Fiesta a Puerto Varas

A Puerto Montt arriviamo tardi e pernottiamo all'hospedaje Teresita, dove Guillermo, il proprietario, è molto curioso e ci fa un sacco di domande sul nostro viaggio, ma la moglie ci avvisa che è anche un poco sordo così urliamo tutti cercando di farci capire! Ci fermiamo solo una notte, perchè siamo un po' di corsa, è in arrivo un'altra avventura: tra qualche giorno ci aspettano in una fattoria dove lavoreremo per circa due settimane, in cambio di vitto e alloggio.

Cosi il mattino seguente ripartiamo per Puerto Varas, dopo un'altra esilerante conversazione con Guillermo. Puerto Varas non è ancora la destinazione finale del viaggio, ma vediamo con gioia che è una vivace cittadina sulle sponde del lago Llanquihue, e rispetto ai villaggi della carretera austral è ricca di movida, attività e locali: decisamente siamo tornati alla civiltà, dove gli autobus passano regolarmente e internet funziona sempre! La gente riempie le strade e mangia nelle bancarelle all'aperto o approffitta del lago per fare qualche gita in barca.








La piccola città si trova al bordo del lago più grande del Cile, il Lago Llanquihue, situato in posizione perfetta per offrire una vista eccezionale dei vulcani Osorno e Calbuco, che noi ovviamente non vediamo a causa delle nubi che si addensano nel cielo ... ma incrociate le dita: ancora non piove!
Non ci sono molti luoghi d'interesse a Puerto Varas, ma c'è una bella chiesa tedesca, la Iglesia del Sagrado Corazon de Jesus, un monumento nazionale che mostra tutta l'influenza tedesca della città, ispirata nella sua costruzione alla chiesa Marienkirche nella Foresta Nera in Germania.
Passiamo il pomeriggio rilassati, passeggiando sul lungolago e godendo del clima mite e di un debole sole.




Alloggiamo all'Hostal Casa Azul, molto bello, ben curato e tranquillo. Con entusiasmo ci informano che stasera c'è festa in paese, non abbiamo ancora capito per cosa, sicuramente un omaggio a qualche santo. Quindi mangiamo in velocità nell'ostello e andiamo alla spiaggia perchè ci hanno detto che ci saranno i fuochi d'artificio. La gente strombetta per le strade, tutti sono vestiti in maschera come se fosse carnevale, si vendono cappelli, coriandoli, cravatte colorate e bolle di sapone. Gli altoparlanti di una radio ci intrattengono con musica, gruppi di giovani bevono e ballano e ci coinvolgono nel classico trenino festaiolo. Ad un certo punto tutte le luci si spengono, nelle case, nei bar, per la strada, tutto buio, e in un "ooohhh" perfettamente sincronizzato hanno inizio i fuochi rumorosi e colorati, niente da invidiare al nostro Redentore!








Le foto sono dell'autore.