ICO, perché il 90% fallisce? Truffa o buon investimento?

Molte volte mi sono chiesto se investire o meno in un progetto, ma non riuscivo a capire come fosse possibile che una tale quantità di novità potessero avere successo. Allora mi sono messo a studiare un pochino di statistiche…

DATI STATISTICI (fonte CoinSchedule.com):

• - TOTALE ICO NEL 2017 = 225
• - TOTALE SOLDI RACCOLTI = 4.169.539.370 $

ANDAMENTO SOLDI RACCOLTI PER MESE:

 Fonte immagine
nel solo mese di dicembre altre 1 milione di dollari!!

LE MIGLIORI ICO 10 PER CAPITALIZZAZIONE:

SUDDIVISIONE PER CATEGORIE: 

Fonte dati
Pare evidente che negli ultimi mesi l’esplosione sia per quantità che per capitali è stata eccessiva.

Ma facciamo un passo indietro...

COS'È UNA ICO??

ICO (Initial Coin Offering), viene anche chiamata IPCO (Initial Public Coin Offering), non si tratta altro che di un metodo per raccogliere fondi per i nuovi progetti basati su blockchain. Per far ciò le società vendono una percentuale della cripto valuta del loro progetto ai loro sostenitori in cambio di valuta fiat (euro o dollari) o molto più spesso in cambio di altre cripto valute per esempio bitcoin o ethereum. 

Questo sistema viene utilizzato dalle startup per aggirare il complesso e regolamentato processo di raccolta di capitali richiesto dalle istituzioni finanziarie tradizionali. 

In sostanza ogni persona che crede nel progetto può partecipare nelle misura che ritiene necessaria, anche pochi euro, e ottenere in cambio token o valute che poi a seconda della bontà del progetto prenderanno o perderanno valore al momento dell’immissione nel mercato.

Ogni società che vuole aprire una ICO dovrebbe presentare agli investitori  un business plan su un white paper in cui viene spiegato in dettaglio il progetto, il suo lo scopo, la quantità di fondi necessari per completarne ogni fase, la distribuzione dei fondi raccolti e i termini in durata dell’ICO. In teoria, nel caso in cui l'ICO non raggiunga i fondi minimi richiesti, dovrebbe essere dichiarata fallita e i fondi restituiti agli investitori o sostenitori.

Ci sono molti esempi di ICO, tra le più famose quella di Ethereum che al suo lancio nel 2015 ha raccolto oltre 18 milioni di dollari in Bitcoin, richiedendo solamente 0,40 dollari per 1 ETH. Alla sua conclusione il prezzo era schizzato subito a 14 dollari…. Non vi dico nemmeno quanto vale adesso!!!

PERCHÉ IL 90% DELLE ICO FALLISCE?

Non esiste una statistica esatta a riguardo in quanto non c’è un parametro per dire se è fallita o meno,  molti lo attribuiscono al calo del valore del token dopo l’immissione sul mercato, molti semplicemente perché alcune fantomatiche aziende spariscono nel nulla oppure perché nei fatti non mantengono le promesse fatte o non rispettano la roadmap che hanno annunciato. Di fatto non essendoci una regolamentazione precisa a settembre del 2017, la People's Bank of China ha vietato le ICO, sostenendo che è una pratica dannosa per la stabilità economica e finanziaria del proprio paese.

Secondo Vitalik Buterin (co-fondatore di Ethereum), profondo conoscitore del sistema, è un dato di fatto che la maggior parte delle startup falliranno, è appunto lui a stimare che almeno il 90% fallirà. Buterin in una intervista dice che : "Ci sono alcune buone idee,  molte idee pessime e parecchie truffe".

Un altro dato che inquieta parecchio è quello fornito da Market Journal in una loro analisi condotta su Bitcoin, in questa analisi hanno valutato oltre 600 ICO e hanno concluso che solo 394 sono state completate cioè hanno raggiunto la loro data finale. Il Market Journal continua indicando che solo il 35%, di queste 394 ICO completate, ha rendicontato quanti soldi effettivamente hanno raccolto. Questo significa che oltre 2/3 delle ICO ho hanno fallito o semplicemente si sono eclissate nel silenzio….

In realtà ci potrebbero essere molte ragioni dietro al fallimento di una ICO, quali la difficoltà di sviluppo della tecnologia del progetto, problemi di gestione, mancanza di esperienza del team, management scarso, rumors di mercato ingiustificati o semplicemente perché il mercato non è interessato al progetto.

D’altra parte una azienda seria e sana si potrebbe vedere da molte cose come un white parer dettagliato, una road map veritiera, un team con esperienza e ben guidato, una rendicontazione chiara e periodica degli investimenti effettuati ecc.

CONCLUSIONE

Personalmente credo che in ogni settore ci siano le buone aziende e le mele marce, in più in un settore dove insistono capitali freschi e molto interesse, facilmente diventa oggetto di attenzione dei così detti furbetti. La mancanza quasi assoluta di regolamentazione e soprattutto l’impossibilità di rintracciare o perseguire i malfattori rende il tutto impossibile da controllare. C’è anche da dire che la maggior parte di noi “investitori” nemmeno legge 2 righe del white paper, non approfondisce le capacità del team che c’è dietro ne tanto meno conosce il settore su cui insisterà il progetto, e questo non aiuta.

Non so se la percentuale del 90% sia vera o meno, di certo sarebbe necessaria una presa di coscienza maggiore su dove mettiamo i nostri soldi.

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