Dove sei [theneverendingcontest]
-Torna qui ragazzo, forza!
-Come si chiama?
-Claudio
-Claudio, torna indietro!
Urlano là dietro, ma non posso tornare indietro, no. Pensano che abbia rubato quei vestiti, si è vero, ma non li ho proprio rubati, li ho solo presi in prestito ecco. Ho visto Marina nel riflesso dello specchio, l'ho chiamata ma forse non mi sentiva, lei ha sempre le cuffiette nelle orecchie per ascoltare la sua musica. Allora ho preso quella bella camicia, per essere più carino e le sono corso dietro.
Ma alla fine del corridoio c'era solo la finestra aperta: dove sei Marina?
Mi sono arrampicato come Spider Man e dall'alto dei tetti ho guardato fino all'orizzonte, ma niente, non la vedevo. Intanto quelli devono essersi accorti della camicia e mi hanno seguito. Che esagerati, per una stupida camicia. Inseguono me che inseguo Marina, buffo no?
Il cielo è meraviglioso, iridescente, coperto da tessuto cangiante lavorato dal miglior sarto della città, o forse erano solo i panni stesi ad asciugare in una terrazza. Anche mia madre, quando c'era il sole, metteva sempre ad asciugare i panni in terrazza. “Non ti sporgere che è pericoloso!!” mi ripeteva in continuazione. Eh si, se mi vedesse adesso, le verrebbe un colpo! Guardami mamma, non ti preoccupare, sono un equilibrista, però sento il tetto sempre più caldo, com'era il titolo di quel film? Ah si, “la gatta sul tetto che scotta”, ma quella era una storia diversa … però qua il tetto va a fuoco, mi si stanno sciogliendo le scarpe, devo toglierle, devo toglierle.
-Claudio, torna indietro!
Anche loro però hanno una bella resistenza, non me l'aspettavo proprio. Non mollano anche se li ho distanziati un pò. Ma guardali! Anche loro si stanno bruciando i piedi, saltellano di qua e di là! Mi sembra come nei cartoni animati, avete presente? Non so, Zenigata che insegue Lupin, Tom che insegue Gerry, io invece mi sento Gatto Silvestro che insegue la sua Titty … certo non per mangiarla! Voglio solo parlare un po'.
Immagine CC0 creative commons
Eccola, Marina! Perchè ti nascondi? Aspettami, sono io! Aspettami!
E' ferma laggiù in fondo. Corro, ormai a piedi nudi, il vento mi viene incontro, sento la sua energia, attraverso l'aria come se fosse gelatina. E' la bellezza del suo sorriso che mi dà questa forza, che mi rende audace. Normalmente non sarei così coraggioso da attraversare la città sui tetti! Però è stata una bella idea, dovrebbero organizzare degli itinerari turistici alternativi, magari mettere delle passarelle tra una casa e l'altra, perchè a saltare devi averci le gambe lunghe. O essere un supereroe, allora puoi andare dove ti pare.
Ecco, ci sono. Marina è seduta sul cornicione del palazzo.
-Marina
-Non dovresti essere qui Claudio
-Ti cercavo
-Non devi cercarmi più
-Non posso, senza di te è uno schifo
-Mi dispiace, davvero
-Perchè te ne sei andata?
-Sono stata una cretina
E proprio adesso che lei è lì con me sento un dolore lancinante, come una spada che mi trafigge il petto, respiro come se fossi stato sott'acqua per ore, sbarro gli occhi e vedo le loro facce su di me. Mi hanno preso.
-Claudio, sei in overdose, sta arrivando l'ambulanza, resta qui guardami
Guardo su, poi guardo giù. Ho le vertigini e i sudori freddi, all'improvviso sono stanchissimo. Ormai è l'ora del tramonto, si tinge tutto di rosa. E' il momento della giornata preferito da Marina, ma lei ormai non c'è più. Da un pezzo. E qui è uno schifo senza di lei.
Dal tetto tutto appare bellissimo, vedo persino il mare.
L'edificio si sta disintegrando sotto i miei piedi, come un castello di sabbia spazzato via dal vento, ed io, stremato di fatica e svuotato del mio amore, sprofondo in un volo senza fine.
Ps: La camicia l'ho lasciata sul cornicione. Penso che a Marina sia piaciuta.
In partecipazione a:
theneverendingcontest n° 26 S1-P6-I1 – Contest di @spi-storychain
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Bello!!