Opinione divisa

in #ita6 years ago (edited)

Sono nato nel 1492, un anno importante, fondamentale, esiziale, ma questo io allora non lo sapevo, non lo seppi nemmeno in età adulta, non lo seppi mai, quanto fosse importante, fino al giorno della mia morte. Fossi nato l'anno precedente o l'anno successivo, per me, non sarebbe cambiato nulla, nemmeno una virgola di tutta la mia vita, certamente però sarebbe cambiato il quando della mia morte, il dove della mia morte, il perchè della mia morte e questo è fondamentale : la morte a volte illumina di un senso tutta la vita di un uomo. Ma torniamo al giorno della mia nascita, il grido, tanto a lungo represso, si libera dal mio petto : è venerdì 12 ottobre 1492 e io comincio a piangere e strillare. Mia madre invece, nello stesso istante...

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CC0 creative commons

...chiuse gli occhi e stremata dallo sforzo di avermi messo al mondo cadde in un profondo sonno ristoratore. Quando si svegliò il villaggio era deserto, mi strinse a sé impaurita, quindi corse verso la spiaggia. Qui vide gli abitanti del villaggio in ginocchio mentre degli uomini, dal corpo interamente coperto da strani abiti e con un copricapo che luccicava al sole, avanzano tra le onde della battigia come mostri marini sbucati dalle profondità del mare.

Per noi Taino, pacifica gente della grande isola, loro avevano le sembiante degli Dei, agli occhi del capitano in seconda Carlos Vargas di Tarragona, l'unica Dea in quella spiaggia era mia madre, la cui bellezza esotica intrecciò i nostri destini. Ero venuto alla luce da poche ore e già solcavo i mari alla scoperta di un nuovo mondo, cullato dalle onde del grande oceano.

Oggi, a venticinque anni dal quel primo viaggio per mare, le onde del grande abisso blu spazzano rabbiose la tolda della mia nave, avvolgendo i miei uomini nella vorticosa schiuma bianca, per trascinarli nelle buie profondità, dove nulla si ode più, né il sibilo spettrale del vento di tempesta, né il pianto dei cari che invocano invano il loro nome.

Di qui a poco morirò tra i flutti, saldo al timone, conducendo la mia nave tra le fatali intemperie, alla stessa maniera di come ho vissuto, affrontando le difficoltà con coraggio, mantenendo la rotta di una vita onesta ed avventurosa, con gli occhi a scandagliare l'orizzonte ed il cuore a irrorare il corpo di vita e l'anima di emozioni. Per ogni gelida onda che mi frusta le membra, indelebili frammenti di una vita vissuta intensamente mi riscaldano l'anima.

Ora corro a piedi nudi per las ramblas di Barcellona affianco al mio cane...
Ora sono in cima alla torre di avvistamento e mi libro insieme ai gabbiani...
Ora bacio il mio primo amore e mi calo dalla finestra prima che il di lei padre mi scopra...
Ora schiena contro schiena con il mio migliore amico scazzottiamo in una rissa...
Ora giuro fedeltà alla corona e la regina mi nomina capitano...
Ora prendo in braccio per la prima volta mia figlia e sono stordito dall'emozione che provo...

Potevo essere un Taino e vivere tutta la vita nella grande isola in mezzo all'oceano blu, ma grazie al fato che quel giorno ci ha fatto scoprire un nuovo mondo, la mia vita è stata una scoperta continua. Ora siamo in mezzo all'oceano blu, signora dalla grande falce vieni pure a prendermi, sono quello al timore e lo sarò fino all'ultimo attimo della mia vita.

* * *

Amato figlio mio, ora sei in fondo all'oceano blu, mi restano solo le lacrime e il poter maledire il giorno in cui il fato mi fece scegliere l'ignoto che alla prematura tua dipartita portò.


In partecipazione a:
...to be continued CONTEST di @ilnegro

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Bellissima atmosfera! Complimenti!

grazie del commento e per aver letto

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