ASSO E RE DI PICCHE - CONTEST (#part4)

in #ita6 years ago



Quarta parte



Immagine CC0 creative commons



-Questa è una rapina! - Non pensavo avrei mai detto una frase del genere se non per gioco con mio nipote Timmy di 6 anni.
Jeson si sarebbe occupato della parte sinistra della banca, io della destra, il Gordo del caveau.
-Tutti in ginocchio con le mani alzate, presto! - Urlo.
La gente è pietrificata, alcuni obbediscono altri si guardano chiedendosi se non sia uno scherzo.
La guardia di sicurezza avanza lentamente verso di me, fa il suo lavoro.
-Su figliolo, abbassa quest'arma. Non ti stai mettendo in una bella situazione.... -
Ah se solo sapesse! Ma troppe volte le persone parlano senza sapere un cazzo.
-Ho detto in ginocchio con le mani alzate, - scandisco parola per parola facendogli ben capire che il suo tentativo era risultato alquanto patetico e, visto che non abbiamo molto tempo, gli sparo. Due volte.
Non volevo farlo, non so cosa mi ha preso, per fortuna non l'ho colpito ma i proiettili sono finiti vicino ai suoi piedi tanto da far pensare che io abbia un'ottima mira per spaventarlo ma non per lasciarlo senza gambe. Vedo l'urina bagnare i suoi pantaloni e immediatamente lui e tutti gli altri si inginocchiano.
-Non tentate di fare i furbi o il prossimo colpo non sarà sul pavimento! - Rincaro la dose, e incredibilmente mi viene facile. Non sto più sudando.
I clienti sono più di una dozzina, una signora singhiozza cercando di non farsi sentire, una vecchia non riesce a stare sulle ginocchia e appoggia continuamente le mani a terra.
I dipendenti stanno riempiendo i sacchi di denaro contante, sappiamo che la polizia è già stata avvisata automaticamente e sicuramente si è già mossa, ma abbiamo calcolato qualche minuto in più a disposizione grazie a qualche “intrattenimento” dell'amico Nerd.
Mi avvicino alla vecchia e la tiro su per un braccio: un sommesso urlo generale di terrore, ma la faccio sedere su una sedia e mi siedo accanto a lei.
-Non mi uccida la prego! - Dice piano, coprendosi gli occhi.
-Sentito signori? Più veloci, la signora è stanca, più veloci! -
A questo punto guardo anche Jason che si affretta con i suoi borsoni. Anche lui di tanto in tanto urla qualcosa ai dipendenti per accelerare i tempi. Forse non se ne accorgerebbe se scappassi adesso. Forse se gli sparassi farei una cosa giusta, anche se andrei comunque in galera. La mia arma è inconsciamente posizionata perfetta nella sua direzione.
-Non ci pensare nemmeno. - Sento la puzza del Gordo alle mie spalle anche prima che lui apra bocca.
-Andiamo dice, - come se fosse lui il capo. Ma eravamo d'accordo così: quando lui fosse risalito dal caveau saremmo usciti. Contemporaneamente io e Jason prendiamo i borsoni e retrocediamo velocemente verso le porte raggiungendo il Gordo che intanto tiene tutti sotto mira.
Sento confusione, forse ci abbiamo messo troppo. Nel preciso istante in cui il Gordo apre la porta si sentono le sirene della polizia che squarciano l'aria, sono arrivati e ci intimano di fermarci. Il Gordo, da animale non pensante quale è, non aspetta un attimo e inizia a sparare. Lo spazio tra la banca e la macchina è di una quindicina di metri che sono diventati una giungla di fuoco.




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Il Gordo è già nella camionetta fatta appositamente rinforzare come antiproiettile, io mi sto avvicinando quando vedo Jeson cadere a terra e il sangue uscirgli copiosamente da una coscia. Contro ogni mia previsione, l'Italiano ha messo in moto e aspetta, mentre il Gordo ci copre le spalle. Io lancio i miei borsoni verso la camionetta, poi mi stendo e strisciando come un serpente vado a recuperare Jason. L'Italiano intanto, che ha capito, sale con la macchina sul marciapiede e si avvicina per ripararci e farci salire.
Qualcosa ha colpito anche me, ricomincio a sudare, ma in men che non si dica siamo a bordo anche noi e l'Italiano corre più forte che in formula uno. Parla al telefono con il Nerd: - Fai un miracolo Kris! -
Mi ritrovo a fare la stessa preghiera. E così assistiamo per tre minuti esatti ad un onda verde dei semafori, quello che ci basta per prendere una leggera distanza dalla polizia. Ci cambiamo, mettiamo tutti i vestiti usati in vari sacchi dell'immondizia. Cerchiamo di tamponare la ferita di Jason che non sembra grave ma continua a sanguinare. In meno di cinque minuti siamo in una strada isolata dove ci aspetta il Nerd con un grande Suv, cambiamo mezzo e non lasciamo tracce, se non il sangue di Jason.



continua ...

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Molto bella il proseguo della storia, con molte analogie con le mie prime tre parti.
Aspetto la part5!

grazie @moncia90! sai essendo in due per non litigare su chi partecipava al contest abbiamo deciso di fare due parti ... questo per darti l'idea di quanto ci piaccia!! Buon contest a tutti

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