Dancing cheek to cheek [theneverendingcontest]

in #ita6 years ago (edited)


Immagine CC0 creative commons


-Portovenere è un gioiello incastonato nella riviera ligure che si riflette con i suoi vivaci colori nelle acque limpide del Golfo dei Poeti. Qui la natura ha dato il meglio di sé, fondendo insieme mare e colline, freschezza e fascino antico- così mia sorella Margherita decantava le lodi di questo bellissimo borgo, dove da qualche anno ormai aveva preso l'abitudine di affittare un piccolo appartamento durante l'estate per evadere dalla grigia routine milanese.
Margherita è una ricercatrice di storia dell'arte, pubblica i suoi saggi e collabora con diverse riviste del settore. E' sposata con Luigi e ha due belle figlie, mie nipoti, che ormai vanno già all'università. La sua vita è intensa e prima di ammalarsi per lo stress e lo smog ha deciso di prendere questa casa nei mesi estivi solo per lei, per ricare le energie, dice.
-Perchè quest'anno non vieni con me a Portovenere Sara?- mi chiede all'improvviso bevendo il caffè, dopo il pranzo in cui non ho fatto altro che lamentarmi di come mi sento stanca e di quanto vorrrei andare in vacanza, mentre per mio marito Roberto, che lavora nel turismo, non se ne parla fino all'autunno.
-Maggy, quello è il tuo rifugio, non voglio disturbarti- rispondo, pensando contemporaneamente che sarebbe una bellissima opportunità.
-Via Sara, basta che ognuna rispetti la privacy dell'altra! Noi siamo sempre andate d'accordo, no? Anzi, secondo me è una buona occasione per passare un po' di tempo insieme. Abbiamo quasi cinquant'anni e abbiamo fatto ben poche vacanze io e te. Che dici?- Maggy insiste, e non è da lei, quindi non me lo faccio ripetere due volte.
-Quando si parte?- le rispondo entusiasta, abbracciandola.


E cosi eccomi qui, all'inizio di luglio a Portovenere. I turisti non hanno ancora invaso il litorale, è caldo al punto giusto e il paese si merita a pieni voti di essere stato nominato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
Qualche giorno dopo, mentre esco molto presto perchè mi piace andare alla spiaggia quando ancora è deserta, mi scontro sul portone di casa con un uomo facendogli cadere tutto quello che ha in mano.
-Che disastro! Mi scusi, mi scusi!- continuo a ripetere mentre cerco di aiutarlo a raccogliere le sue cose.
-Non si preoccupi, non c'è nulla che si rovini ...- dice lui in italiano con chiaro accento straniero.
Finalmente lo guardo: è un signore distinto, più anziano di me, con i capelli brizzolati e la carnagione chiara.
-E' un pittore?- chiedo continuando a raccogliere matite, colori, pennelli e fogli da disegno.
-E' un'ottima osservatrice! Piacere, mi chiamo Daniel. Sono il padre di Michela, la padrona di casa- si presenta.
-Piacere, Sara, sono la sorella di Maggy- rispondo, sorvolando sull'ironia del mio acume.
-Bene, buona giornata. A presto!- mi saluta e si incammina per la strada.
Lo seguo, no, cioè, non è che lo seguo, è che vado nella sua stessa direzione. Fino alla spiaggia. Lui si piazza in riva al mare, mette un cappello in testa, sistema il cavalletto e si immerge nel suo lavoro. Io appoggio il mio asciugamano poco più in là e vado subito a passeggiare nell'acqua fresca: qualche tempo fa ho avuto un incidente e camminare nell'acqua è ancora la miglior terapia per aiutare la circolazione. Forse dovrei rinfrescare anche qualcos'altro penso camminando più velocemente.
Nei giorni seguenti ci vediamo spesso, lui e sua figlia vengono a bere il caffè da noi o la sera ci invitano a fare una passeggiata per andare a prendere un gelato. Così scopro che Daniel è inglese, vive a Cambridge, è separato da moltissimo dalla madre di Michela, figlia che viene regolarmente a trovare in Italia tutte le estati visto che si è trasferita qui. Ama il mare, il gelato al limone, i libri gialli e ballare.

Oggi è domenica e Michela mi invita ad accompagnarla alla spiaggia visto che è il suo giorno di riposo. Mentre parlo con lei non riesco a fare a meno di osservare Daniel. Vedo la sua mano danzare nell'aria come una farfalla e poi fermarsi sul foglio a disegnare linee, figure. Mi piace la leggerezza di quella mano, che immagino delicata sulla mia pelle. Oh mio Dio, ma cosa mi viene in mente?? Mi avvicino per spiare il suo dipinto e vedo foreste, fiori, uccelli … lo guardo con aria interrogativa. -Nell'infinito del mare puoi vedere qualsiasi cosa- mi risponde sorridendo.


