Il minestrone di Mr. Jones [theneverendingcontest]

Quella mattina, mentre stava raccogliendo dei fiori dal suo giardino, Mr. Jones venne punto alla mano destra da un'ape e poichè la mano si stava gonfiando parecchio decise di andare nella farmacia del paese a comprare una pomata.
Notò a malapena che la primavera era arrivata, che l'aria era tiepida e profumava di gelsomino.
La farmacia si trovava nel lato sud della piazza, dalla parte opposta alla chiesa. Quando aprì la porta e guardò dentro vide, oltre il bancone di legno scuro, una persona sconosciuta e rimase attonito a fissarla. Non c'era il solito dottore con cui aveva una certa confidenza, ma una signorina bruna e sorridente.
-Buongiorno, come posso aiutarla? - disse lei gentilmente.
-Dov'è il dottor Green?– chiese Mr. Jones senza tanti convenevoli.
-Il dottore si è preso due settimane di ferie- rispose la signorina.
-Due settimane? Ma se non si è mai mosso dal paese negli ultimi 10 anni!-
-A maggior ragiore. Non pensa che si meriti un po' di vacanza? Lei dev'essere Mr. Jones, vero?-
-Come fa a saperlo?-
-Il dottor Green l'ha descritta perfettamente. E se la può consolare lei è in cima alla lista che mi ha consegnato il dottore. “Per prima cosa prenditi cura di Mr. Jones e trattalo bene perchè è un mio amico!” ha scritto-.
-Davvero ha detto cosi? “amico”? E poi cos'altro ha detto?-
-Che lei soffre di intolleranze animali-
-Animali? Alimentari vorrà dire!?-
-No no, animali, perchè si riferiscono all'anima. Ma il cibo può aiutare, sa?-
Mr. Jones la guardava senza sapere se la bella signorina lo stesse prendendo in giro o meno.
-Per esempio, quand'è l'ultima volta che ha mangiato un salutare minestrone?-



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Silenzio.
-Vede? Non se lo ricorda neppure! Allora questa sera prepari un bel minestrone di verdure e cereali e aggiunga della buona cicoria, serve ad alleviare i ricordi. Lei deve fare pace con il suo passato, Mr. Jones-.
-I miei ricordi … - sospirò Mr. Jones uscendo pensieroso dalla farmacia.
A metà strada verso casa improvvisamente Mr. Jones si ricordò che si era completamente dimenticato del motivo per cui era andato in farmacia e tornò indietro di corsa, con la sua mano grossa come un pompelmo.
-Me l'aveva detto il dottor Green che lei è anche un po' ipocondriaco!- lo accolse la signorina bruna.
-Ipocondriaco io? Mica mi sono inventato la puntura dell'ape!!-
La farmacista sorrise, mentre metteva della pomata, a sua detta miracolosa, su un puntino rosso della mano di Mr. Jones.

Quella sera Mr. Jones si scoprì a guardare le poche foto che aveva del suo passato: quando era un giovane e promettente giocatore di basket prima di rompersi malamente una gamba, la sua bella moglie che lo aveva lasciato per un altro, i suoi ex colleghi di lavoro con cui si divertiva prima del fallimento della ditta, il giorno del suo 60° in cui aveva litigato con i suoi figli per futili motivi, un vecchio biglietto aereo per Buenos Aires che aveva conservato perchè era stata la vacanza più bella della sua vita, e anche l'ultima.
Poi senza quasi pensarci, si preparò un buon minestrone con cicoria fresca come aveva detto la farmacista e se lo mangiò guardando un documentario alla televisione. Il giorno dopo Mr. Jones si svegliò riposato come non gli succedeva da tempo, chiamò i suoi figli per dare loro un saluto e andò al mercato a fare la spesa.
Mentre pagava alla cassa si accorse che la sua mano era peggiorata, era ancora più grossa del giorno prima.
-Altro che crema miracolosa- disse concitato alla farmacista -guardi qui!-.
-Mr. Jones che piacere vederla! Lei somatizza troppo sa?-
-Soma... cosa?-
La farmacista mise delicatamente altra pomata sulla mano di Mr. Jones.
-Ancora questa crema che non funziona?-
-Non tutto si risolve in un giorno Mr. Jones. Se sta facendo la spesa compri anche della valeriana per il minestrone di stasera, serve ad attenuare il dolore e i sensi di colpa. Lei deve perdonarsi Mr. Jones, è ora di andare avanti-.
Lungo la strada di ritorno Mr. Jones sentiva un grosso peso sulle sue spalle e rivedeva tutte quelle volte che non aveva chiesto scusa, che aveva tradito e ingannato, che aveva ferito qualcuno, che non aveva ascoltato, che era stato egoista. Mise molta valeriana nel suo minestrone e se ne andò a dormire senza neanche guardare un po' di tv. Ma quando si svegliò il giorno dopo vide il sole filtrare dalla finestra e quasi sorrise. Decise di andare in paese a fare colazione al bar della piazza dove facevano le pastine di riso che lui adorava. Non sapeva perchè, ma si sentiva come se fosse dieci anni più giovane. Mentre mangiava il suo dolce si accorse che la sua mano stava meglio, così, appena finito si recò in farmacia.
-Vorrei ancora un po' della sua pomata- chiese gentilmente alla farmacista.
-Oh vedo che va molto meglio, Mr. Jones. Deve avere dei bei fiori se quest'ape gironzolava nel suo giardino! Non è che ha anche dei denti di leone tra i suoi fiori? Dovrebbe aggiungerli al minestrone di stasera, le regaleranno nuova fiducia nella vita-.

“Fiducia nella vita?” pensò Mr. Jones. Da quanto tempo si alzava la mattina come spento, senza aspettarsi più niente, come se non si meritasse di essere ancora un pò felice?
Quella sera il suo minestrone era tutto giallo, pieno dei petali del dente di leone. Lesse qualche pagina del libro che aveva sul comodino e si addormentò come un sasso.
Non sentì la sveglia e si svegliò di soprassalto al suono del telefono: era suo fratello Martin. Quanto tempo avevano passato insieme da bambini e durante la scuola, non era solo suo fratello ma era anche il suo migliore amico. Era felice di sentirlo.
-Martin! Quanto tempo … perchè non vieni a trovarmi?- gli disse, incredulo delle sue stesse parole.
Aveva voglia di vedere Martin, di andare a pescare, di fare un viaggio, di prendere un cane, di cambiare le tende di casa, di fumare un buon sigaro.
Si vestì velocemente e corse a perdifiato in paese. Aprì la porta della farmacia e forse per la prima volta guardò la farmacista negli occhi.
-Queste sono le rose più belle del mio giardino signorina! Ho tante cose da dirle, ma prima vorrei sapere il suo nome, mi rendo conto che sono stato scortese, non gliel'ho mai chiesto... -.
-Mi chiamo Hope- rispose lei. E mai nome era parso più bello a Mr. Jones.

In partecipazione a:
theneverendingcontest n° 42 S2-P9-I1 – Contest di @spi-storychain