Al ritmo della natura

I giorni nella fattoria sono tutti uguali e tutti diversi. Ogni volta c'è qualcosa di nuovo da imparare e Martin, colui che tutto sa, sta per partire perchè ha trovato lavoro, per la stagione estiva, a Pichilemu, un paese di mare sulla costa, in un bel lodge con vista sull'oceano.
E' una esperienza un po' strana questa per noi, di sicuro in Italia non saremmo mai andati a trascorrere le vacanze lavorando in una fattoria. A volte ci siamo anche un po' annoiati, abbiamo ripetuto spesso le stesse mansioni e non abbiamo condiviso molto con la famiglia che ci ha accolto, ma non è a questo che stavo pensando.



Qui ti sembra di essere in un'altra dimensione, la fattoria è molto bella, verdissima, ricca di fiori e piante, con questa visione del vulcano Osorno, davanti casa, che ti fa sentire una persona cosi piccola, come una formichina davanti al gigante. Per noi è come essere tornati indietro nel tempo, sporcandoci le mani di terra (e altro che non diciamo ma potete immaginare), cosa a cui non siamo proprio più abituati nella nostra società di impiegati e web designer. Forse perchè non esistono più le nonne con la casa in campagna! Le dita mi fanno quasi male, le mani sono gonfie e non riesco più a pulire bene sotto le unghie che restano perennemente nere!

Nella nostra casetta dei volontari abbiamo una stufa a legna e se non accendi il fuoco non c'è l'acqua calda e fa freddo. Martin è veloce, in un attimo prepara tutto, io invece con tutto l'impegno ci metto un'ora! Ma sono cocciuta e non demordo, e non mi dispiace doverlo fare ogni giorno, come un rito del bentornato a casa dopo il lavoro. Poi ogni tanto... il classico “aahrggg, abbiamo finito la legna!”, e allora corri a prenderla in quella specie di magazzino che abbiamo dietro la casa, e attenzione che non sia umida se no fa solo fumo!



Poi ovviamente non abbiamo la tv ma ci accontentiamo di una discreta rete internet, e qualche volta ci guardiamo qualche vecchia puntata delle nostre serie preferite scaricate ancora prima di partire. Ascoltiamo musica, condividendo i nostri gusti e almeno una volta al giorno un giro di dolce salsa cubana con i Buena Vista Social Club.

Ma la parte più bella è andare nell'orto e poter raccogliere le verdure fresche da mangiare per accompagnare la buona carne che ci fornisce Katia. Ancora non le riconosciamo tutte, qui ci sono delle foglie di insalata un po' diverse dalle nostre e spesso non sappiamo se è tutto commestibile o no! E quando abbiamo voglia di fare una merenda, via di corsa tra i cespugli di lamponi a riempirne una tazza, che non arriva neanche a casa per lavarli, che sono già finiti!



Siamo anche un po' isolati, certo si può andare nel paese vicino Las Cascadas ma bisogna arrivare all'incrocio a piedi e poi sperare che passi un bus o un passaggio in autostop. Tutto per andare alla spiaggia o al supermercato a comprare qualcosa.... no, meglio il nostro prato verde e l'Osorno di fronte.



Alla fine, negli unici momenti di sole, corriamo al lago con tutti i cani al seguito, per vedere l'abbraccio dell'azzurro del cielo e dell'acqua, altrimenti stiamo a fissare malinconicamente la pioggia a catinelle che scroscia a cadenza più o meno regolare ogni mezz'ora! Ma anche un po' di solitudine fa bene, e ci divertiamo con poco aspettando che si cucinino le zuppe mai pronte di carne, legumi e verdure di Martin!






Altri ritmi insomma, si passa il tempo a giocare con i cani, a leggere, a controllare se le galline hanno deposto le uova, a dividere la spazzatura organica per il compost, a cacciare le lumache giganti nella doccia, a tentare di far uscire un moscone e ritrovartene cinque, ad affumicare la casa mentre fai il fuoco e ritrovarti affumicate anche tutte le magliette che avevi lavato e steso sulla corda della cucina! Ma abbiamo scoperto che non è stato tanto difficile per noi abituarci a questo stile di vita, è una dimensione che tutto sommato ci calza bene, un equilibrio che il nostro corpo e la nostra mente hanno accettato naturalmente.






Le foto sono dell'autore.