Stasera, 17 agosto, si celebra la Santa Patrona di Portovenere, la Madonna Bianca: il borgo è vestito a festa, decorato con altari dedicati alla Vergine, luci e ghirlande di fiori. L'atmosfera è suggestiva, io e Maggy seguiamo la processione fino alla punta di San Pietro e poi torniamo verso il centro, camminando sul lungomare. Il plateatico della Gelateria Doria è stato trasformato in una pista da ballo e moltissime sono le coppie che allegramente volteggiano sulle note di vecchie canzoni.
Oddio c'è Daniel! Devo nascondermi, Signore fammi diventare trasparente!
Troppo tardi: Daniel mi vede e mi viene incontro porgendomi la mano.
No, no, assolutamente no. Sono sposata e queste farfalle nello stomaco mi tolgono il respiro, non posso, non voglio, non mi tentare, non so ballare ...
Niente da fare: sono già tra le sue braccia, mi stringe al suo petto, speriamo solo che non senta che tremo. Invece lo sente perchè mi stringe più forte e io vorrei solo che la musica non finisse mai.




Immagine CC0 creative commons


“Heaven, I’m in Heaven
And my heart beats so that I can hardly speak
And I seem to find the happiness I seek
When we’re out together dancing, cheek to cheek
…....
Oh! I love to climb a mountain
And to reach the highest peak,
But it doesn’t thrill me half as much
As dancing cheek to cheek”
(Frank Sinatra)



Alla fine della canzone continua a cullarmi, mi scosta una ciocca di capelli dal viso e mi bacia dolcemente la bocca, il collo, la bocca, gli occhi, la bocca.
Non ho mai provato niente di simile, non ho mai tradito mio marito in 15 anni, vorrei prenderti a schiaffi e dirti di smetterla, ma non smettere ti prego ...
Poi d'improvviso sento la voce di Maggy che mi chiama, torno in me e scappo via.
-Ti stava baciando- mi dice Maggy.
-No, mi parlava all'orecchio- mi difendo.
-Ti stava baciando- Maggy ride.
-Noooooo …. non c'è niente da ridere!- rispondo rossa in viso come un peperone.
Mi chiudo in camera e non esco per due giorni inventandomi una inesistente febbre da insolazione.
Il terzo giorno, non appena Maggy esce di casa, Daniel mi suona il campanello.
-Senti Sara. Non ti ho più visto, è per colpa mia, lo so. Non dovevo, scusami. Sono stato uno stupido- dice con il suo orribile accento inglese.
-No, sai, non ci sono abituata, insomma … tu sei così così...- non mi viene niente di intelligente da dire, mi sento in colpa e non so dove guardare.
-Così invadente. Facciamo cosi: io adesso me ne vado, ci dimentichiamo completamente dell'altra sera e domani cominciamo da capo. Tu sei una così bella persona, non voglio rovinare tutto per una cazzata. Ok?- la sua proposta mi sembra equa, anche se le farfalle tamburano nella mia pancia.
Cazzata? L'ha chiamata “cazzata”? Brutto idiota, rimangiati subito quello che hai detto!
-Ok, affare fatto- dico, e a malincuore chiudo la porta alle mie spalle.
Un'ora dopo sto ancora guardando il soffitto, cercando di addomesticare le mie farfalle quando Daniel bussa insistentemente alla porta.
-Sara? Sara? Sei ancora li?- lo starà sentendo tutto il palazzo.
Gli apro ridendo -Cosa c'è? Va a fuoco la casa?-.
-Sara: sai quello che ti ho detto prima? Non è vero niente, tutte bugie. Non faccio altro che pensare a te – oddio si avvicina, e si sta davvero rimangiando tutto – a come sei bella, a quanto ti desidero- non smettere di guardarmi come se fossi l'unica donna del mondo, ti prego, poi mi prende il viso tra mani e finalmente ci baciamo, con passione, come se fosse l'ultimo giorno dell'umanità. Gli accarezzo i capelli mentre la sua mano cerca una via sotto la mia camicetta, gli fermo la mano per un secondo un secondo, solo un secondo, fammi respirare, poi cedo all'emozione che segue, senza pudore, senza freni.
Solo la colpa resterà, ne sono certa, ma ci penserò a Milano.


In partecipazione a:
theneverendingcontest n° 19 S4-P4-I1 – Contest di @spi-storychain

Sort:  

love felling

Thank you so much!!

Quale ambientazione migliore di Portovenere per questa storia intrigante? Le farfalle nello stomaco e poi ...

e poi, e poi ... io non lo so, ma perchè è cosi difficile resistere??? Grazie @fulviaperillo, storia dedicata a te questa settimana!

Al cuor non si comanda, quando batte batte e basta!

Bella bellissima Porto Venere!

Posted using Partiko Android

This post has received a 5.49 % upvote from @boomerang.

Hello @road2horizon, thank you for sharing this creative work! We just stopped by to say that you've been upvoted by the @creativecrypto magazine. The Creative Crypto is all about art on the blockchain and learning from creatives like you. Looking forward to crossing paths again soon. Steem on!

Coin Marketplace

STEEM 0.16
TRX 0.15
JST 0.029
BTC 56596.99
ETH 2394.78
USDT 1.00
SBD 2.32