e mangiai carne di zebù in suo onore.
Piangendo, lasciai sulla sua tomba una fotografia di nostra madre, un mazzo di ibiscus e il dipinto della piuma blu che mi aveva portato da lei.
-Scusa se ci ho messo tanto- le dissi.
In quel momento una piccola farfalla bianca si posò sulla mia spalla e poi volò via, verso il cielo.
Sono sicura che fosse la sua anima libera venuta a salutarmi.

In partecipazione a:
theneverendingcontest n° 36 S1-P8-I1 – Contest di @spi-storychain

Sort:  

Why are you sending so many posts at the same time? We are not getting refunds. Stop sending hundred of bid at the same time.

Ho avuto la pelle d'oca dall'inizio alla fine...

Posted using Partiko Android

grazie paw!! è sempre un piacere piacerti :-))

Che meraviglia! Il mio racconto preferito a questa tornata ed uno dei migliori che avete scritto.

grazie mille! Siamo felici che ti sia piaciuto cosi tanto !!

You got a 52.55% upvote from @minnowvotes courtesy of @road2horizon!

Coin Marketplace

STEEM 0.21
TRX 0.14
JST 0.030
BTC 68220.71
ETH 3321.59
USDT 1.00
SBD 2.74